Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] è anche dovuta al fatto che in queste varietà [s] non ricorre in posizione interna di morfema, ma solo dopo prefissi terminanti in vocale (ad es., ri[s]ollevare), a meno che il prefisso in questione non sia più sentito come tale (ad es., ri[z]altare ...
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CU, QU O CQU?
L’alternativa tra cu e qu si pone solo quando la u è seguita da un’altra vocale e rappresenta solo un fatto grafico, visto che la pronuncia è in entrambi i casi esattamente la stessa.
• [...] (latino quotam)
e in pochi altri casi
questo, quello, dunque
• La grafia cu si usa quando già nell’etimo latino la vocale successiva faceva parte di una sillaba diversa
cospicuo, proficuo, promiscuo, vacuo, acuità
ma anche in alcuni casi nei quali la ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] quindi) si ha un aumento, più o meno marcato, del grado di apertura e di intensità sonora, mentre nel passaggio da una vocale ad una semivocale (ad es., in italiano [ˈflau̯to] flauto, [ˈlai̯do] laido) si verifica una diminuzione del grado di apertura ...
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La contrazione è un fenomeno fonologico di fusione di vocali adiacenti, che nel caso estremo porta all’➔elisione di una delle due. La fusione infatti può lasciare tracce nella vocale risultante, come nella [...] mangiar[e] arance. Un caso che è stato particolarmente studiato (Nespor 1993: 209) è quello della degeminazione vocalica di due vocali identiche che si incontrano al confine di parola in frasi come piantava alberi, ecc.
In prospettiva sincronica sono ...
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APOSTROFO
Nell’ortografia italiana, l’apostrofo (’) si usa per segnalare la caduta di una o più lettere di una parola.
• Generalmente indica l’➔elisione di una vocale finale
la arte ▶ l’arte
una ape ▶ [...] l’anno
Da evitare, invece, la soluzione dello // anno, che darebbe vita a una sequenza (dello + parola cominciante per vocale) inaccettabile per la norma dell’italiano.
VEDI ANCHE articoli; qual è o qual’è?; talora o tal’ora?; sillabe, divisione ...
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Digramma usato in italiano per rappresentare la consonante laterale palatale. Il nesso grafico gl ha questo valore di digramma davanti alla vocale i; per avere lo stesso valore davanti alle altre vocali [...] richiede l’inserzione di un i meramente grafico. Seguito immediatamente da vocali diverse da i, il nesso grafico gl rappresenta sempre g duro + l; ha questo valore anche davanti a i nei latinismi e grecismi (➔ l). ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] per es. foglio, lat. folium; la distinzione di quantità tra l e ll è andata perduta a vantaggio di una pronuncia (tra vocali) uniformemente doppia. Davanti ad a, e, o, u, il nesso grafico gl rappresenta costantemente g duro + l: per es. gleba ‹ġlèba ...
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L’➔apostrofo è, nell’italiano scritto, il segno che indica la caduta (o soppressione), in ragione di fenomeni di natura diversa e distinta, di una vocale (se davanti ad altra vocale si parla di ➔ elisione) [...] per modo, ve’ per vedi, vo’ per voglio e altri): qui a cadere (per troncamento, e a prescindere dalla lettera che segue) non è una vocale, ma un’intera sillaba: po-co (nel caso di pie-de ha però prevalso la grafia piè, con l’accento). L’uso di pò con ...
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In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] vogliano il r. e quali no, si può esporre in poche regole: a) vogliono dopo di sé il r. tutte le parole terminanti con vocale che porta l’accento scritto (ché, ciò, dà, già, giù, là, né, canterò, città ecc.); quindi si pronuncia: già fatto ‹ǧa ffàtto ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] ’apostrofo, lasciando le elisioni di verbi e nomi alla licenza degli scrittori, ma consigliando ancora l’elisione di che davanti a vocale o h. Risolve, poi, la questione dell’apostrofo in fin di rigo (accettato fino a metà Ottocento) imponendo l’a ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...