Titolo di una sorta di gran cancelliere con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi Abbasidi (750-1258) e rimesso in vigore dal secondo sultano ottomano, Orkhān (1326-62 ca.), che accanto al gran v. (vezīr-i evvel) pose un consiglio di ministri minori (v. della cupola), poi soppressi da Aḥmed III (1703-30). Con le riforme politico-amministrative dell’Impero, iniziate da Maometto II ...
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Imhotep
Vizir del faraone Zoser (ca. 2650-2600 a.C.), cui si attribuisce l’ideazione del calendario egizio. Architetto, progettò varie costruzioni tra cui la piramide a scalini di Saqqara. Divinizzato [...] nel periodo persiano, fu assimilato al dio greco Asclepio ...
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Husain Shahi
Dinastia indiana (1493-1538). Fu fondata dal popolare Ab al-din vizir Husain Shah (1493-1519), che detronizzò il tiranno abissino Shams al-din Muzaffar Shah (1490-93), inaugurando un periodo [...] di pace e di prosperità. Gli H.S. regnarono sul Bengala fino al 1538. Husain Shah riorganizzò l’esercito e abbellì la capitale Gaur con grandi costruzioni. Gli succedettero sul trono tre sovrani: Nusrat ...
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Shuja ud-Daula
Nawab dell’Awadh (1754-75), la più estesa provincia dell’impero Mughal. Fu anche vizir e tutore del giovane imperatore Shah Alam in esilio. Ebbe un ruolo decisivo nella terza battaglia [...] di Panipat (1761), che segnò il declino del dominio maratha in India, e nella battaglia di Baksar (1764), con cui si avviò l’espansione territoriale britannica nell’India del Nord ...
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Maometto IV
Sultano ottomano (n. 1641-m. 1693). Salito al trono all’età di sette anni, dopo la deposizione del padre Ibrahim, regnò attraverso il capace vizir M. Koprulu, poi attraverso il figlio di [...] questi, Ahmed, riuscendo, nonostante le spedizioni veneziane nei Dardanelli (1654-57), a conquistare Creta (1669). In seguito riprese la guerra contro l’impero austriaco, ma il fallimento dell’assedio ...
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al-Musta'li, Abu al-Qasim
al-Musta‛li, Abu al-Qasim
Califfo fatimide d’Egitto (n. 1074-m. 1101). Succedette nel 1094 al padre al-Mustansir, che lo aveva preferito al fratello maggiore Nizar, fatto che [...] di una grave scissione all’interno del movimento ismailita (➔ ). Gli affari del suo regno furono efficacemente gestiti dal vizir al-Afdal, che riuscì a riprendere brevemente Gerusalemme ai turcomanni artuqidi (1098), prima che i crociati se ne ...
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al-Muqtadi, Abu al-Qasim
Califfo abbaside, regnò dal 1075 al 1094 dopo il nonno al-Qa’im, al tempo della massima potenza dei Selgiuchidi. Sotto l’influenza di Malikshah, al-M. fu ridotto a esserne il [...] solo spirituale, e ne dovette sposare la figlia. Alla morte di Malikshah, riuscì brevemente, grazie anche al suo abile vizir Nizam al-Mulk, ad affermare la sua autorità; morì avvelenato dal successore di Malikshah, Barqyaruq, che lui stesso aveva ...
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Bahmani
Dinastia (1347-1518) composta da 18 sultani musulmani che regnarono nel Deccan per circa due secoli dopo che Zafar Khan, noto anche come Bahman Shah (1347-58), diede origine a un proprio sultanato [...] la costa orientale. In seguito il sultanato vide un periodo di grande prosperità dovuta alla personalità del vizir Mahmud Gawan (1461-81). Egli riconquistò Goa, che era stata sottomessa da Vijayanagara. Introdusse importanti riforme amministrative ...
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Saladino
(propr. Abu l-Muzaffar Yusuf ibn Ayyub Salah al-din, «Rettitudine della vera fede») Generale curdo (Tikrit 1138-Damasco 1193), fondatore della dinastia degli Ayyubidi. Fu il più celebre mujahid [...] . partecipò alle tre spedizioni che seguirono, dopo l’ultima delle quali (1169), Shirkuh prese il posto di Shawar come vizir del califfo fatimide, associando il nipote alle funzioni connesse alla carica. Shirkuh morì nello stesso anno e S., che aveva ...
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Merinidi
Dinastia berbera tribale, appartenente alla confederazione Zanata, che fra il sec. 13° e la metà del 15° regnò sul Marocco, avendo come capitale Fez e dominandolo ancora, fino alla metà del [...] e dalle rivolte tribali, i M. furono posti sotto tutela dai Wattasidi, loro consanguinei e per un tempo loro vizir. I M. lasciarono traccia soprattutto nelle opere artistiche ed architettoniche, come quelle che abbelliscono la cd. nuova Fez, da ...
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viz
(o viz.). – Abbreviazione del lat. videlicet (v.), usata, con il sign. di «cioè, cioè a dire, ossia», in opere di studio scritte in latino e anche, talvolta, in altra lingua; è un adattamento grafico della scrittura medievale, dove il...
viziare
v. tr. [dal lat. vitiare] (io vìzio, ecc.). – 1. a. Indurre volontariamente o involontariamente qualcuno, con metodi educativi troppo indulgenti o permissivi, a cattive abitudini, a comportamenti scorretti, a voler essere sempre accontentato:...