Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rivoluzione industriale, che prende avvio in Inghilterra nella seconda metà del [...] Bretagna ci conduce necessariamente allo Stato. È infatti evidente che l’egemonia inglese in questo campo, esito della vittoriosa “seconda guerra dei cent’anni” contro la Francia, è la conseguenza della forza finanziaria prima ancora che militare ...
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MELLI, Roberto
Francesca Franco
MELLI, Roberto. – Nacque a Ferrara il 21 marzo 1885 in una famiglia di origine ebraica, da Cesare, contitolare della ditta di cancelleria all’ingrosso Melli & Finzi, [...] a una sodezza di forme conchiuse.
Nello stesso anno vinse con il Busto del capitano G. Carolei (bronzo: Roma, Museo del Vittoriano; gesso: Ferrara, Gallerie d’arte moderna e contemporanea) il premio della Regina. Nel 1936 tenne la sua prima personale ...
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MONTEVERDE, Giulio
Monica Grasso
MONTEVERDE, Giulio. ‒ Nacque a Bistagno (Alessandria) l’8 ottobre 1837 da Vittorio, bracciante e tessitore originario di Casale Monferrato, e da Teresa Rondanino, nativa [...] protagonisti delle sue opere più famose (La Norma, La Sonnambula, Il Pirata, I Puritani). Due monumenti furono dedicati a Vittorio Emanuele II, il primo inaugurato nel 1888 a Bologna in piazza Maggiore (spostato nel 1944 nei Giardini Margherita), il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lewis Carroll, l’autore di Alice nel paese delle meraviglie, un matematico e logico [...] sostanzialmente le stesse parole di Alice, ma i significati sono diversi. Il paese delle meraviglie è un mondo vittoriano decontestualizzato, le cui convenzioni vengono osservate al di fuori del loro sistema di riferimento. Ecco allora i giardini ...
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MUÑOZ, Antonio
Raffaella Catini
– Nacque a Roma il 14 marzo 1884 da Augusto e da Angela Zeri.
La famiglia paterna, di origine castigliana, si era definitivamente stabilita in Roma nel XVIII secolo [...] epoca napoleonica, sia successivamente alla proclamazione di Roma capitale. Nel 1911, all’indomani dell’inaugurazione del Vittoriano, la proposta andò configurandosi in maniera sostanzialmente diversa. Prese corpo, cioè, la possibilità di operare gli ...
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Perugia
Alessandro Campi
Il primo riferimento a P. che s’incontra nelle Istorie fiorentine (d’ora in avanti Ist. fior.) riguarda la decisione di Urbano IV (1261-64) di promuovere una spedizione militare [...] in uno scacco: dopo aver razziato per settimane i territori dell’Umbria e del Senese e aver ottenuto un’effimera vittoria a danno delle milizie guidate da Antonio di Montefeltro, richiamato d’urgenza dalla Serenissima alle prese con la minaccia turca ...
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Incoronato il 12 maggio 1937 in Westminster re di Gran Bretagna, dell'Irlanda Settentrionale, dei Dominî d'oltre mare, e imperatore delle Indie, Giorgio VI rinunziava, dieci anni dopo, al titolo imperiale [...] . (Rex), né più oltre R.I. (Rex Imperator), giusta la formula cesarea e latina coniata novellamente dal Disraeli per la regina Vittoria, suggella così la fine di un'epoca e l'inizio di un'epoca nuova. Perché, invero, se termina quello che gli storici ...
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Maniere
Stephen Mennell
Il concetto di maniere nella cultura europea
Il termine italiano 'maniere' ha dei corrispettivi in tutte le altre principali lingue europee: manners in inglese, moeurs in francese, [...] uno degli aspetti più caratteristici del processo di civilizzazione in Europa. Oggi tendiamo a considerare questo fenomeno tipicamente vittoriano, ma in realtà si tratta di una tendenza affermatasi assai prima del XIX secolo.
Chiaramente l'evoluzione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la narrativa breve ha le forme della fiaba, della novella [...] .
Per la Gran Bretagna dell’ultimo Ottocento, infine, non si può parlare di una narrativa naturalista, ma di un realismo vittoriano che ha ora in Thomas Hardy il suo migliore interprete. Hardy stesso colloca i Racconti del Wessex (1888) e le Piccole ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo il gothic revival del primo Settecento, Il castello di Otranto di Horace Walpole [...] negli anni Quaranta è diretto da Sheridan Le Fanu. Il suo Zio Silas (1864) è ritenuto un capolavoro del gotico vittoriano, ovvero di quella narrativa che in epoca vittoriana mescola il fantastico, il mistero e il terrore in forme che risentono dell ...
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vittoriano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce a sovrani di nome Vittorio o Vittoria; in partic., della regina Vittoria d’Inghilterra o dell’epoca in cui essa regnò (1837-1901), o di ciò che di quell’epoca fu caratteristico: il lungo regno...
vittore
vittóre s. m. [dal lat. victor -oris, der. di vincĕre, part. pass. victus]. – Forma poet. e rara per vincitore: Volgerà il sol non pure anni ma lustri E secoli, vittor d’ogni cerebro (Petrarca). ◆ Meno raro il femm. vittrice (v.),...