Capitale dall'ottobre 1924 della repubblica autonoma moldava (A.M.S.S.R.), che fa parte dell'Ucraina. È situata presso il Kodima, affluente del Bug meridionale. La città, appartenente prima alla Turchia, fu unita alla Russia per la pace di IaŞi (1792); aveva 14.500 abitanti nel 1875 e 15.000 nel 1920; solo da quando è la capitale della repubblica moldava si è notato un rapido incremento (dicembre 1926: ...
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TROPO
. Nella terminologia musicale questa voce ha tre accezioni: 1. Scala ottenuta mediante la trasposizione della scala propria di uno dei modi. 2. Composizione risultante dall'applicazione di parole [...] alle note d'un passo melismatico di canti liturgici, dall'interpolazione di un nuovo testo con sua propria e nuova melodia entro uno di tali canti, specialmente a conclusione (quasi coda), e talvolta a ...
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QAL‛AH
Carlo Alfonso Nallino
Voce araba che significa rocca, cittadella, fortezza costruita su un'altura, e che, entrata anche in persiano e turco, appare frequente nella toponomastica di molti paesi [...] musulmani. Quando è seguito da un genitivo, il vocabolo prende la forma qal‛at, divenuta calata- o calta- nei nomi di luogo siciliani derivati dall'arabo: per es., Calatafimi (Qal‛at Fīmī "la rocca d'Eufemio"), ...
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prillamento
prillaménto [Der. di prillare, voce onomatopeica] [LSF] Termine usato, spec. nel passato, per indicare il moto di un corpo che gira rapidamente su sé stesso: attrito di p., oggi detto attrito [...] di giro ...
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egobroncofonia
Timbro che assume la voce ascoltata sul torace in caso di addensamento polmonare, complicato o meno da versamento pleurico, e che risulta dalla fusione dell’egofonia con la broncofonia. ...
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LAZZARO o Lazzarone
Giuseppe Paladino
Voce d'origine spagnola (cfr. lazarino "lebbroso"), che servì a indicare il plebeo napoletano del quartiere Mercato, protagonista, in un certo senso, della sollevazione [...] accaduta nel 1647 e capitanata da Masaniello. Prima di tale epoca il termine non fu usato nell'accezione che divenne poi comune. In occasione della rivolta sopracitata si costituì una compagnia di lazzari, ...
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. Con tale voce viene designato il prezzo corrente di determinati titoli (cioè azioni, obbligazioni, cartelle di rendita), praticato nei luoghi dove tali titoli formano oggetto di scambio frequente, come [...] nelle borse di commercio. Esso viene indicato in particolari prospetti chiamati listini di borsa, si riferisce all'unità dei titoli e sta in contrapposizione al loro valore nominale, cioè alla somma che, ...
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Voce biblica, indicante una cosa profeticamente raffigurata da un avvenimento anteriore, detto con termine correlativo tipo. Per sé "tipo" (gr. τύπος, da τύπτειν) sarebbe l'impronta che lascia un corpo [...] impresso in un altro; ma nel linguaggio teologico cristiano è riservato ad esprimere una figura della persona, o della dottrina, o delle istituzioni, di Gesù Cristo, anticipata da Dio nella storia sacra ...
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PRURIGO (o Prurigine)
Mario Truffi
Voce latina rimasta a indicare un gruppo di affezioni a limiti non sempre netti e non ben differenziabili né per l'obiettività delle lesioni con cui si manifestano, [...] né per la loro eziologia. Sintomi costanti sono il prurito che si manifesta in grado vario, di solito accentuato, e la presenza di una lesione papulosa circoscritta, scarsamente rilevata, di colorito vario, ...
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SUITE
. Nella terminologia musicale questa voce designa una sorta di composizione strumentale a più tempi, ognuno di essi nel quadro d'una danza aulica più o meno idealizzata. Per eccezione, del resto [...] non infrequente, si vede comparire nella Suite, tra l'una e l'altra danza o al principio o alla fine, o al posto di una delle danze più abituali, un'altra forma componistica (specialmente un'Aria, o una ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., 390): nescit vox missa reverti «la parola...