Terenzio Afro, Publio (Terrenzio)
Ettore Paratore
È nominalmente ricordato da D. (in Pg XXII 97): Dimmi dov'è Terrenzio nostro antico, / Cecilio e Plauto e Varro, se lo sai, domanda Stazio a Virgilio. [...] " agere " contenuto nella citazione ciceroniana doveva rendere più difficile far interpretare a D. " Thais " come un vocativo. Questo sia detto, naturalmente, senza alcuna idea di prendere netta posizione sul problema dell'autenticità dell'epistola a ...
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L’➔articolo determinativo davanti al cognome (➔ cognomi) è diffuso al nord della Penisola (dove l’articolo è usuale anche con il nome proprio: il Giovanni; il femminile ha invece estensione areale molto [...] .
Va segnalato che tutti gli usi segnalati sopra sono possibili solo quando i cognomi non sono usati in forma di vocativo, cioè per chiamare le persone che designano.
Diversa la situazione quando l’articolo è impiegato con il femminile: fenomeno ...
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amico
Emilio Pasquini
1. Come sostantivo, nel valore fondamentale di " persona legata a un'altra da vincoli d'amicizia ", si riconnette all'excursus e alle digressioni del Convivio, che esaminano il [...] ma anche al singolare, per l'anonimo a. di Ricchezza (LXXIV 12). Più spesso nel Fiore il singolare si trova adoperato al vocativo, per " mio caro ", " mio fedele "; designazione con cui vari personaggi si rivolgono ad Amante: il Dio d'Amore (III 9, V ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] a contaminazioni teoriche: per esempio, la nozione tardo-peripatetica delle cinque categorie del discorso (interrogativo, vocativo, ottativo, imperativo e assertivo), attribuita erroneamente ad Aristotele da lettori poco avvertiti di un passo del ...
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principe (prencipe; prenze; prinze)
Lucia Onder
Per " colui che ha dominio e sovranità su un principato ": Cv IV IV 4 a queste guerre e le loro cagioni torre via, conviene di necessitade tutta la terra, [...] per " mondò " (cfr. Pg XIV 150); inoltre era nelle tradizioni delle scuole medievali di grammatica l'uso di tale vocativo nelle lettere indirizzate ai potenti del mondo. Altri commentatori chiosano " ai principali, ai più importanti cittadini " per l ...
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La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] verbo se questo si trova:
(i) in principio di frase: «Fecemi la divina potestate» (Dante, Inf. III, 5);
(ii) dopo un vocativo o dopo interiezione: «Donne, dicerollo a vui» (Dante, Vita nuova XXIII, 20, 28);
(iii) all’inizio di una frase (principale o ...
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crudele
Emilio Pasquini
Aggettivo assai raro nella prosa, più frequente invece in poesia (ma escluso per motivi intuibili dalla terza cantica), mostra una gamma di significati o di sintagmi piuttosto [...] in Fraticelli e Moore) È non è legno di sì forti nocchi 3 " esta crudel, che mia morte perpetra ".
Al maschile, nel vocativo, in Pg VI 109 Vien, crudel, vieni; isolato il neutro, per " crudeltà ", in If II 100 Lucia, nimica di ciascun crudele. Nel ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] il dativo singolare; mentre una desinenza vera e propria esiste solo per il dativo plurale -aib, e l'accusativo e vocativo plurale -u: la "spada" si dice claideb con colorito oscuro della consonante finale, claidib con colorito palatale, claidiub con ...
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, La città di Filippi (v.) nella Macedonia era stata la prima che S. Paolo aveva evangelizzato in Europa, durante il suo secondo viaggio missionario, circa il 51 (Atti, XVI, 12-40). A questa comunità, [...] dio è il ventre" (III, 18-21). Esorta quindi Evochia e Sintiche alla concordia e un compagno (cui si rivolge al vocativo: γνήσιε σύζυγε, frase che ha dato luogo a molte fantasie e dubbî ma Σύζυγος, benché manchino finora esempî, potrebbe essere nome ...
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LA PENNA, Antonio
Leopoldo Gamberale
Filologo classico, nato a Bisaccia (Avellino) il 9 gennaio 1925. Dopo gli studi universitari alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1941-45), è stato borsista a [...] (per es. Sallustio), sia studi esaurienti su singoli fenomeni stilistici: fra i più recenti quelli sulla collocazione poetica del vocativo fra due termini in stretta connessione (Cum flore, Maecenas, rosarum, 1989) e su Priamel e catalogo in Marziale ...
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vocativo
agg. e s. m. [dal lat. vocativus, der. di vocare «chiamare», nell’espressione casus vocativus, traduz. del gr. κλητικὴ πτῶσις «caso usato nel chiamare»]. – In grammatica e in linguistica, caso v., o semplicem. vocativo s. m., caso...
figliolo
figliòlo (letter. figliuòlo) s. m. (f. -a) [lat. filiŏlus, dim. di filius (f. filiŏla)]. – 1. a. Figlio. Le due voci non differiscono nel sign. fondamentale, ma figliolo è (almeno nell’uso di alcune regioni, e spec. in Toscana) parola...