ASELLI, Gaspare
Loris Premuda
Nacque a Cremona nel 1581. Studiò medicina a Pavia e, addottoratosi, si trasferì a Milano, dove si affermò come ottimo anatomico e chirurgo, anche militare. Nel 1624 ottenne [...] Falloppia, pur avendoli identificati, ne avevano ignorato la funzione. Il 23 luglio 1622, sollecitato da alcuni anúci, sottopose a vivisezione un cane, alimentato da poco, con il proposito di mettere in evidenza i nervi ricorrenti ed i movimenti del ...
Leggi Tutto
LOMBROSO, Ugo
Giuseppina Bock Berti
Nacque il 15 ott. 1877 a Torino dall'antropologo Cesare, docente di psichiatria e medicina legale nell'ateneo torinese, e da Nina De Benedetti. Iscrittosi alla facoltà [...] ), pp. 319-334; Senescenza e ringiovanimento, in Riv. sanitaria siciliana, XVI (1928), pp. 1601-1620; Scopi e limiti della vivisezione, ibid., XXI (1933), pp. 733-742; La scienza biologica nei suoi rapporti con la vita pratica, in Rass. di clinica ...
Leggi Tutto
BARIGAZZI, Iacopo (Iacopo Berengario, Iacomo da Carpi)
Tiziano Ascari
Mario Crespi
Nacque a Carpi da Faustino e Orsolina Forghieri.
Si ignora l'anno della sua nascita, ma poiché egli afferma che era [...] fu proprio a causa del grande amore per lo studio dell'anatomia che il B. venne accusato di aver eseguito la vivisezione di due Spagnoli sifilitici: tuttavia è da rilevare che di tale accusa è fatta menzione nelle opere postume di Gabriello Falloppio ...
Leggi Tutto
FALLOPPIA, Gabriele
Gabriella Belloni Speciale
Nacque nel 1523, a Modena, dal matrimonio di Caterina Bergomozzi con Girolamo, figlio naturale di un Gabriele, la cui origine de Falopijs testimoniava [...] , et illum anatomisamus".
Esperimenti che, se non al suo tempo, in seguito gli valsero l'accusa di praticare la vivisezione dell'uomo, da cui traeva spunto una accesa diatriba incentrata appunto sulla definizione del momento in cui, durante l ...
Leggi Tutto
BENEDETTI, Alessandro
Mario Crespi
Nato a Legnago intorno al 1450, studiò medicina sotto la guida di A. Benivieni e di G. A. Merula, laureandosi a Padova nel 1475. L'educazione classicistica e il desiderio [...] per varie malattie.
Ricercatore, anatomista e patologo piuttosto che clinico, il B., tuttavia, rifuggì sempre dalla pratica della vivisezione spesso, a quei tempi, ancora eseguita sui criminali condannati a morte.
Quella coltivata dal B. non fu, in ...
Leggi Tutto
COTUGNO, Domenico
Loris Premuda
Nacque a Ruvo di Puglia (Bari) il 29 genn. 1736 da Michele e dalla seconda moglie Chiara Assalemmi, di umili condizioni sociali ed economiche.
Dimostrando fin dalla tenera [...] di visitare la Biblioteca Cesarea.
Appena un cenno, infine, a una curiosa osservazione del C., che, sottoposto a vivisezione un topo che lo aveva morso, toccando col tagliente il nervo diaframmatico avvertì una sensazione simile a quella prodotta ...
Leggi Tutto
MARCHIAFAVA, Ettore
Mario Crespi
Nacque il 3 genn. 1847 a Roma, da Francesco e da Maria Anna Vercelli. Concluso il primo ciclo di studi ("di umanità, rettorica e filosofia", che avrebbe coltivato poi [...] malariologia, per la disciplina della sperimentazione animale (Modificazioni delle disposizioni che disciplinano la materia della vivisezione negli animali vertebrati a sangue caldo [mammiferi ed uccelli], in Biochimica e terapia sperimentale, XVIII ...
Leggi Tutto
vivisezione
vivisezióne s. f. [comp. del lat. vivus «vivo» e sectio -onis: v. sezione]. – 1. Termine che, secondo un’accezione restrittiva, aderente all’etimo, designa ogni atto operatorio su animali vivi, svegli o in anestesia totale o parziale,...
vivisezionare
v. tr. [der. di vivisezione] (io vivisezióno, ecc.). – 1. Sottoporre a vivisezione: v. un animale. 2. fig. Esaminare con accuratezza e minuziosità: v. un’opera letteraria; v. un argomento, una questione, sviscerarli.