Poesia e verità «Coro diverso di grida, di lamenti, di voci oscure e di violenza; paese straniero abitato di mostri, di immagini di spavento e di mistero; tempo senza felicità e senza speranza, pieno di [...] la sua espressione concreta; l’una è la manifestazione certa di una servitù liberatoria e divina, l’altra la voce stessa della libertà umana; l’una è rituale fisso, l’altra mitologia. Tra queste due espressioni contraddittorie non si può stabilire, a ...
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È il 6 febbraio 1944, Parigi è occupata dalle truppe tedesche sotto il governo di Vichy e al piccolo Théâtre de l’Atelier, incastonato tra le viuzze di Montmartre, va in scena la prima dell’Antigone, di [...] da subito trasformata, «si chiama Antigone» ci dice una voce fuoricampo nel prologo, «e bisogna che reciti la sua parte tragedia greca, respira il soffio classico, ma è ancora più umana di quanto lo era allora. Sceglie di morire perché vuole dare ...
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«In quel giorno, completamente dislocato, incapace di vivere all’esterno con l’altro, ossia l’uomo bianco, che mi ha imprigionato senza pietà, mi sono allontanato dalla mia stessa presenza, molto lontano [...] sua persona lo porta a non essere più visto come un essere umano, ma come un’anomalia alla mercé di un gruppo che lo e dagli effetti evocativi della narrazione, la quale trova una “voce” supplementare nella lingua inglese. Perciò, la lingua non è un ...
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Se d’infelice amore muoiono gli amanti, li hanno uccisi gli uomini e il destino: questo forma il paradigma minimo delle novelle della quarta giornata del Decameron. Gli amori a infelice fine che Filostrato [...] alla morte degli amanti; e questo male sarà il veleno più umano: gli stretti vincoli della società e una sorte avversa.Lisabetta da tragedia e della tradizione romanzesca.Così Lisabetta non ha voce e si lascia morire di consunzione per il dolore ...
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Ogni corpo ha un suo odore. Ogni odore corporeo è foriero di informazioni inequivocabili, che fugano le possibilità di dissimulazione. Si può mentire con l’aspetto e con la voce, non si può mentire con [...] l’odore. L’incontro olfattivo con un altro individuo è un’esperienza primitiva, che proietta nell’intimità materica del corpo, delle sue abitudini, del suo vissuto. Un odore colpisce con invadente imprevedibilità, ...
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Palomar può sembrare un’opera scritta per scherzo. In fondo si tratta un’innocua narrazione in terza persona incentrata sulla prospettiva di un protagonista dalle movenze interiori molto prevedibili: il [...] essere il “vedere” dello specchio proprio perché è un vedere umano; ovvero un vedere che mette a fuoco, che si concentra. talvolta, solo guardare, senza voler provare nulla»: la voce fuori campo di Wenders esprime la stessa preoccupazione di Calvino ...
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Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] sia il depositario di una conoscenza superiore, che esula dalla natura umana; sono i suoi occhi, però, a costituire il centro del in questa narrazione, il modello di Tiresia come indovino voce di verità; modello che, seppur non direttamente, presenta ...
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Risale al 1928-1929 il quadro del surrealista belga René Magritte L’uso della parola I, prima di una lunga serie di opere dedicate al soggetto della pipa. In questa tela troviamo, raffigurata al modo di [...] Il problema è che, all’incirca dagli anni Settanta, nelle scienze umane e sociali si fa strada, sui colpi del post-strutturalismo e post poco o nulla considerati. Ciò ha significato ridare voce a soggetti prima rimasti ai margini del racconto storico ...
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«Un sapere sul linguaggio appartiene ai fondamenti della coscienza filosofica»: è questa l’assunzione fondante nel pensiero di Karl Theodor Jaspers (1883-1969), psichiatra e filosofo, autore di quell’opera [...] filosofica sul linguaggio possono ritrovarsi nelle credenze di età arcaiche sui poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»), traspare l’opinione che tutte le cose dell’universo siano pervase da un’intrinseca vocalità ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] vocale della parola divina dettata a Mosè sul Sinai, voce «gettata» che non si esaurisce, ma sempre più si riconoscere che la nozione di «classico» è una categoria puramente umana, cristallizzata in un canone di autori ed opere codificato, da ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
Alterazione della voce umana che oltrepassa la sua estensione naturale. Generalmente si considera in f. soltanto la voce virile quando imita la femminile; in particolare quella dei cantanti del Seicento e Settecento che eseguivano parti di soprano...
VOCE (dal lat. vox; fr. voix; sp. voz; ted. Stimme; ingl. voice)
Guglielmo Bilancioni
La fonazione, cioè quel complesso di fenomeni che concorrono alla produzione della voce, ha sede in una serie di organi che vanno dalle cavità nasali alla...