Cottafavi, Vittorio
Stefano Francia Di Celle
Regista cinematografico e televisivo, nato a Modena il 30 gennaio 1914 e morto ad Anzio (Roma) il 14 dicembre 1998. Fin dai suoi primi film manifestò uno [...] classici non vengono attualizzati quanto piuttosto resi 'problematici' nei nodi esistenziali e morali, e quindi vivi e interessanti nella loro dimensione drammatica.
Bibliografia
G. Rondolino, VittorioCottafavi, cinema e televisione, Bologna 1980. ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] dello straniero, 1954), peraltro assai suggestivi nella loro densità narrativa e visiva. E ancor più nei film diretti da VittorioCottafavi, anch'egli a proprio agio nella varietà e nel trattamento dei generi: da Traviata '53 (1953), immissione della ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] Eduardo De Filippo (Non ti pago!, 1942, di Carlo Ludovico Bragaglia), o U. Betti (I nostri sogni, 1943, una bella prova di VittorioCottafavi): il più delle volte si utilizzarono testi di A. De Benedetti (del resto garbati e piacevoli: lo stesso ...
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Sala cinematografica
Gian Piero Brunetta
Comunque la si voglia considerare e qualsiasi forma e dimensione abbia avuto ‒ baraccone ambulante, nickelodeon, o palazzo da 6214 posti, come il Roxy di New [...] ; trad. it. 1993, p. 232): "Il cinéphile di questo periodo divora. Ore 10: un peplum sui boulevards, se possibile un VittorioCottafavi o un Riccardo Freda; ore 12: appuntamento al Midi-Minuit accanto alla porta di Saint Martin per il film fantastico ...
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FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] alla ricerca di nuovi stimoli, in veste ancora una volta di produttore esecutivo del film Fiesta brava di VittorioCottafavi (uscito in Italia con il titolo Toro bravo), ma anche come rappresentante di attrezzature cinematografiche (in particolare ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] Sir Daniel in La freccia nera di Anton Giulio Majano (1968) al ladro redento de I racconti di padre Brown di VittorioCottafavi (1971), dal finanziere privo di scrupoli di Bel Ami di Sandro Bolchi (1979), al rassicurante uomo di legge in I racconti ...
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Zavattini, Cesare
Cristina Jandelli
Soggettista e sceneggiatore, scrittore e giornalista, nato a Luzzara (Reggio Emilia) il 20 settembre 1902 e morto a Roma 13 ottobre 1989. Con il suo lavoro complessivo [...] Visconti, Alberto Lattuada, Giuseppe De Santis, Luigi Zampa, Gianni Franciolini, Luciano Emmer, Pietro Germi, VittorioCottafavi, Riccardo Freda, Carlo Ludovico Bragaglia, Mario Mattoli, Camillo Mastrocinque, Mario Bonnard, Raffaello Matarazzo. Fu ...
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Orsini, Umberto
Federica Pescatori
Attore teatrale e cinematografico, nato a Novara il 2 aprile 1934. Fin dal suo esordio ha mostrato un notevole impegno nel ritrarre i ruoli più diversi, al cinema [...] G. Testori, per la regia di Luchino Visconti. Esordì nel cinema con Fantasmi del mare (1948) di Francesco De Robertis. VittorioCottafavi, dopo tre anni dal suo debutto sul piccolo schermo con La Pisana (1960) di G. Vaccari, lo avrebbe diretto invece ...
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Betti, Ugo
Francesco Suriano
Drammaturgo, poeta e sceneggiatore, nato a Camerino il 4 febbraio 1892 e morto a Roma il 9 giugno 1953. Autore di oltre trenta lavori drammatici, all'attività teatrale affiancò [...] danaro. Nel 1943 fu tratto da una sua commedia, dal titolo omonimo, I nostri sogni, esordio nella regia di VittorioCottafavi, mentre nel 1946, insieme a Tullio Pinelli, B. scrisse Adultera per Duilio Coletti. Il film, interpretato da Clara Calamai ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] statunitense: il brillante Riccardo Freda (Vedi Napoli… e poi muori!, 1952; Beatrice Cenci, 1956) e il raffinato VittorioCottafavi (Traviata '53, 1953; Una donna libera, 1954). Ma soprattutto si imposero, seppure non al grande pubblico, Giuseppe ...
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