Nelle lingue indoeuropee, la forma in cui la terminazione viene aggiunta direttamente al tema, senza l’interposizione della vocale tematica (in genere e od o). Di fronte alle forme tematiche dic-i-t, dic-i-tis, [...] sono atematici fer-t, fer-tis ...
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La cosiddetta d eufonica è un elemento fonico che si aggiunge a una singola vocale (esclusivamente la a della preposizione, la e e la o delle congiunzioni; anticamente si aveva anche nella negazione né, [...] una ‹d› saldata in coda. Nell’uso contemporaneo, sia scritto che parlato, la d eufonica si inserisce in genere solo quando le due vocali sono identiche: si avrà allora vivo ad Amalfi e non a Amalfi, iene ed elefanti e non iene e elefanti, e così via ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] (per es., nes-sun - a-mi-co); c) non si divide mai una parola in modo che la s. a inizio di riga cominci per vocale (per es., buo-no, chie-sa, trau-ma, non bu-ono, chi-esa, tra-uma). Nessuna delle tre norme è assoluta, nemmeno nell’applicazione che ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] cultura in cui è nata e si è sviluppata. Proprio per questo motivo le lingue dei segni, così come le lingue vocali, possono contribuire notevolmente a comprendere meglio le caratteristiche culturali di un popolo e di un Paese.
I cheremi di una lingua ...
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Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] per cui le forme es ed est (da sum) perdono la quantità della e (riducendosi a ’s e ’st) quando seguono una parola terminante in vocale o in -m (interea (e)st; tuam (e)st); lo iato, fenomeno opposto della sinalefe, per cui nell’incontro di due fonemi ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] è anche dovuta al fatto che in queste varietà [s] non ricorre in posizione interna di morfema, ma solo dopo prefissi terminanti in vocale (ad es., ri[s]ollevare), a meno che il prefisso in questione non sia più sentito come tale (ad es., ri[z]altare ...
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CU, QU O CQU?
L’alternativa tra cu e qu si pone solo quando la u è seguita da un’altra vocale e rappresenta solo un fatto grafico, visto che la pronuncia è in entrambi i casi esattamente la stessa.
• [...] (latino quotam)
e in pochi altri casi
questo, quello, dunque
• La grafia cu si usa quando già nell’etimo latino la vocale successiva faceva parte di una sillaba diversa
cospicuo, proficuo, promiscuo, vacuo, acuità
ma anche in alcuni casi nei quali la ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] quindi) si ha un aumento, più o meno marcato, del grado di apertura e di intensità sonora, mentre nel passaggio da una vocale ad una semivocale (ad es., in italiano [ˈflau̯to] flauto, [ˈlai̯do] laido) si verifica una diminuzione del grado di apertura ...
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La contrazione è un fenomeno fonologico di fusione di vocali adiacenti, che nel caso estremo porta all’➔elisione di una delle due. La fusione infatti può lasciare tracce nella vocale risultante, come nella [...] mangiar[e] arance. Un caso che è stato particolarmente studiato (Nespor 1993: 209) è quello della degeminazione vocalica di due vocali identiche che si incontrano al confine di parola in frasi come piantava alberi, ecc.
In prospettiva sincronica sono ...
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APOSTROFO
Nell’ortografia italiana, l’apostrofo (’) si usa per segnalare la caduta di una o più lettere di una parola.
• Generalmente indica l’➔elisione di una vocale finale
la arte ▶ l’arte
una ape ▶ [...] l’anno
Da evitare, invece, la soluzione dello // anno, che darebbe vita a una sequenza (dello + parola cominciante per vocale) inaccettabile per la norma dell’italiano.
VEDI ANCHE articoli; qual è o qual’è?; talora o tal’ora?; sillabe, divisione ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...