DORIA (d'Oria), Giovanni Antonio (Gianantonio)
Arnaldo Morelli
Nacque a Desenzano del Garda (Brescia) il 27 febbr. 1717 da Francesco e Caterina Caprioli, ed ebbe come padrino di battesimo Giuseppe Bonatti, [...] (1769), ancor oggi esistente: esso è dotato di una tastiera di 45 note (C/E-c³) e consta di un ripieno esteso fino alla XXXVI, di voceumana, dei flauti in VIII e in XII, di un cornetto I (in XII) e di un cornetto II (in XV e XVII), di un registro di ...
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CAPELLI (Cappelli, Capello), Giovanni Maria
Benedetta Origo
Nato il 7 dic. 1648 a Parma, nella "vicinia" di S. Sepolcro, da Prospero e Orsolina, visse in questa città quasi tutta la sua vita compiendovi [...] nella chiesa della SS. Trinità a Parma.
Come compositore il C. si dimostra eccellente strumentalista e profondo conoscitore della voceumana. Il De la Borde, nel suo Essai sur la musique, lo definisce ottimo compositore con un pregio molto raro ...
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GANASSI (Ganassi dal Fontego), Silvestro di
Pacifica Artuso
Nacque nel 1492, secondo vari repertori in una località del Veneziano denominata Fontego o Fontigo. Il G. fu in primo luogo un profondo conoscitore [...] per il G. rappresenta l'elemento nodale: il fiato. A tal riguardo, il modello insuperato per il G. rimane la voceumana, considerazione che in qualche modo rimanda all'illustrazione che si trova in apertura del trattato, in cui sono raffigurati tre ...
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DALLA CASA, Girolamo
Bianca Maria Antolini
Nato a Udine (non si conosce la data), iniziò la sua attività di strumentista probabilmente nella città natale: forse a lui si riferisce la notizia di un Girolamo [...] da Palestrina. Le diminuzioni del D. sono destinate indifferentemente astrumenti a fiato, a corda, a tastiera o alla voceumana; tuttavia per alcuni brani del secondo libro è espressamente indicata una, esecuzione vocale, che si differenzia da quella ...
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Martelli, Otello
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 19 maggio 1902 e morto ivi il 20 febbraio 2000. Elegante interprete del bianco e nero italiano tra gli anni Quaranta e Sessanta, [...] ). A questo stesso modello s'ispirano anche i film che in quegli stessi anni girò per Rossellini, l'episodio La voceumana di L'amore (1948), ma soprattutto Stromboli ‒ Terra di Dio (1950), nel quale raggelate pulsioni di melodramma si specchiano in ...
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CARBONELLI, Giovanni Stefano
Alessandra Ascarelli
Nacque forse a Roma verso il 1691; si suppone che sia stato allievo di Arcangelo Corelli e abbia quindi fatto parte della scuola romana. Chiamato a [...] ad afferrare una stesura piana e semplice, preferiva senza dubbio la fluida cantabilità dei toni naturali della voceumana alle complicazioni di una elaborata scienza contrappuntistica. Di conseguenza i musicisti italiani (oltre al C. si ricordano ...
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BENNATI, Francesco
Domenico Celestino
Nato a Mantova nel 1798, studiò medicina e chirurgia presso le universìtà di Pavia e di Padova, e, distintosi in modo particolare, proseguì gli studi a spese del [...] (l'opera fu poi pubblicata in italiano a Milano nel 1834, col titolo Studi fisiologici e patologici sugli organi della voceumana). IlB. pubblicò ancora un lavoro dal titolo Mémoire sur un cas particulier d'anomalie de la voix humaine pendant le ...
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ANTEGNATI, Giovanni Battista
Riccardo Allorto
Nacque presumibilmente a Brescia verso la fine del 1500, figlio di Bartolomeo. Ripresa dal 1530 l'attività paterna dell'arte organaria, che l'A. aveva seguito [...] - registro dolce di fondo combinato col principale e con questo leggermente disaccordato -, che aveva sonorità di voceumana emettendo qualche lento battimento, sarà poi il delicato, espressivo registro favorito dagli organisti italiani.
Assentatosi ...
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Cicognini, Alessandro
Sergio Bassetti
Compositore, nato a Pescara il 25 gennaio 1906 e morto a Roma il 10 novembre 1995. Ha fatto parte di quel ristretto gruppo di artisti, in cui spicca il nome di [...] primo dei suoi inossidabili sodalizi. Erano chiari fin dall'inizio i tratti della sua scrittura: la predilezione per la voceumana e le ampie forme corali, la generosa cantabilità del melodizzare, i rutilanti impasti timbrici, il lirismo castigato e ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] creativo (1812-27), M. è preso dall'urgenza di dar voce poetica alle sue nuove credenze religiose. Rievoca quindi negli Inni di cui sanno d'essere strumenti, sono i rappresentanti dell'umanità ideale per M.; e l'Innominato, allorché egli piega al ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...