Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] ]) per cui, davanti a un elemento marcato con ḍ, quella parte di un elemento precedente che comincia con la sua ultima vocale è eliminata. È da notare che la desinenza sostituita nel sistema di Hemacandra è sI, la desinenza di base introdotta da una ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] più brevi, se confrontati con quelli di un altro parlante che sia più accurato e sorvegliato nella pronuncia. Inoltre, la durata vocalica è sensibile alla prossimità del confine finale di sintagma intonativo (IP): come si è già osservato in tab. 1 e ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] coniugazioni hanno alcune caratteristiche distinte per i medesimi valori flessivi: in particolare, le coniugazioni si distinguono per la vocale tematica della II persona plurale, e la coniugazione in -are si differenzia dalle altre due per la forma ...
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timbro araldica Tutto l’ornamento posto sopra lo scudo per contrassegnare i diversi gradi nobiliari o le dignità civili, militari o ecclesiastiche. È costituito da: elmo, cercine, corona, cimiero, lambrecchini, [...] di determinati suoni armonici che accompagnano il suono fondamentale. linguistica In fonetica, la qualità specifica di una vocale, dovuta al luogo d’articolazione e al grado d’apertura, che può essere foneticamente distintiva indipendentemente dalla ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] ha sempre valore distintivo (➔ quantità fonologica). I valori medi di durata variano a seconda del tipo di segmento (per es., le vocali alte sono in media più brevi delle basse) e di fattori come la velocità di eloquio (§ 3.5), ma in alcune lingue ...
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D (eufonica)
Si definisce eufonica la d delle forme ed (per e) e ad (per a). La definizione è legata all’idea che questa d serva a creare “un bel suono” (eufonico viene dal greco euphonìa ‘suono armonico’), [...] si verifica soltanto quando c’è una sequenza di due vocali uguali. Per questo, nell’italiano contemporaneo – specie in forme ed e ad solo quando la parola successiva comincia con la stessa vocale
ed eccoci, ed era, ed Enrico, ed elencò ma e aprì ...
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DESINENZA
La desinenza è l’elemento finale variabile di una parola, unito alla ➔radice, distingue il genere (femminile e maschile) e il numero (singolare e plurale) o, in caso di verbi, il ➔modo, il [...] singolare)
esse (= femminile plurale)
essi (= maschile plurale)
• Nei verbi la desinenza si trova:
– dopo la radice e la vocale tematica
ved-e-te (indicativo presente, 2a persona plurale)
ved-e-vano (indicativo imperfetto, 3a persona plurale ...
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Nei Vertebrati a respirazione aerea è il tratto anteriore della trachea, organo della fonazione. Comunica con la faringe per mezzo di un orifizio, la glottide.
Anatomia comparata
La l. compare negli Anfibi; [...] dei muscoli del palato, della lingua, della mandibola e delle labbra). Durante il passaggio della colonna aerea di espirazione, le corde vocali si tendono più o meno e si avvicinano l’una all’altra secondo le tonalità del suono da emettere; lo stato ...
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quantità chimica e fisica Grandezza che esprime il numero di entità elementari (atomi, molecole, ioni, elettroni ecc., ovvero gruppi specificati di tali particelle) presenti in un dato sistema. La sua [...] con ◡. Q. sillabica La durata dell’articolazione e dell’emissione di una sillaba, che dipende dalla q. della vocale o delle vocali che ne costituiscono il nucleo e dalla struttura della sillaba stessa, secondo la seguente regola generale: sono brevi ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] ma derivano automaticamente dalla fisiologia dell’apparato fonatorio (➔ fonetica). In italiano, come in altre lingue, F0 risulta più bassa per le vocali basse o aperte (per es. [a]) e più alta per quelle alte o chiuse (per es. [i], [u]). Si tratta di ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...