Ravenna
Eugenio Chiarini
Pier Vincenzo Mengaldo
Topografia e storia. - R. si formò - forse fin dai tempi etruschi - ai margini di un'estesa laguna, " che un fascio di cordoni litorali... delimitava [...] del carme-epistola di Giovanni del Virgilio (Eg I): " tu che siedi in mezzo alle correnti del Po " (mediamne vocativo di un congetturale, ma non impossibile, mediamnus); oggi, il recupero di mediamnis come " insula fluvialis ", secondo la definizione ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] mediana» 9, pp. 251-267.
D’Achille, Paolo (2003), L’italiano contemporaneo, Bologna, il Mulino.
Mazzoleni, M. (1995), Il vocativo, in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino ...
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RUGGIERI APUGLIESE
CCorrado Calenda
La figura del giullare senese R., autore di cinque componimenti noti, deve farsi parzialmente rientrare nell'ambito dei poeti 'siciliani' in ossequio alla norma, [...] conti"), da cui si volle trarre la conclusione che l'autore fosse conte o, peggio, interpretandolo come vocativo, che il pezzo andasse sottratto a Ruggieri. La prima ricostruzione parziale dell'identità dell'autore, con motivato accorpamento ...
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Lo stile epistolare, cioè l’insieme di regole (stilistiche, grafiche, pragmatiche) con cui si scrivono le lettere, è frutto di un processo di codificazione sedimentato attraverso i secoli (➔ lettere e [...] marcato: Francesca cara. In riferimento a enti e aziende è usato spettabile.
Tutto il blocco iniziale è sentito come un ➔ vocativo, e quindi deve essere seguito da virgola e ► a capo. Dunque:
(1) Egregio dottore,
(2) Esimio Avvocato Rossi,
(3 ...
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amoroso
Emilio Pasquini
Aggettivo di largo e fertile impiego in D., come nella lirica precedente: se è piuttosto raro in prosa, risulta più articolato semanticamente nella Vita Nuova e nelle Rime che [...] passione cortese ", " nutrito di un certo ideale cavalleresco ", " disposto ad amare altamente ": Vn XIX 6 13 donne e donzelle amorose, vocativo che fa eco al capoverso della canzone Donne ch'avete intelletto d'amore; XX 4 5 Falli natura quand'è ...
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appello al lettore
Vittorio Russo
. Numerose volte lungo il corso del suo poema (19 volte: lf VIII 94-96; IX 61-63; XVI 127-132; XX 19-24; XXII 118; XXV 46-48; XXXIV 22-27; Pg VIII 19-21; IX 70-72; [...] ...). Tuttavia sia l'uno che l'altro sono in alcuni casi sostituiti da parafrasi e forme verbali diverse: così al posto del vocativo si trova in due a. la formula di tono solenne e più vicina al tipo dell'apostrofe classica: ‛ O voi che... ' seguita ...
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Clemenza d'Asburgo, regina titolare di Ungheria
Enzo Petrucci
Figlia di Rodolfo, re dei Romani, nacque presumibilmente intorno al 1272.
Era una bambina quando il papa Gregorio X, a cui stava particolarmente [...] (Gmelin, Pézard, Esposito) è giunta all'identificazione della bella Clemenza con C. d'Asburgo, avanzando l'ipotesi " che quel vocativo voglia indicare la presenza lì stesso della sposa accanto al marito, sia pure in secondo piano, di modo che alla ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] loro rapporti.
La scelta del pronome allocutivo sarà dunque coerente:
(a) con i mezzi linguistici come i saluti, i titoli e i vocativi (Mazzoleni 20012); per questo a un amico con cui si è in rapporto confidenziale si dice: ciao, Mario, come ti senti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In un’epoca di urbanizzazione e di intense trasformazioni industriali, spetta alla [...] una costante tematica nell’opera poetica di Andrea Zanzotto, a partire dalle prime raccolte poetiche, Dietro il paesaggio (1951) e Vocativo (1957). Qui, il discorso lirico si snoda tra oblio dell’orrore storico della guerra e fuga verso il riparo ...
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FILIPPO da Messina
Margherita Spampinato Beretta
Nulla si conosce di F., cui il codice Laurenziano Rediano 9 attribuisce solo il sonetto "Oi Siri Deo, con forte fu lo punto", B1 412, preceduto dalla [...] popolareggiante, contrastante con la genericità di tono alto del lessico e delle formule degli altri versi, è costituito dal vocativo ornamentale di "oi rosa fresca che di magio apari" (v. 13), che richiama il celebre "Rosa fresca aulentissima" (ma ...
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vocativo
agg. e s. m. [dal lat. vocativus, der. di vocare «chiamare», nell’espressione casus vocativus, traduz. del gr. κλητικὴ πτῶσις «caso usato nel chiamare»]. – In grammatica e in linguistica, caso v., o semplicem. vocativo s. m., caso...
figliolo
figliòlo (letter. figliuòlo) s. m. (f. -a) [lat. filiŏlus, dim. di filius (f. filiŏla)]. – 1. a. Figlio. Le due voci non differiscono nel sign. fondamentale, ma figliolo è (almeno nell’uso di alcune regioni, e spec. in Toscana) parola...