Musicista francese (Montluçon, Allier, 1853 - Parigi 1929). Studiò alla scuola Niedermeyer di Parigi. Fu dapprima organista di chiesa e poi direttore d'orchestra in teatri londinesi e parigini (Covent [...] Garden, Opéra, Opéra-Comique e, nel 1924, i Balletti russi di S. P. Djagilev). È noto come autore di musica vocale e strumentale, ma soprattutto di opere buffe e operette di stile elegante e raffinato (La Basoche, 1890; Madame Chrysanthème, 1893; ...
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Musicista tedesco (Mendorf, Palatinato Superiore, 1763 - Bergamo 1845). Studiò in Italia con C. Lenzi e F. Bertoni. Visse sempre in Italia; a Bergamo fu maestro di cappella della cattedrale e direttore [...] e insegnante del liceo musicale da lui fondato. Ebbe allievo G. Donizetti. Compose molta musica sacra, teatrale (75 opere), vocale e strumentale, e scrisse varî lavori didattici e storiografici. ...
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Musicista francese (Parigi 1888 - Saint-Tropez 1979), allievo di L. Saint-Réquier. Nella composizione e nella critica musicale perseguì ideali di rinnovamento. Fece parte del gruppo cosiddetto dei "Sei" [...] (con G. Auric, F. Poulenc, D. Milhaud, A. Honegger, G. Tailleferre), del quale sostenne come critico le tendenze. Ha prodotto musica vocale e strumentale specialmente da camera. ...
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Compositore ed editore (Berlino 1759 - ivi 1813). Attivo come clavicembalista, fu poi allievo di J. F. Agricola e F. Ch. Fasch. Intrapresa l'attività editoriale, fondò nel 1787 un'istituzione di concerti [...] e si dedicò in seguito alla critica musicale e all'insegnamento. Compose il Singspiel Die Apotheke, musica sinfonica, vocale e da camera. Pubblicò raccolte di canti e numerosi scritti, tra cui: Versuch über die Vereinigung der musikalischen und ...
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Musicista (Deventer o Amsterdam 1562 - Amsterdam 1621), successe (1577 circa) al padre Pieter Swybertszoon (m. 1573), del quale fu probabilmente allievo, come organista della Oude Kerk di Amsterdam. Diventò [...] presto celebre quale virtuoso d'organo e di clavicembalo. Compose molta musica (in gran parte pubblicata postuma), sia nel genere vocale sia nello strumentale, dalla quale emergono quattro libri di salmi davidici, musiche sacre e profane a più voci e ...
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Musicista (Roma 1567 - Graz 1630), fratello di Felice; fu allievo del Palestrina. Sacerdote dal 1616. Maestro di cappella in varie chiese di Roma (1600-09, 1613-21) e nel duomo di Verona (1609-10), quindi [...] (dal 1624) alla corte di Sigismondo III di Polonia. Fecondo in ogni genere di composizione vocale, resta ancora oggi in onore specialmente per una serie di madrigali e dialoghi religiosi da 5 a 8 voci, pubblicata a Roma nel 1619 sotto il titolo di ...
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Trombonista tedesco (Francoforte sul Meno 1928 - ivi 2005). Collaborò con i maggiori esponenti del jazz americano, dal moderno (D. Gillespie, L. Konitz) alle avanguardie (D. Cherry, S. Lacy), fino alle [...] esperienze elettriche (J. Pastorious). Nel 1972 lanciò una tecnica che ha fatto scuola, grazie alla quale, regolando pressione del labbro ed emissione vocale armonizzata, riusciva a trarre dal trombone effetti polifonici. ...
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Musicista (Napoli 1787 - Parigi 1872). Studiò specialmente con F. Ruggi e poi con L. Cherubini e F. Fenaroli. Dal 1827 si stabilì a Parigi, dove fu membro dell'Istituto di Francia e professore di composizione [...] al conservatorio. Compose quasi una quarantina di lavori teatrali (notevole un Masaniello rappresentato nel 1827), musica sacra, vocale strumentale, sinfonica e da camera. ...
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Musicista statunitense (West Chester, Penn., 1910 - New York 1981). Allievo del Curtis Institute of Music di Filadelfia, vi studiò composizione con R. Scalero. Rappresentante di uno stile neoromantico, [...] migliori nelle composizioni brevi pervase da un autentico lirismo (Hermit Songs, 1953). La sua opera più significativa in campo vocale è Prayers of Kierkegaard (1958), per soprano, coro misto e orchestra. È inoltre autore di lavori teatrali, tra cui ...
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Musicista (Parigi 1873 - ivi 1949); allievo a Parigi di Massenet. Grand prix de Rome nel 1894, dopo aver diretto l'orchestra dell'Opéra di Parigi (1908-18) e l'orchestra sinfonica di Boston (1918-19), [...] nel 1920 succedette a G. Fauré nella direzione del conservatorio di Parigi. Autore di pregevole musica strumentale, vocale-strumentale e teatrale (Job, oratorio; l'opera Marouf, ciabattino del Cairo, 1914 e numerose altre anche su libretto proprio), ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...