Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] razionalità, assume i colori cupi del dramma. Una grande vittoria sul piano della cultura si accompagna a una crisi nazionale Nicola Cusano vede in lui un difensore della propria tesi della riunificazione dell’umanità: la concordantia catholica. Valla ...
Leggi Tutto
Il dibattito circa le ragioni che avrebbero determinato e, con il trascorrere del tempo, aggravato la situazione di sottosviluppo economico e sociale del Mezzogiorno d’Italia, fin dal costituirsi dello [...] che in Russia aveva reso possibili la rivoluzione e la vittoria dei soviet degli operai e dei contadini. Così, rivoluzione cattolico. Nel campo laico si ripresero con particolare vivacità le tesi di Nitti e di Dorso; M. Rossi Doria elaborò il ...
Leggi Tutto
Filosofo e uomo politico di Eretria, morto a 74 anni qualche tempo dopo la vittoria di Antigono Gonata a Lisimachia, forse verso il 265 a. C. Dapprima scolaro di Stilpone di Megara, studiò e quindi insegnò [...] che ci restano sul suo pensiero (Diogene Laerzio, Cicerone, Plutarco, Simplicio) fanno ritenere il suo orientamento filosofico una forma di cinismo, mentre in campo etico e logico si avvicina alla scuola megarica, e, per talune tesi, allo stoicismo. ...
Leggi Tutto
Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] questo senso, nel 1969, Eberhard Jäckel sostenne espressamente la tesi che il regime nazista era un'autocrazia, poiché le il fine programmatico. Quando, nel 1939, con la vittoria sulla Polonia i nazionalsocialisti si ritrovarono di colpo con tre ...
Leggi Tutto
Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] sul medesimo principio. Ma, per es., le tesi dell'inerranza della Scrittura e della sua ispirazione verbale stato come percorso da un'ondata di esaltazione nazionalistica, e la vittoria stessa ha assunto un sapore miracolistico. È questo il contesto ...
Leggi Tutto
STRATEGIA
Luigi Caligaris
(XXXII, p. 823; App. II, II, p. 916; III, II, p. 854)
La s. è nata come strumento per risolvere con la forza le vertenze fra stati, quale scienza o arte di cui si avvale lo [...] in quanto la loro capacità distruttiva fa sì che la vittoria abbia un prezzo inadeguato al vantaggio politico. Inoltre, la avrebbe negato la vittoria a ciascuno dei due contendenti. In questo contesto fu elaborata la tesi della ''risposta'' ...
Leggi Tutto
Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] a intuizioni originali oggi in parte accettate, come la tesi del fascismo fenomeno 'universale' proprio dell'epoca di crisi del liberalismo, o quella dell'influenza della antecedente vittoria del bolscevismo sul successo del nazismo. La singolare ...
Leggi Tutto
Politica internazionale
Mario Del Pero
La crisi dell'egemonia statunitense
Durante gli anni Novanta del 20° sec. il sistema internazionale fu attraversato da pulsioni e processi ambivalenti. L'ottimismo [...] terrorismo era una guerra destinata a concludersi con una vittoria assoluta e definitiva. In quest'ottica, l'intervento e interstatuali, di collaborazione. A sostegno di questa tesi si cita il complesso rapporto finanziario e commerciale venutosi ...
Leggi Tutto
SINDACALISMO
Bruno Ugolini
(XXXI, p. 830; App. II, II, p. 831; III, II, p. 747; IV, III, p. 333)
Il movimento sindacale italiano, nelle sue espressioni maggiormente rappresentative (CGIL, CISL e UIL), [...] contributo del segretario confederale B. Trentin, come quelli tesi a introdurre nelle fabbriche ''piani di impresa'', per rinnovata, ma anche in una situazione politico-economica delicata.
La vittoria alle elezioni politiche (27-28 marzo 1994) di uno ...
Leggi Tutto
MARINA (XXII, p. 322)
Romeo BERNOTTI
Giulio INGIANNI
Marina da guerra (p. 324). - La marina militare nel dopoguerra (p. 335). - Il fallimento del disarmo. - La fine delle illusioni sulla possibilità [...] la firma del Giappone (ritiratosi perché non accettata la sua tesi quantitativa della parità di armamenti a basso livello) e dell' il 28 ottobre 1934 impostò le corazzate Litiorio e Vittorio Veneto da 35.000 tonnellate, varate nel 1937; ...
Leggi Tutto
vittorioso
vittorióso agg. [dal lat. tardo victoriosus, der. di victoria «vittoria»]. – Che ha vinto, che ha riportato la vittoria (in guerre, battaglie, fatti d’arme, raram. in altri confronti, per cui è più com. vincitore): essere, riuscire...
disputare
v. intr. e tr. [dal lat. disputare, comp. di dis-1 e putare «calcolare, pensare»] (io dìsputo, ant. dispùto, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Discutere insieme con altri, opponendo il proprio all’altrui parere, intorno a questioni...