Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] dalla forma scritta, letta secondo le norme ortografiche e ortofoniche tradizionali. Così, il peso della grafia determina il timbro delle vocali toniche (per es., bl[u] e non bl[ø], dal francese bleu, adattato anche graficamente in blu o, meno spesso ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] ›; l’abolizione dei nessi ‹ch/gh› + ‹a›, ‹o›; l’uso dei digrammi grecizzanti ‹ch›, ‹th›, ‹ph› e del nesso latino ‹ti› + vocale.
Per quanto riguarda gli accenti, le edizioni aldine di Dante e di Petrarca contengono solo quello grave sulla è (➔ accento ...
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La classe delle parole interrogative comprende aggettivi (tecnicamente, determinanti) e pronomi (tecnicamente, sostituti del nome) usati nelle interrogazioni dirette e indirette.
Le domande parziali o [...] , col pronome possiamo trovare un complemento partitivo:
(15) quanti di voi vogliono venire?
Quanto ha una forma elisa che si usa davanti a vocale o davanti a h:
(16) a. quant’è?
b. quant’hai speso?
Si noti che in queste frasi, in cui il nome (denaro ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] sorda (com’è invece l’r francese finale di parola dopo consonante: es., encre ‹ãkr›), e non ha mai funzioni di vocale (quali ha invece in alcune lingue).
Alcune delle pronunce dell’r diverse dalla italiana normale hanno una certa diffusione anche in ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] morfologica della forma: la marca di futuro è infatti -b- nelle prime due declinazioni latine (cantābit; tenēbit), ma è la vocale -e- nelle altre (perdet «perderà»; dormĭet «dormirà»). Con la perdita della distinzione tra i ed e brevi atone la terza ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] al peso», bati- «profondo, profondità», deca- «dieci», pan- «tutto», uro- «relativo alla coda». Quelli di origine latina hanno come vocale finale -i ma in molti casi terminano anche in -o come: agro- «relativo all’agricoltura», audio- «udito, suono ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] tematica. Così, ad es., in fischi-ett-are il suffisso -ett- lascia filtrare l’informazione concernente la vocale tematica dalla base all’alterato. Tuttavia, questo principio non è generale, e osserviamo varie deviazioni, che, con qualche eccezione ...
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PRIMA CONIUGAZIONE
La prima coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -are.
Si tratta di molti dei verbi della I coniugazione latina e della quasi totalità dei verbi di nuova formazione.
I [...] nelle forme accentate sulla radice hanno un ➔dittongo possono perderlo nelle forme accentate sulla desinenza, ma oggi sono più frequenti le forme con conservazione del dittongo
io suòno ▶ noi suoniamo.
VEDI ANCHE coniugazione; vocale tematica ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] ci.
I pronomi clitici presentano anche fenomeni fonologici, in particolare l’➔elisione della vocale finale: le forme lo e la si riducono a l’ dinanzi a vocale (l’ho visto). Quest’elisione ha opzionalità e frequenza diverse per i vari pronomi ...
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In italiano è frequente il fenomeno di parole che, pur avendo lo stesso significato (o, com’è nei verbi, uguale persona e tempo verbale) hanno diversa grafia o posizione dell’accento. Entrambi questi fenomeni [...] di uso solo locale: accidere «uccidere»; interpetrare rispetto a interpretare;
(f) gruppi semi-consonantici scaduti a vocale: agurio;
(g) grafie latineggianti: adequare, adolescenzia;
(h) forme sincopate: adoprare rispetto ad adoperare;
(i) varianti ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...