GIUSTI, Luigi
Stefano Meschini
Nacque a Venezia l'11 nov. 1709 da Pietro, di famiglia cittadina antica ma decaduta. Scarse sono le notizie intorno ai primi anni della sua vita; risulta comunque che [...] da stretta amicizia. Nel 1733 compose due melodrammi, l'Argenide e il Motezuma, il secondo dei quali musicato da A. Vivaldi.
Entro il 1734 il G., probabilmente in difficoltà economiche, si trasferì a Milano come precettore dei figli della marchesa ...
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Attrice teatrale e cinematografica italiana (Trento 1923 - Roma 2013). Dopo l'esordio al Teatro universitario di Roma (Minni la candida di M. Bontempelli, 1941), fece parte di varie compagnie, tra cui [...] Diario privato di P. Léautaud (2005). Significativa, anche se sottostimata, la sua presenza - anche con il nome d'arte di Anna Vivaldi - nel cinema autoriale, come nelle pellicole Giorno di nozze (1942) e Il birichino di papà (1943) per la regia di R ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] una fase che noi ormai - avvertiti dalla comparsa di J. S. Bach - siamo tratti a non considerare risolutiva. La scrittura di A. Vivaldi, di D. Scarlatti, di G. B. Sammartini, dei Tedeschi G. Ph. Telemann e G. F. Händel, dei Tedesco-Boemi di Mannheim ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] dell'Elettore, insieme con la moglie Caterina e i figli Maria e Giovanni.
111. Cf. Nicola Mangini, Sui rapporti del Vivaldi col teatro di Sant'Angelo, in Venezia e il melodramma nel Settecento, a cura di Maria Teresa Muraro, Firenze 1978, pp ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] servizio dell’Elettore, insieme con la moglie Caterina e i figli Maria e Giovanni.
111. Cf. Nicola Mangini, Sui rapporti del Vivaldi col teatro di Sant’Angelo, in Venezia e il melodramma nel Settecento, a cura di Maria Teresa Muraro, Firenze 1978, pp ...
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ORLANDINI, Giuseppe Maria
Francesco Giuntini
ORLANDINI, Giuseppe Maria. – Nacque a Firenze il 4 aprile 1676, figlio di Andrea e di Virginia Lombardi.
Per molto tempo ritenuto erroneamente bolognese, [...] 44-46, 143-151; G. Folena, «Prima le parole, poi la musica»: Scipione Maffei poeta per musica e ‘La fida ninfa’, in Vivaldi veneziano europeo, a cura di F. Degrada, Firenze 1980, pp. 205-233 (anche in Id., L’italiano in Europa.Esperienze linguistiche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il recupero della musica antica e le esecuzioni storicamente "avvedute" dei repertori [...] di cui si dirà, è la Bach-Renaissance fiorita intorno al bicentenario della morte, nel 1950, compagna di strada della Vivaldi-Renaissance.
Dopo la svolta di medio Settecento, nascerà in Inghilterra, a fine secolo, una Academy of Ancient Music; nei ...
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ANDERLINI, Pietro
Elena Povoledo
Nato a Firenze e ivi operante nella prima metà del secolo XVIII, fu pittore a fresco di prospettive e decorazioni architettoniche oggi per la maggior parte perdute; [...] medio ceto, destinata al corredo di scene del teatro); nello stesso anno collaborò alle scene per il Tamerlano di A. Vivaldi e per l'Antigone di A. Bernasconi; nel 1752 restaurò la "Boscareccia", probabilmente quella dipinta da altro artista nel 1748 ...
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TORELLI, Giuseppe
Francesco Vatielli
Musicista veronese, nato presumibilmente verso il 1650 e vissuto a Bologna. Frequentò una delle celebri scuole di violino che allora fiorivano in quella città: ma [...] classica compostezza e la purezza della linea melodica corelliana, se non l'impeto e la vivacità ritmica di A. Vivaldi, possiede tuttavia in modo eccellente arditezza di forme, sensibilità delicatissima, anelante al sogno e soffusa - come era la sua ...
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L'arco è un ordegno musicale che consta di una bacchetta di legno flessibile e di una striscia di crini di cavallo tesi, i quali, opportunamente cosparsi di pece, servono a mettere in vibrazione le corde [...] o minore pressione sulle corde, l'espressione; un arco così fatto fu quello usato ai tempi del Corelli e del Vivaldi. Verso il 1730 il Tartini lo perfezionò ancora usando per la bacchetta legni più leggieri, raddrizzandone la linea, accorciando la ...
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prete
prète s. m. [lat. tardo presby̆ter (nel lat. parlato anche preby̆ter), che è dal gr. πρεσβύτερος, propr. «più anziano»: cfr. presbitero]. – 1. Il ministro del culto cattolico: farsi p.; aveva quindi, assai di buon grado, ubbidito ai...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...