Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] e inediti, p. 974), imam (< ar. imām, un prestito assai antico in italiano; Mancini 1992b: 117), ulema (la voce è giunta nell’italiano cinquecentesco attraverso il turco; Mancini 1992b: 117, cfr. ar. ‛ulamā’, plur. fratto di ‛alīm «dottore della ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] arcaizzante, e, dal Novecento in poi, non se ne hanno che isolate occorrenze.
Ha la seguente struttura: una voce del passato remoto dell’ausiliare (essere o avere) + participio passato del verbo, eventualmente accordato (➔ participio; ➔ accordo):
(1 ...
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Le formule esclamative sono unità di varia natura ed estensione (sintagmi, frasi e frammenti di frase) accomunate dalla funzione di esprimere in modo diretto sentimenti o emozioni del parlante (gioia, [...] esclamativo e uno interrogativo congiunti); nel parlato da fatti prosodici come la variazione dell’intensità e del tono della voce, e da altri mezzi di espressione non verbali, come i gesti e le smorfie. Le esclamazioni, indipendentemente dalla loro ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] verbale, è l’elemento retto.
Sul numero e sulle peculiarità dei verbi modali non c’è pieno accordo. In questa voce (seguendo le considerazioni di Serianni 1988: 334-335 e di Dardano & Trifone 1997: 300), si considerano soltanto dovere, potere ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] ed è stata sviluppata nel corso del tempo da una collettività priva dei mezzi sensoriali necessari a esprimersi con la voce, perciò si compone di segni di natura visivo-gestuale, che coinvolgono la parte superiore del corpo, in particolare il capo ...
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Espressione con cui si nega, contrario di affermazione.
Filosofia
Il latino negatio corrisponde all’ἀπόϕασις della logica aristotelica, designante il giudizio che connette il soggetto e il predicato in [...] amare»). Uno speciale tipo di n. è infine quello composizionale, per cui dalla voce positiva si forma, con l’aggiunta di prefissi, la corrispondente voce opposta (per es., in italiano sono negativi, pur con diverse sfumature semantiche, i prefissi ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] -pj- > /tːʃ/), di rione (< lat. regiōnem, con -gi- > /j/, tratto proprio anche del romanesco antico; la voce è uno dei pochi dialettismi registrati fin dall’edizione del 1612 del Vocabolario della Crusca), di cengia (< lat. cĭngulam, con ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] a quelle della lingua latina per effetto della maggiore libertà funzionale degli elementi e dell’importanza della modulazione della voce (sillabe lunghe, sillabe brevi; ➔ ritmo).
Per questa ragione vi è stato chi (Curtius 1992: 305) ha parlato dell ...
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Lo spazio della laringe delimitato dalle corde vocali vere e dalle cartilagini aritenoidi: la porzione anteriore, o vocale, ha forma di triangolo isoscele con l’apice diretto in avanti, e il suo diametro, [...] della laringe.
In fonetica, consonante glottidale la consonante occlusiva, fricativa, articolata mediante l’intervento dei due margini della g.; vibrazioni glottidali sono le vibrazioni dei due margini della g. per la produzione della voce. ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] beleza; olandese gvd per goverdomme ‘accidenti’). Altre sono convenzioni che mirano a rendere aspetti non verbali come il volume della voce – servendosi del MAIUSCOLO –, una pronuncia enfatica – per mettere *qualcosa* in particolare e-v-i-d-e-n-z-a ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., 390): nescit vox missa reverti «la parola...