ERSOCH, Gioacchino
Alberto Racheli
Nacque a Roma il 6 luglio 1815 da Giuseppe Herzog, funzionario pontificio, e da Teresa Rudolf von Rhor. Fu egli stesso a fare modificare il proprio cognome italianizzando [...] . 245-250. Per i concorsi: Roma, Arch. Ersoch; Il Messaggero, 6 giugno 1880; P. Quaglia, Cento schizzi per il monumento a Vittorio Emanuele II, Napoli 1882; G. Tirincanti Un progetto per la sede del Parlamento, in Capitolium, LI (1976), 2-3, pp. 2-10 ...
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JERACE, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Fortunato e Mariarosa Morani, lo J. nacque a Polistena (presso Reggio Calabria) il 26 luglio 1853. Acquisì i rudimenti artistici nello studio del nonno materno [...] ). Si trattava della risposta italiana al Monumento ad Arminio (eretto nel 1875 a Grötenburg da J.E. Bandel in ricordo della vittoria germanica sulle legioni di Varo nel 9 d.C.), in cui si narrava l'epilogo della vicenda, riportato da Tacito negli ...
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Losey, Joseph (propr. Joseph Walton)
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a La Crosse (Wisconsin) il 14 gennaio 1909 e morto a Londra il 22 giugno 1984. Il mondo cinematografico di [...] nei palpiti straziati del cuore del piccolo 'messaggero' tredicenne i cui slanci sono irretiti e soffocati dal perbenismo vittoriano e dall'idillio segreto che non può sfuggire alle perfidie della lotta fra le classi, ma insieme sono allontanati ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Paolo Mantegazza
Paola Govoni
Medico, patologo, igienista, antropologo, Paolo Mantegazza fu tra i protagonisti del dibattito italiano sull’evoluzionismo. I suoi interventi sulle razze e sulla donna, [...] Bretagna, Paese cui Mantegazza guardò come a un modello e che spesso indicò come tale ai suoi lettori. In contesto vittoriano, un high priest of science come Thomas H. Huxley (1825-1895) non avrebbe probabilmente potuto godere di credibilità presso i ...
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GALLENGA, Antonio Carlo Napoleone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Parma il 4 nov. 1810 da Celso, ex ufficiale napoleonico di origine piemontese, e da Marianna Lombardini. Orfano presto di madre, dal padre, [...] sull'arretratezza di una società ritenuta disordinata perché preda delle suggestioni demagogiche e dunque antitetica al suo ideale vittoriano. Alla luce di questo schema il G. continuò a osservare la realtà italiana fino alla metà degli anni ...
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Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] mentre le consultazioni tenutesi nell'ottobre 2015 hanno riportato la sinistra al governo dopo nove anni, registrando la netta vittoria del partito liberale, che ha ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi (184 su 338 contro i 102 dei conservatori ...
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LANCIANI, Rodolfo Amedeo
Domenico Palombi
Nacque a Roma il 2 genn. 1845 da Lucia Galarli de Jugellis e da Pietro, ingegnere pontificio, poi ingegnere capo e infine ingegnere delle Acque.
Il recente [...] 86-90; B. Tobia, L'altare della patria, Bologna 1998, pp. 34 s.; C. Brice, Monumentalité publique et politique à Rome: le Vittoriano, Rome 1998, pp. 218 s.; M.A. Tomei, Scavi francesi sul Palatino. Le indagini di P. Rosa per Napoleone III, Roma 1999 ...
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vittoriano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce a sovrani di nome Vittorio o Vittoria; in partic., della regina Vittoria d’Inghilterra o dell’epoca in cui essa regnò (1837-1901), o di ciò che di quell’epoca fu caratteristico: il lungo regno...
vittore
vittóre s. m. [dal lat. victor -oris, der. di vincĕre, part. pass. victus]. – Forma poet. e rara per vincitore: Volgerà il sol non pure anni ma lustri E secoli, vittor d’ogni cerebro (Petrarca). ◆ Meno raro il femm. vittrice (v.),...