Musicista (Forlì 1771 - Börnichen, Sassonia, 1830). Dapprima tenore a Napoli, Londra, Dresda, poi a Berlino, quale professore di canto alla scuola di canto teatrale. Compose musica teatrale e vocale-strumentale [...] di genere sacro e profano ...
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Musicista (Palermo 1835 - Ornavasso 1912). Studiò con P. Raimondi. Insegnò al conservatorio di Milano ed è ricordato più quale didatta che quale compositore, pur fecondo, di musica sacra, vocale-strumentale [...] e strumentale ...
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Alessandrini, Rinaldo. – Clavicembalista e direttore d’orchestra (n. Roma 1960). Allievo di T. Koopman, ha iniziato la carriera musicale come clavicembalista. Nel 1984 ha fondato il gruppo vocale-strumentale [...] Concerto italiano, con il quale si è affermato raffinato interprete della musica madrigalistica e barocca. Di riferimento sono le incisioni dei madrigali di L. Marenzio, G. Frescobaldi, O. di Lasso e soprattutto ...
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Nella scrittura corsiva greca, segno della crasi, usato già in papiri del 2° sec. d.C.; ha la forma e la collocazione di uno spirito dolce (᾿) sovrapposto alla vocale o al secondo elemento del dittongo [...] risultante dalla crasi ...
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Musicista americano (Lowell, Massachusetts, 1864 - Boston 1931). Studiò a Boston e a Lipsia; direttore del conservatorio di Boston, organizzò e diresse numerosi festival. Fu buon compositore di musica [...] vocale-strumentale e strumentale. Le sue composizioni, pur influenzate dalla tradizione neoromantica tedesca, contribuirono a formare uno stile nazionale statunitense. ...
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ESSENGA, Salvatore (Salvatore da Modena)
Franco Bruni
Nato nei primi decenni del secolo XVI, molto probabilmente in area modenese, l'E., servita, fu attivo come compositore di musica vocale sia sacra [...] 1798, Firenze 1984, pp. 87, 91, 116, 122; The British Union Catalogue of early music, I, p. 319; Bibliografia della musica italiana vocale profana, Pomezia 1972, I, pp. 587 s.; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, III, p. 159; R. Eitner, Quellen ...
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I grammatici e talora i linguisti chiamano aferesi il dileguo della sillaba iniziale (per lo più formata da una semplice vocale), dileguo che si avverte confrontando forme di una fase più antica e di una [...] più recente della medesima lingua (p. es. il latino e l'italiano), ovvero confrontando due allotropi. Così adamante-, labellu- sono diventati diamante, avello; arena e rena, Evangelo e Vangelo si equivalgono ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] scritti dei grammatici antichi, fu acceso il dibattito sulla pronuncia da parte di stranieri e di contadini di [u] come vocale invece che come semivocale [w]: la conseguenza di questo fatto fu che voci come uĕni (=vĕni) diventavano trisillabi [u.ĕ ...
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Musicista tedesco (Saalfeld 1721 - Berlino 1783). Studiò con J. S. Bach; fu insegnante in Polonia, violinista e maestro di cappella alla corte di Federico il Grande. Compose musica sacra, vocale, strumentale [...] e lasciò due lavori di teoria ...
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Musicista (Esens, Frisia orient., 1657 - Rudolstadt 1714). Studiò a Parigi e dal 1679 visse a Rudolstadt, dove fu maestro della cappella di corte. Compose musica sacra, teatrale (Die Plejaden), vocale-strumentale [...] (arie, cantate, ecc.), e strumentale ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...