Scrittore russo naturalizzato statunitense (Pietroburgo 1899 - Montreux 1977). Giunto alla notorietà con il romanzo Lolita, che lo pose al centro dell'attenzione della critica internazionale, N. è noto [...] periodo europeo, scritte in russo e sotto lo pseudonimo di Vladimir Sirin, includono volumi di poesie (Gornij put´ «Strada Onegin di Puškin (1964); le raccolte di racconti Nabokov´s dozen (1958) e Nabokov´s quartet (1966), nonché il libro di memorie ...
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RONCONI, Luca
Claudio Longhi
– Nacque a Susa, in Tunisia, l’8 marzo 1933. Fin dalla tenera infanzia visse da solo con la madre Fernanda Nardi, insegnante di letteratura italiana con una forte vocazione [...] come consulente del direttore Sergio Escobar. Dopo aver ripercorso le strade della messinscena di una sceneggiatura cinematografica (Lolita di VladimirNabokov, 2001) o di un romanzo (Quel che sapeva Maisie di Henry James, 2002), approdò al lavoro su ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] se tu trovassi a caso un pecorino»).
L’espressione «leopardy of words» impiegata nella sua poesia “The Poem” da VladimirNabokov (autore di diversi anagrammi nelle sue opere) in italiano può essere tradotta letteralmente solo da un anagramma che con ...
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Amis, Martin
Amis, Martin. – Scrittore inglese (n. Oxford 1949), figlio dello scrittore Kingsley Amis, tra i padri della letteratura ‘arrabbiata’ degli anni Cinquanta del 20° secolo. Brillante, sarcastico, [...] manipolare il linguaggio e nell’uso delle tecniche narrative. Sue dichiarate fonti di ispirazione sono gli scrittori VladimirNabokov, John Updike, Norman Mailer, Saul Bellow, Philip Roth. Con una scrittura brillante e meticolosa nel dipingere sesso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Emigrazione, immigrazione ed esilio sono stati da sempre, e ognuno per sé, fonte di [...] : e quindi la necessità della morte del protagonista, per liberare la lingua da ogni corporeità.
Il romanzo Lolita di VladimirNabokov invece è un esempio eccellente per ossevare le tecniche con cui lo scrittore, che cambia lingua, si costruisce la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo della letteratura, il Novecento è il secolo che rischia di [...] tra lingue e culture diverse, come il praghese francesizzato Milan Kundera o il russo americanizzato VladimirNabokov, o il giapponese anglicizzato Kazuo Ishiguro, supportati inoltre dall’industria cinematografica e giornalistica. La traduzione ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] di grande successo come la Rossijada («Rossiade», 1779) e il Vladimir (1785), introduce i generi dell’elegia e dell’epistola in versi verso sonoro e possente. All’estero si forma V. Nabokov, divenuto più tardi scrittore di lingua inglese. La ...
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REALISMO.
Mario De Caro
Federico Bertoni
Daniele Dottorini
– Filosofia. Bibliografia. Letteratura. Bibliografia. Cinema. Bibliografia
Filosofia di Mario De Caro. – Sino agli anni Novanta il r. è stato [...] del referente, a ciò che di volta in volta chiamiamo ‘realtà’ (una delle poche parole, diceva Vladimir V. Nabokov, che non hanno alcun senso senza virgolette). Quando uno scrittore proclama di riprodurre la realtà, bisognerebbe chiedersi ...
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ROMANZO.
Stefano Calabrese
– Deterritorializzazione. Un inedito connubio: romanzo e linguaggio veicolare. Rimediazione. Il realismo magico come commutatore conoscitivo. La svolta ‘modale’ del global [...] di rinegoziare la memoria sociale –, a cominciare dalla prima generazione di scrittori transnazionali e cosmopoliti, quella di Vladimir V. Nabokov o di Joseph Conrad, e dalla seconda, nutrita schiera di nomadi della scrittura (basti pensare a Julio ...
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RONCONI, Luca
Rodolfo Sacchettini
Regista teatrale e d’opera, nato a Susa (Tunisia) l’8 marzo 1933 e morto a Milano il 21 febbraio 2015. In sessant’anni di attività, con più di duecento regie, ha reinventato [...] ’ che si presenta come forma alternativa al dialogo tipicamente teatrale. Negli anni successivi: Lolita (sceneggiatura di Vladimir V. Nabokov, 2001), con un allestimento ironico da set cinematografico; Candelaio di Giordano Bruno (2001); Quel che ...
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translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...
translingue agg. Negli studi letterari e traduttologici, detto di autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna; per estensione, si riferisce anche alle opere scritte e al genere letterario cui esse...