L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] è grave (à, ì, ù), mentre è grave o acuto sulle altre vocali, a seconda che indichi la variante chiusa o quella aperta: /e/ ‹é in Serianni 1997: si può trovare, ad es., l’accento acuto sulle vocali chiuse (‹í›, ‹é›, ‹ú›, ‹ó›) e il grave per tutte ...
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L’aggettivo uno è il primo numerale ordinale (➔ numerali). È l’unico aggettivo numerale ordinale ad avere una forma distinta per il femminile (una; si noti l’uso per indicare l’ora: l’una, cioè «l’ora [...] .
Nella formazione dei numerali composti dalle decine più uno, escluso undici, l’ordinale che esprime la decina perde la vocale finale e si unisce a formare un’unica parola con uno: ventuno, trentuno, quarantuno, cinquantuno, sessantuno, settantuno ...
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Quarta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio. Dall’originaria capitale si sono svolte, tanto nell’alfabeto latino quanto nel greco, le varie [...] della d un’esplosiva, nel parlare rapido è a volte attenuata in una semplice stretta quando la consonante si trova preceduta da vocale, in principio di sillaba, cioè quando ha grado tenue. La d italiana è in quasi tutte le posizioni l’esito normale ...
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linguistica Raddoppiamento, inteso come fatto fonetico anziché grafico, cioè come trasformazione di un’articolazione semplice in intensa. Per es., la consonante iniziale di casa subisce un r. nel sintagma [...] , all’interno di parola, mediante la ripetizione della lettera): sono sempre precedute da una vocale, che può essere anche la finale di un’altra parola, e sono seguite da una vocale o anche (limitatamente a bb, pp, ff, vv, tt, dd, kk, ġġ) da l ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] Le risoluzioni del Congresso internazionale dei maestri dei sordi tenutosi a Milano nel 1880 decretano la superiorità della lingua vocale sul gesto. Ciò comporta l’uso a livello didattico del cosiddetto metodo orale puro, che si basa sul presupposto ...
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DITTONGO
Il dittongo (dal greco dìphthongos ‘suono doppio’) è un gruppo di due vocali consecutive all’interno di una stessa sillaba. Una delle due vocali è sempre o una i o una u, corrispondente – a [...] sie-do / io mi se-devo, lui può / lui po-té, lei vuo-le / voi vo-lete (= sillaba accentata che termina in vocale / sillaba non accentata)
Tuttavia, se la sillaba accentata termina in consonante il dittongo scompare
tu vie-ni / io ven-go, muo-re ...
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I nessi -cie e -gie in posizione finale di parola occorrono, nella maggior parte dei casi, nelle forme plurali dei nomi in -cia e -gia (in parole come superficie o effigie questi nessi sono però singolari). [...] dalle forme singolari, in cui la i è un segno diacritico necessario per segnalare il valore palatale di ‹c› e ‹g› davanti alla vocale velare a (camicia [kaˈmiʧa] e non *camica [kaˈmika]; valigia [vaˈliʤa] e non *valiga [vaˈliga]), nelle forme plurali ...
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Gli omonimi sono le parole che hanno stessa pronuncia (gli omofoni) e stessa grafia (gli ➔ omografi), ma significato diverso: riso «sorriso» e riso «cereale», calcio «gioco oppure colpo dato con il piede» [...] è una e o una o, si terrà conto del grado di apertura e si selezionerà quindi l’accento grave o acuto, mentre le vocali a, i e u accentate devono essere sempre scritte, per convenzione, con l’accento grave (à, ì, ù).
È ormai del tutto desueto l ...
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] «pieni di pianto ha gli occhi» (“Balocchi e profumi”, 1929, di Mario; Borgna & Serianni 1994: 6).
In un genere vocale basato sul facile ascolto, è ovvia, a tutte le altezze cronologiche, la spiccata presenza di giochi fonici, dalle assonanze alle ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] è continuata in italiano da una z sorda (per es., terzo, lat. tertius); quando il ti, oltre che seguito, è anche preceduto da vocale, l’esito normale è sempre una z sorda (e doppia), ma in parecchie parole è una g dolce: per es., prezzo e pregio, lat ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...