Fabbri, Diego
Francesco Suriano
Drammaturgo, sceneggiatore, giornalista e operatore culturale, nato a Forlì il 2 luglio 1911 e morto a Riccione il 14 agosto 1980. Il tema centrale della sua opera ‒ [...] come una raffinata forma di confessione e di 'teatro aperto', offrirono al cinema di registi importanti quali VittorioDeSica, Michelangelo Antonioni e Roberto Rossellini una notevole e salda chiarezza drammatica. Nel 1962 ottenne una nomination all ...
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Valeri, Franca
Nicola Fano
Nome d'arte di Alma Franca Maria Norsa, attrice cinematografica e attrice, autrice e regista teatrale, nata a Milano il 31 luglio 1920. In campo cinematografico è nota soprattutto [...] (Il bigamo, 1955, di Luciano Emmer). Di minore rilievo i suoi ruoli in Villa Borghese (1953) di VittorioDeSica, Questi fantasmi (1954) di Eduardo De Filippo, Mariti in città (1957) di Luigi Comencini, La ragazza del palio (1957) di Luigi Zampa, Non ...
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Brusati, Franco
Francesco Bolzoni
Commediografo, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Milano il 4 agosto 1922 e morto a Roma il 28 febbraio 1993. Sotto movenze narrative fluide, capaci di [...] e Giulietta di Franco Zeffirelli (1968), Seduto alla sua destra di Valerio Zurlini (1968), e Il giardino dei Finzi Contini di VittorioDeSica (1970). Lo stesso avvenne con i copioni teatrali che, a partire dal 1959, B. continuò a scrivere con una ...
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Milo, Sandra
Nome d'arte di Elena Salvatrice Greco, attrice cinematografica, nata a Tunisi l'11 marzo 1933. Destinata dalla morbida opulenza del suo fisico a impersonare la ragazza votata all'amore, [...] hostess. Maggiore visibilità ottenne con La donna che venne dal mare (1957) di Francesco De Robertis, di cui fu protagonista insieme a VittorioDeSica. Considerata figura di richiamo grazie alla sua avvenenza fisica, prese parte a una serie di ...
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Rondi, Gian Luigi
Federica Pescatori
Giornalista e critico cinematografico, nato a Tirano (Sondrio) il 10 dicembre 1921. In oltre cinquant'anni di professione si è distinto come figura di rilievo della [...] è di moda (1963), a realizzare numerosi cicli televisivi dedicati a personalità significative del mondo cinematografico come VittorioDeSica (1963), Alberto Sordi (1967), John Ford (1964 e 1972), Marlene Dietrich (1973), e a dedicare ritratti a ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] di Rossellini o il povero disoccupato Antonio Ricci alla ricerca della sua bicicletta rubata in Ladri di biciclette (1948) di VittorioDeSica, o la protagonista di Europa '51 (1952) di Rossellini, sono esempi di un cinema affatto nuovo. La cinepresa ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] fra le nuvole (1942) di Blasetti, Ossessione (1943) di Luchino Visconti e I bambini ci guardano (1944) di VittorioDeSica, registi che, ciascuno con il proprio stile ‒ e tutti in qualche modo già preneorealisti ‒, azzerarono l'immaginario del cinema ...
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Chiarini, Luigi
Paolo Bertetto
Critico e teorico, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Roma il 20 giugno 1900 e morto ivi il 12 novembre 1975. Uomo di cinema completo attraversò la cultura [...] diavolo (1950). Nel dopoguerra ritornò al CSC (1948) e collaborò a soggetti e sceneggiature importanti come Stazione Termini di VittorioDeSica, Siamo donne (episodio Alida Valli di Gianni Franciolini) e il film a più voci L'amore in città, tutti ...
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Pagliero, Marcello
Simona Pellino
Sceneggiatore, regista e attore cinematografico, nato a Londra il 15 gennaio 1907 da padre italiano e madre francese e morto a Parigi il 9 dicembre 1980. Influenzato [...] notte di numerosi personaggi, tra cui un ladro, un intellettuale e un ministro che ha perso la memoria (interpretato da VittorioDeSica), i quali, nel loro vagare per le strade, nel loro perdersi e ritrovarsi suggeriscono il senso di smarrimento e ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] , che coincide con il periodo d’oro del cinema – con il successo di autori come Federico Fellini, Luchino Visconti, VittorioDeSica, Sergio Leone, Dino Risi – che passa dal 33% al 51,7% del mercato130, le sale parrocchiali raggiungono la massima ...
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