Misurazione della funzione uditiva, eseguita stimolando l’orecchio con suoni di caratteristiche note (a. tonale). Attraverso perfezionati apparati di riproduzione (tarati in decibel) si può stimolare l’udito [...] patologici di distorsione (come, per es., la diplacusia) e la localizzazione dell’esatta sede della lesione (➔ sordità). L’a. vocale ha una portata pratica notevole, in quanto permette di valutare la capacità del malato di percepire la parola, con ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] , piemontesi e liguri, ed è posseduta da varie lingue di cultura. Le variazioni di durata della u (così come delle altre vocali) dipendono, in italiano, dalla posizione e non hanno dunque funzione distintiva. L’opposizione tra una u breve (ŭ) e una u ...
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Ventiduesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Sconosciuta all’alfabeto latino classico, vi fu aggiunta durante il Medioevo nell’uso dei popoli germanici, dapprima nella forma uu, VV, poi nella [...] forma unita w, W, allo scopo di distinguere dall’u vocale una u semiconsonante (w inglese) oppure una u consonante, cioè una v (w tedesco).
In fonetica, nelle pochissime parole italiane che la contengono, la lettera w è pronunciata di regola come v. ...
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audiometro
audiòmetro [Comp. di audio- e -metro] [MTR] [FME] Nell'acustica medica, generatore di suoni, sia puri, sia composti (ai quali può aggiungersi la voce dell'esaminatore, che pronuncia una serie [...] di sillabe o bisillabe convenzionali, dette logatomi: a. vocale), usato per stimolare l'orecchio dei pazienti; i tipi a variazione automatica di frequenza e di intensità provvisti di dispositivo registratore si chiamano audiografi (il diagramma ...
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de-
de- [Lat. de-] [LSF] Primo elemento di parole composte, nelle quali: (a) nel linguaggio corrente indica allontanamento o abbassamento o anche inversione di significato; (b) nel linguaggio chimico [...] indica la sottrazione, da molecole, di uno o più atomi o gruppi atomici (decarbossilazione, decalcificazione, ecc.). Davanti a vocale diventa talvolta des-. ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] tra I e J è fortemente radicata, rispondendo alla necessità funzionale di rappresentare due fonemi in tutto diversi: all’i vocale si contrappone, secondo i casi, un j alveolo-palatale affricato (in inglese e in trascrizioni da altri alfabeti fondate ...
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Suono, formazione del
Andrea Frova
Il suono è la sensazione che si manifesta a livello cerebrale allorché un'onda di pressione ‒ ossia il propagarsi di un'alternanza di alta e bassa pressione ‒ incide [...] 100 e 2000 Hz, è più potente del cantante. L'allargamento della faringe, combinato con l'abbassamento della laringe, altera la cavità vocale in modo da originare una nuova formante più alta: la formante dei cantanti. Essa è situata verso i 2400 Hz e ...
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estensione
estensióne [Der. del lat. extensio -onis, dal part. pass. extensus di extendere (→ estensibile)] [LSF] (a) Con signif. concreto, dimensione geometrica in genere, e cioè, a seconda dei casi, [...] signif. figurato, campo di applicabilità di un principio, una legge, ecc. e anche intervallo e simili: per es., l'e. vocale (v. oltre); (c) ancora con signif. figurato e relativ. a leggi, teorie, ecc., ampliamento del campo di applicabilità, talora ...
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Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale [...] Nel sistema fonologico italiano la f può essere di grado tenue o di grado rafforzato, quando si trova in mezzo a due vocali, o tra vocale e liquida; in ogni altra posizione è sempre di grado medio.
Astronomia
Si indica con F una classe spettrale di ...
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Quarta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio. Dall’originaria capitale si sono svolte, tanto nell’alfabeto latino quanto nel greco, le varie [...] della d un’esplosiva, nel parlare rapido è a volte attenuata in una semplice stretta quando la consonante si trova preceduta da vocale, in principio di sillaba, cioè quando ha grado tenue. La d italiana è in quasi tutte le posizioni l’esito normale ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...