Sono spagnola e ho un dubbio sul vocativo in italiano. Vorrei sapere come si devono iniziare le lettere. Tutti quelli che mi scrivono, lo fanno così: "Ciao Marta,", "Buongiorno Marta,", ecc. Vorrei sapere [...] che ci viene posta ci permette di notare che il vincolo interpuntorio costituito dall’uso della virgola per isolare il vocativo tende a perdersi nell’italiano contemporaneo, a meno che non si sia in presenza delle tradizionali formule di saluto e ...
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Il sistema cognominale italiano è estremamente ricco di forme e di varianti che si devono principalmente alla variegata situazione linguistica italiana, con i tanti dialetti e lingue minoritarie, e al [...] forme come Diotaiuti, o i tipi sardi come Antoni che riflettono, nella base onomastica, la forma latina del vocativo. Inoltre nella dialettalità dell’area settentrionale la caduta di vocali finali non permette di ricostruire un antecedente -i oppure ...
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L’amore che strappa i capelli è perduto ormai, non resta che qualche svogliata carezza e un po’ di tenerezza(La canzone dell’amore perduto, Fabrizio De André, 1966) Anche chi non conosce il linguaggio [...] il fiore del loro amore era ormai appassito. Fiori appassitiC’è chi ha affermato che, trattando sempre come soggetto e vocativo l’amore, senza usare pronomi personali (io, tu, lei), potrebbe essere interpretata anche al femminile. Tuttavia gli ultimi ...
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L’inno: una grande forza aggreganteCome le bandiere, anche gli inni nazionali sono simboli d’identità: rafforzano i valori e il senso civile di un popolo, valorizzandone, all’esterno, la propria immagine. [...] sparuto: / L’Italia è concorde; non serve a nessun»; qui con l’anafora della parola fratelli, una volta usata come vocativo, un’altra come complemento di moto figurato).Unità e libertà di Gabriele Rossetti fu cantato con grande entusiasmo nel 1948 e ...
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Un fenomeno sintattico-intonativo nelle canzoni di Petrarca (e di Dante). Tipologie di attacco della stanzaGiacomo DoardoUn fenomeno sintattico-intonativo nelle canzoni di Petrarca (e di Dante). Tipologie [...] gli occhi per gratia gira» Rvf 28, 22-24, ecc.). Quanto al resto, si tratta di moduli che iniziano con un vocativo o con un’interiezione.Ma se si punta il riflettore ai soli incipit delle stanze si registrano alcune variazioni rispetto ai tipi citati ...
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Pseudonimo di Violet Paget (1856-1935), è la prima scrittrice nel mondo anglosassone a usare la parola empatia (empathy) nel 1904, ispirandosi alla nozione tedesca di Einfühlung dello psicologo Theodor [...] nessuno dei due traduttori mantiene la ripetizione iniziale dell’aggettivo wicked, compensata da entrambi con l’inserimento del vocativo O. L’italiano di Renzetti è più aderente e attuale, laddove Brilli opta per scelte più letterarie: «cavata ...
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Alfonso BerardinelliL’ultimo secolo di poesia italiana. Testi e ritrattiMacerata/Roma, Quodlibet, 2023 Si può essere empirici quando si legge una poesia? Si può pensare che chi è (o dichiara di essere) [...] una dorata e protettiva marginalità […] bastarono i suoi due primi e perfetti libri, “Dietro il paesaggio” (1951) e “Vocativo” (1957) per imporlo come il più audace lirico completamente estraneo all’impegno realistico, politico e civile (p. 175).Con ...
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vocativo
agg. e s. m. [dal lat. vocativus, der. di vocare «chiamare», nell’espressione casus vocativus, traduz. del gr. κλητικὴ πτῶσις «caso usato nel chiamare»]. – In grammatica e in linguistica, caso v., o semplicem. vocativo s. m., caso...
figliolo
figliòlo (letter. figliuòlo) s. m. (f. -a) [lat. filiŏlus, dim. di filius (f. filiŏla)]. – 1. a. Figlio. Le due voci non differiscono nel sign. fondamentale, ma figliolo è (almeno nell’uso di alcune regioni, e spec. in Toscana) parola...
Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili interlocutori (Mazzoleni 1995: § 1)....
In grammatica e in linguistica, caso della declinazione latina e greca, e anche di altre lingue flessive, antiche e moderne, che esprime il chiamare, il richiamare o l’invocare, persone, divinità e altri esseri animati, o anche cose (manca generalmente...