MADONIS (Maddonnis, Madoni), Luigi
Giacomo Fornari
Figlio di Giovanni, nacque a Venezia attorno al 1690 in una famiglia di musicisti in cui figurano anche il fratellastro Antonio (Venezia, prima del [...] attivi nella città lagunare come musicisti alla fine del secolo XVIII.
Secondo la tradizione il M. era stato allievo di A. Vivaldi all'ospedale della Pietà a Venezia. A partire dal 1725 fu membro della compagnia itinerante di A.M. Petruzzi in qualità ...
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MALOCELLO, Lanzarotto (Lazzarotto)
Riccardo Musso
Di questo personaggio ci rimangono scarse notizie biografiche. Il suo nome compare per la prima volta nella carta nautica disegnata nel 1339 dal cartografo [...] l'impresa che lo condusse alle Canarie, seguendo la rotta che già nel 1291 avevano intrapreso i fratelli Ugolino e Vadino Vivaldi, partiti alla ricerca di una via per le Indie e mai più ritornati. Dopo di allora è probabile che altri occidentali ...
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poggia
Antonio Lanci
Si registra una sola volta: il carro simboleggiante la Chiesa, colpito dall'aquila imperiale, piegò come nave in fortuna, / vinta da l'onda, or da poggia, or da orza (Pg XXXII 117): [...] p. " è una fune che tiene l'uno capo de l'antenna che tiene la vela pendente; e per questa poggia dà ad intendere lo lato destro de la nave " (Buti). V. ORZA.
Bibl. - F. Vivaldi, Qualche segreto della D.C., Firenze 1968, 19-30. ...
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MALOCELI, Lancellotto
Carlo Errera
Navigatore, nato da nobile famiglia genovese, ebbe parte nella prima occupazione medievale delle Canarie le quali, già note ai Romani col nome di Insulae Fortunatae, [...] all'Alegranza, che, pure nelle Canarie, conserva il nome di una delle navi dei Vivaldi. Forse occupò M. la sua isola al tempo appunto della spedizione genovese dei Vivaldi nel 1291? D'altronde la famiglia normanna dei Maloixels, che nel sec. XVII ...
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Gianicolo
Simonetta Saffiotti Bernardi
Colle di Roma, sovrastante il Vaticano sulla riva destra del Tevere, denominato nel Medioevo Mons Aureus. Alcuni commentatori pensano che D. alluda al G. in If [...] D., passano per lo stesso ponte nei due sensi, rendono assai probabile la più comune identificazione col Monte Giordano (v.).
Bibl. - F. Vivaldi, Monte Giordano o G.?, in " L'Alighieri " III (1962) 29 ss.; A. Frugoni, D. e la Roma del suo tempo, in D ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Affacciatosi alla fine del Seicento come possibile alternativa al concerto grosso, [...] 6 di Arcangelo Corelli, editi per la prima volta nel 1714, ma composti diversi decenni prima.
Il concerto solistico, il violino, Vivaldi
A cavallo del XVII e del XVIII secolo si fa strada anche la possibilità che il ruolo del concertino sia svolto da ...
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Violinista e direttore d’orchestra italiano (n. Torino 1941), originario di Torre del Greco da cui ha ricevuto la cittadinanza onoraria, è considerato il più grande violinista italiano della sua generazione. [...] di Genova (1958), affermandosi poi in Italia e all’estero per lo straordinario virtuosismo in un vasto repertorio (da Vivaldi a Bach a Beethoven, da Paganini ai contemporanei). Ideale interprete paganiniano, ha inciso tutti i Capricci e i Sei ...
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Musicologo italiano (n. Cremona 1925). Specialista di teoria e storia della musica medievale e rinascimentale, dal 1971 ha diretto la Scuola di paleografia e filologia musicale dell'univ. di Pavia (sezione [...] della lauda dugentesca (1962); Sponsus, dramma delle vergini prudenti e delle vergini stolte (1965); ha inoltre curato l'edizione di La fida ninfa di Vivaldi (1964), del I libro dei Madrigali di Monteverdi (1970) e de I puritani (1974) di Bellini. ...
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Strumento popolare a corde che si pizzicano con il plettro, a forma di liuto, ma di minori dimensioni e con minor piegatura della cavicchiera. Dalla m. nel 18° sec. derivò il mandolino, differendone per [...] -sol). Pur essendo uno strumento essenzialmente popolare, il mandolino fu spesso utilizzato nella musica colta; tra gli altri, da A. Vivaldi (che gli dedicò 3 concerti), W.A. Mozart (nel Don Giovanni), L. van Beethoven (3 composizioni per mandolino e ...
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Compositore tedesco (Eisenach 1685 - Lipsia 1750). Universalmente considerato come uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, le sue composizioni furono ritenute dai contemporanei 'all'antica' per [...] a becco; 3 per 2 clavicembali; 2 per 3 clavicembali; 1 per 4 clavicembali, trascritto da un conc. per 4 violini di A. Vivaldi); 12 sonate per violino (6 per violino solo, 6 con clavicembalo); 6 Suites per violoncello solo; 3 sonate per viola da gamba ...
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prete
prète s. m. [lat. tardo presby̆ter (nel lat. parlato anche preby̆ter), che è dal gr. πρεσβύτερος, propr. «più anziano»: cfr. presbitero]. – 1. Il ministro del culto cattolico: farsi p.; aveva quindi, assai di buon grado, ubbidito ai...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...