superbia e superbi
Fiorenzo Forti
La s., nella dichiarazione dell'ordinamento del Purgatorio, è presentata da Virgilio, insieme con l'invidia e con l'ira, come uno dei tre modi per cui l'amore di elezione [...] tre versi chiude con grande artificio la narrazione delle istorie col ripigliamento dei due verbi ‛ vedeva ' e ‛ mostrava ' e col vocativo ‛ O ' ". Il Daniello pensava a una simmetria a imitazione di Virgilio (Aen. VIII 285-300), ma il Toynbee e il ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto a questa funzione, il nome (nome individuale o personale o prenome; ➔ antroponimi) ha la funzione di identificare un individuo rispetto agli altri. In una prospettiva linguistica nomi e cognomi ...
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Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, [...] misto, mentre l’italiano come la maggior parte delle altre lingue romanze (il romeno ha conservato genitivo, dativo e vocativo) ha eliminato i casi (se pure con residui nel paradigma dei pronomi personali) e sviluppato l’uso delle preposizioni ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] sue principali peculiarità morfologiche sono: la conservazione, seppure parziale, della declinazione in casi propria del latino (vocativo, maschile e femminile, e genitivo-dativo femminile); la posposizione dell’articolo determinativo; la presenza di ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] dalla prima persona singolare; 2) dell'ascoltatore: funzione conativa, o d'appello, rappresentata tipicamente nell'imperativo e nel vocativo; 3) del contesto a cui ci si riferisce: funzione denotativa, referenziale, o di rappresentazione, che emerge ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] 3), villana (1), vìtama (4). C. cambia continuamente tecnica di approccio misurando e alternando i registri: il vocativo rosa, sempre accompagnato da notazioni determinative (rosa fresca aulentissima, rosa fresca de l'orto, rosa jnvidïata), è omaggio ...
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anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico [...] 9 (tre volte), III 14, IV 4, XI 13, XII 4, IV II 16; If II 45; Detto 385. In Fiore LXVII 5 è in un vocativo a persona cara: e po' sì le dirai: " Anima mia, / istanotte ti tenni in mio dormire / intra le braccia... ".
A proposito della teoria d'amore ...
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Medioevo: la scienza siriaca. La tradizione della logica aristotelica
Henri Hugonnard-Roche
La tradizione della logica aristotelica
Della letteratura siriaca profana, scientifica o filosofica, ci [...] platonica) delle virtù in prudenza, fortezza, temperanza e giustizia; la divisione del discorso in assertivo, vocativo, persuasivo, imperativo, dichiarativo (cioè apofantico); un'altra divisione del discorso in imperativo, deprecativo, interrogativo ...
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Fiore, IL
Gianfranco Contini
Poemetto da alcuni critici attribuito a D., mentre la paternità è da altri, e soprattutto era un tempo, energicamente contrastata. E contenuto esclusivamente in un manoscritto [...] da che pur esser dee!]; or può veder a inizio delle terzine di CLI; or veggh'i' ben, CCXI 13 [il discorso comincia col vocativo cugina, ricorda perciò anzitutto Pg XXIV 55 0 frate, issa vegg'io]; ancor si par, CCXVI 7, cfr. If XXIII 108); le antitesi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La drammaturgia comica del XVI secolo è il risultato di un costante confronto tra [...] ; alla signora Argenteria ed Orelia comunmente mi raccomando.
BONIFACIO: Vorrei saper che diavol ha preso costui.
BARTOLOMEO: Vocativo: o signora Argenteria, perché mi lasci? o signora Orelia, perché mi fuggi?
BONIFACIO: Fuggir ti possano tanto ...
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vocativo
agg. e s. m. [dal lat. vocativus, der. di vocare «chiamare», nell’espressione casus vocativus, traduz. del gr. κλητικὴ πτῶσις «caso usato nel chiamare»]. – In grammatica e in linguistica, caso v., o semplicem. vocativo s. m., caso...
figliolo
figliòlo (letter. figliuòlo) s. m. (f. -a) [lat. filiŏlus, dim. di filius (f. filiŏla)]. – 1. a. Figlio. Le due voci non differiscono nel sign. fondamentale, ma figliolo è (almeno nell’uso di alcune regioni, e spec. in Toscana) parola...