La voce femminile di ambito più grave e la cantante dotata di tale voce. La voce di c. è assai usata nella polifonia e nell’opera teatrale. Con funzione appositiva, unito al nome di uno strumento musicale, [...] c. indica quello che all’interno della propria famiglia offre un ambito di suoni esteso verso quel registro ( sassofono c.) ...
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senzavoce
(senza-voce, senza voce), loc. s.le m. e f. inv. Chi non riesce a far sentire la propria voce.
• i vescovi del Pakistan [...] hanno subito espresso al Papa un «sincero grazie per il suo grande [...] tecnoscienza o al consenso costruito attraverso campagne mediatiche) senza considerare degni di considerazione i diritti dei piccoli e dei senza voce. (Marco Tarquinio, Avvenire, 8 febbraio 2015, p. 2, Idee).
- Composto dalla prep. senza e dal s. f ...
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Alterazione della voce umana che oltrepassa la sua estensione naturale. Generalmente si considera in f. soltanto la voce virile quando imita la femminile; in particolare quella dei cantanti del Seicento [...] e Settecento che eseguivano parti di soprano o di contralto, così da rivaleggiare con gli evirati ...
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. Voce della lingua colta, indicante "l'origine di una parola, o la derivazione di una parola da un'altra", significa inoltre la scienza che ricerca quest'origine, e significò pure quella parte della grammatica [...] il semplice intento di rendersi conto di forme aberranti portava a cercare con attenzione crescente gl'incroci, nei quali una voce esteriormente muta per influsso di un'altra e si trova così ad avere come due etimi (fragellum da flagellum incrociato ...
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Il canto a voce sola (eseguito sia da una, sia da più persone) con o senza accompagnamento. Secondo alcuni studiosi, dall’antichità sino al 9° sec. d.C. la musica fu essenzialmente monodica: di tale genere [...] e della cantata.
Poesia monodica La forma di poesia lirica (o melica) greca antica in cui il canto era a una sola voce, in contrapposto alla melica corale, a più voci. Ne fu ritenuto iniziatore Terpandro e rappresentanti Alceo, Saffo, Anacreonte. ...
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PUELCHE
José Imbelloni
Voce di lingua araucana, che significa letteralmente "uomini del Levante", con la quale gli Araucani del Chile indicavano, in maniera indistinta, tutti i popoli posti a oriente [...] stretto di T. Falkner, della cui lingua è caratteristica la voce het per "uomo, gente"; 2. i Pampa, o Tehuelche settentrionali, con la voce künnü e 3. gli Araucani o Mapuche con la voce che.
Quasi tutto ciò che sappiamo intorno ai Puelche lo dobbiamo ...
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Risonanza nasale della voce parlata, spesso per malformazione del palato o paralisi del velo palatino; è detta anche rinolalia aperta o iperrinofonia. ...
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Disturbo della lettura a voce alta, consistente nel sovvertimento delle parole e delle sillabe, che dà esito a frasi prive di significato. È un disturbo affine alla parafasia. ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., 390): nescit vox missa reverti «la parola...