I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] questi casi esso ha sempre un valore che si può ritenere enfatico (cfr. Serianni 1988: 231; ➔ allocutivi, pronomi; ➔ vocativo).
Oltre alla posposizione, in italiano esiste un altro tipo di costruzione marcata che ha proprio la funzione di focalizzare ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] melodica e ritmica, la sintassi dialogica ma, soprattutto, la frequenza di elementi ad alto valore intonazionale come il ➔ vocativo e, in particolare, l’interiezione, «più legata al contenuto che alla forma, alla parola che alla sintassi» (Nencioni ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...]
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a. tu, compra il latte!
b. compra il latte, tu!
Tuttavia in questi casi ha un valore diverso, di ➔ vocativo, evidenziato anche intonativamente dalla necessità di porre una pausa tra il pronome e il resto della frase. Le frasi che esprimono un ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto a questa funzione, il nome (nome individuale o personale o prenome; ➔ antroponimi) ha la funzione di identificare un individuo rispetto agli altri. In una prospettiva linguistica nomi e cognomi ...
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Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, [...] misto, mentre l’italiano come la maggior parte delle altre lingue romanze (il romeno ha conservato genitivo, dativo e vocativo) ha eliminato i casi (se pure con residui nel paradigma dei pronomi personali) e sviluppato l’uso delle preposizioni ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] sue principali peculiarità morfologiche sono: la conservazione, seppure parziale, della declinazione in casi propria del latino (vocativo, maschile e femminile, e genitivo-dativo femminile); la posposizione dell’articolo determinativo; la presenza di ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] dalla prima persona singolare; 2) dell'ascoltatore: funzione conativa, o d'appello, rappresentata tipicamente nell'imperativo e nel vocativo; 3) del contesto a cui ci si riferisce: funzione denotativa, referenziale, o di rappresentazione, che emerge ...
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vocativo
agg. e s. m. [dal lat. vocativus, der. di vocare «chiamare», nell’espressione casus vocativus, traduz. del gr. κλητικὴ πτῶσις «caso usato nel chiamare»]. – In grammatica e in linguistica, caso v., o semplicem. vocativo s. m., caso...
figliolo
figliòlo (letter. figliuòlo) s. m. (f. -a) [lat. filiŏlus, dim. di filius (f. filiŏla)]. – 1. a. Figlio. Le due voci non differiscono nel sign. fondamentale, ma figliolo è (almeno nell’uso di alcune regioni, e spec. in Toscana) parola...