L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] [ˈtramːe], con epitesi di [ə].
In Toscana come nel Lazio si registra (anche se oggi non più così spesso) una epitesi di vocale in parole tronche come più, andrò, udì e partì che diventano [ˈpjue], [anˈdrɔe], [uˈdio] e [parˈtio] (Canepari 1979: 214 ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] di ae (l[jɛ]to < laetu), ma non per i continuatori di oe (p[e]na < poena). Sono molto rari gli esiti in vocale lunga del dittongo ae (vedi, ad es., s[e]ta < saeta).
Nella Romània, appaiono più diversificati gli esiti del dittongo au: esso è ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] parola, in altri la seconda, più spesso nessuna delle due. Della prima parola si può avere il troncamento, se essa finisce per vocale + l, ll, n, nn, r + e, i, o; e il troncamento (che comporta l’eventuale scempiamento di ll, nn) è obbligatorio in ...
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Si definisce trittongo una sequenza di tre suoni vocalici (➔ vocali) tautosillabici (appartenenti cioè alla stessa ➔ sillaba), in cui un solo segmento è associato con la posizione strutturale del nucleo [...] segmenti che li costituiscono si possono distribuire su due sillabe diverse, dando luogo a un dittongo seguito da una vocale nucleo, per quanto centralizzata: ad es., [ˈfaɪə(r)] fire «fuoco», [ˈkjʊə] cure «cura» (Mioni 2001: 100).
In particolare, in ...
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QUESTO
Questo è usato per indicare vicinanza materiale o psicologica rispetto a chi parla
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Quest’anno, tutti al mare
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Al singolare maschile [...] o femminile, può essere soggetto a ➔elisione facoltativa davanti a parole che cominciano per vocale
questo amore o quest’amore
questa idea o quest’ idea
L’elisione è obbligatoria solo nel caso delle espressioni quest’ultimo e quest’ultima, usate ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] criterio. Le scale di sonorità assegnano il primo posto ai foni maggiormente atti a occupare la posizione di nucleo (le ➔ vocali) e l’ultimo ai foni meno attrezzati a comparirvi (le ➔ occlusive e le ➔ affricate sorde). Le scale di forza consonantica ...
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Si dicono mobili i dittonghi (➔ dittongo) ie e uo per la possibile alternanza, nell’ambito di una stessa famiglia lessicale o di uno stesso paradigma verbale, di forme con dittongo ie [ˈjɛ] e uo [ˈwɔ] [...] libera per cui, nel passaggio dal latino all’italiano e fino all’VIII secolo circa, hanno sviluppato i dittonghi ie e uo solamente le vocali toniche ĕ (compresa ĕ < ae) e ŏ in sillaba aperta: hĕri > i[ɛ]ri, saepem > si[ɛ]pe, fŏcum > fu ...
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PSICO-
È un ➔prefissoide derivato dal greco psycho- (dal tema di psykhé ‘anima’) e usato in parole formate modernamente, soprattutto nella terminologia filosofica, medica e scientifica. Esprime in genere [...] che agisce sulle funzioni psichiche’)
psicolabile (‘persona estremamente mutevole nel comportamento’)
La vocale finale del prefissoide può cadere davanti alla vocale iniziale del secondo elemento, come in
psicanalisi (ma la forma psicoanalisi è più ...
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Nome dato dagli Arabi a un caratteristico suono articolato, profondamente gutturale, rappresentato con apposita lettera nel loro alfabeto. È propriamente la consonante occlusiva laringale, internazionalmente [...] de glotte. Questa consonante, più spesso che come suono a sé, è interpretata come attacco duro della vocale che la segue o come stacco duro della vocale che la precede. Non è esclusiva dell’arabo.
La h., occlusiva laringale, non va confusa con la ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] che l’unione non causi la caduta, o → apocope, della vocale finale e quindi la presenza di una sillaba in meno, per nelle forme dette rizoatone o arizotoniche, l’accento può trovarsi sulla vocale tematica (che con la radice forma il tema verbale, per ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...