PIANA, ACCENTAZIONE
Hanno accentazione piana (detta anche parossitona) le parole accentate sulla penultima sillaba. È piana la maggior parte delle parole italiane; in particolare:
– le parole di due [...] non sono accentate sull’ultima sillaba (➔tronca, accentazione)
càne
sàldi
vìta
sòle
– le parole di tre o più sillabe in cui la vocale della penultima sillaba è seguita da due o più consonanti, la seconda delle quali non è né r, né l
tristézza
canòtto ...
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Musicista (Torino 1868 - ivi 1944). Studiò a Torino con G. Bolzoni, a Vienna e a Praga con E. Mandyczewski e A. Dvořák. Ha composto specialmente musica sinfonica, da camera e vocale, spesso ispirata a [...] soggetti e temi tradizionali del Piemonte ...
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Musicista (Nørre Lyndelse, Danimarca, 1865 - Copenaghen 1931). Violinista, maestro di corte e direttore a Copenaghen, autore di opere liriche (Saul og David, Maskarade), di sei sinfonie, e di varia musica [...] vocale e da camera ricca di elementi etnici. ...
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Musicista (n. Palermo 1668 - m. prob. Dublino dopo il 1741), fratello di Alessandro; maestro di cappella in chiese palermitane, fu poi a Vienna e a Londra. Compose musica sacra e vocale strumentale da [...] concerto e da camera ...
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L’➔elisione è il fenomeno per il quale in italiano si cancella (si elide), all’incontro di due vocali (specie se identiche) appartenenti a parole diverse successive, quella con cui termina la prima delle [...] ’adottare o *vengo d’Asti;
(d) è bene limitare l’elisione dei pronomi ➔ clitici davanti al verbo ai soli casi in cui le vocali che si incontrano siano diverse: t’acchiappo, s’annoia sono più accettabili di t’inseguo o s’innamora. È bene anche avere a ...
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RECITATIVO
Ildebrando Pizzetti
. Il termine stile recitativo si cominciò ad usare in Italia sul principio del Seicento, quasi come sinonimo di monodia. La definizione volle cioè significare un modo [...] soltanto alle parti per così dire libere del discorso musicale vocale, cioè a quelle che non avrebbero potuto essere definite come riferita la definizione a quelle parti dell'opera vocale-strumentale in cui l'intonazione musicale doveva essere alle ...
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TASI In telefonia, sigla di time assignment speech interpolation («assegnazione nel tempo mediante interpolazione delle conversazioni»), con cui si indica una tecnica di modulazione basata sul fatto che [...] brevi fasi di conversazione, separate da rilevanti intervalli di silenzio, i quali sono utilizzati per trasmettere altre informazioni ovvero altri segnali vocali. Ciò permette di aumentare la capacità di trasmissione di canali telefonici interurbani. ...
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Stenografo (Gossen 1843 - Berlino 1893). Creò un proprio sistema stenografico, la Stenotachygraphie (1875), che conteneva una novità tecnica costituita dall'indicazione, per variazione di lunghezza dei [...] segni, della consonante precedente alla vocale. ...
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Musicista (Zibello, Parma, 1825 - Parigi 1890). Studiò specialmente con G. Verdi. Svolse un'apprezzata attività di direttore d'orchestra soprattutto in Francia, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti. Scrisse [...] musica teatrale, vocale strumentale e strumentale. ...
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Musicista statunitense (Brookline, Massachusetts, 1873 - Greenwich, Connecticut, 1953). Studiò con varî maestri, tra i quali G. W. Chadwick e V. D'Indy. Insegnò alla Columbia University di New York. Compose [...] musica vocale-strumentale, e scrisse saggi critici e musicologici. ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...