. Dinastia islamica che dominò l'Egitto, la Siria, la Mesopotamia e l'Arabia meridionale nella seconda metà del secolo XII e nella prima del XIII. Il suo nome risale ad Ayyūb (forma araba del nome biblico [...] (1262), fu poi inviato in Egitto da Nūr ed-dīn, per sostenervi contro i Crociati la vacillante dinastia dei Fāṭimidi. Nominato vizir, Shīrkūh morì improvvisamente, e la sua successione fu assunta dal figlio di Ayyūb, Yūsuf. Questi, più noto col laqab ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le Capitolazioni sono lo strumento con il quale gli Ottomani cercano di procurarsi [...] in tal modo all’ultima grande guerra fra l’Austria e l’Impero ottomano (1682-1699), durante la quale un altro gran vizir, Qara Mustafa Pascià, si affaccia di nuovo alle porte di Vienna. Si dice che abbia in mente un progetto grandioso: una volta ...
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Merinidi
Dinastia berbera tribale, appartenente alla confederazione Zanata, che fra il sec. 13° e la metà del 15° regnò sul Marocco, avendo come capitale Fez e dominandolo ancora, fino alla metà del [...] e dalle rivolte tribali, i M. furono posti sotto tutela dai Wattasidi, loro consanguinei e per un tempo loro vizir. I M. lasciarono traccia soprattutto nelle opere artistiche ed architettoniche, come quelle che abbelliscono la cd. nuova Fez, da ...
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Chiamato dai Turchi Cighāleh-Zādeh Yūsuf Sinān Pascià; nativo di Messina, oriundo di Genova, da madre turca schiava. Fu preso insieme col padre dai corsari di Dorghūt Pascià nel 1561, condotto a Tripoli [...] condotta nella guerra contro i Persiani e nella spedizione d'Ungheria nel 1596, che gli valse anche la nomina a gran vizir per breve tempo. Ritornato nel 1599 al comando della flotta, si presentò davanti a Messina, chiese ed ottenne di rivedere la ...
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TÂRGOVIŞTE (A.T., 79-80)
Carlo TAGLIAVINI
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TE Città della Romania, nella Valacchia, capoluogo del dipartimento della Dâmboviţa. È situata sulla destra del fiume Ialomiţa a 300 m. s. m. e conta 22.485 [...] . Nel 1660, temendo i Turchi per la presenza di una simile roccaforte a disposizione dei principi di Moldavia, il vizir Küprüly diede ordine di smantellare la fortezza e di trasportare la capitale del principato a Bucarest; il principe Grigore ...
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Serbia
Stato balcanico, con capitale Belgrado. Popolazione slava; i serbi apparvero nei Balcani fra 6° e 7° sec., spinti e dominati dagli avari. La S., erede e continuatrice della Rascia, emerse nel [...] dell’antico ordinamento tribale. La ricostruzione poi del patriarcato serbo di Peć (Kosovo, 1557) a opera del Gran vizir Mohammed Soqolli (in serbo Sokolović) ebbe un profondo significato di conservazione nazionale. Dai primi dell’Ottocento i serbi ...
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PETROVARADIN (ungherese Pétervárad; ted. Peterwardein: A. T., 77-79)
Umberto TOSCHI
Heinrich KRETSCHMAYR
Città del banato del Danubio, in Iugoslavia. È situata sulla destra del Danubio quasi dirimpetto [...] sconfitta di Petrovaradin gli Ottomani levarono l'assedio posto alla fortezza veneziana di Corfù. Nella battaglia morì il gran vizir Alì Pascià, il carnefice di Nauplia e della Morea nel 1715. Con la pace di Passarowitz (1718) Petrovaradin passò ...
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KARAGJORGJE o KARADJORDJE, Petrović (Kara-giorgio, "Giorgio il nero" detto così dalla tinta scura della faccia e dei capelli)
Oscar Randi
Capostipite della dinastia dei Karagjorgjević, nato, secondo [...] bestiame, immischiandosi però nelle lotte contro i giannizzeri, col grado di caposquadra nell'esercito nazionale, condotto dal vizir di Belgrado Mustafà pascià. Allo scoppio dell'insurrezione serba contro i giannizzeri fu proclamato capo dei ribelli ...
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. Famiglia albanese, originaria di Bushat, villaggio presso Scutari. I B., sotto il governo ottomano, riuscirono a governare Scutari e l'Albania settentrionale quasi come principi indipendenti, tramandandosi [...] insorse contro la Porta e occupò Sofia; ma, abbandonato dai Russi alla pace di Adrianopoli (1829), fu vinto dal gran vizir Rescid pascià prima ad Arnaut-Kalessi e quindi a Prilep e fatto prigioniero (1830). Condotto a Costantinopoli, per l'intervento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La Grande Moschea di Cordoba
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Grande Moschea di Cordova è l’opera più significativa [...] in profondità (sotto ‘Abd al-Rahman II, 822-852 e al-Hakam II, (915-976) e in larghezza (sul lato orientale sotto il vizir al-Mansur, 976-1002).
Le colonne, spolia nella prima fase, sono collegate tra loro da archi bicromi a ferro di cavallo; la ...
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viz
(o viz.). – Abbreviazione del lat. videlicet (v.), usata, con il sign. di «cioè, cioè a dire, ossia», in opere di studio scritte in latino e anche, talvolta, in altra lingua; è un adattamento grafico della scrittura medievale, dove il...
viziare
v. tr. [dal lat. vitiare] (io vìzio, ecc.). – 1. a. Indurre volontariamente o involontariamente qualcuno, con metodi educativi troppo indulgenti o permissivi, a cattive abitudini, a comportamenti scorretti, a voler essere sempre accontentato:...