Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] La storiografia attuale ha posto in discussione la nota tesi di Max Weber e di Ernst Troeltsch che tendeva a sui confini orientali dell'Impero e che, nel 1526, dopo la vittoria di Mohács, si era già impadronita di una vasta parte dell'Ungheria ...
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Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] nella gestione dell’Impero14. Anche la tesi prevalente negli anni Quaranta e Cinquanta del Paris 1986, pp. 45-47.
30 Precisazioni sul modo d’interpretare il passo di Aurelio Vittore in L. Cracco Ruggini, Il Senato fra due crisi, cit., p. 227, che ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] litanie lauretane si mischiavano agli auspici di riscatto e di vittoria. Ciò potrebbe sembrare strano per una persona le cui la convinzione – suffragata da un’errata ricezione delle tesi di Antonio Gramsci sulla religione e da una grossolana lettura ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] momento che non fu in grado di mettere a frutto la vittoria da lui conseguita a Cortenuova, né seppe condurre guerre e concludere ma la maggior parte degli storici avrebbe fatte proprie le tesi di Ficker. La storiografia 'filologica' e le sue severe ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] viene in mente in tal senso, anche perché legato alla vittoria del 312 e all’editto di Milano del 313, è and Stability, a cura di G. Giavarini, Roma 2005) appaiono due tesi contrastanti. Il contributo di M.C. Amici, From Project to Monument, ...
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Costantino e i vescovi di Roma
Momenti di un problematico incontro
Vincenzo Aiello
Dopo la vittoria su Massenzio alle porte di Roma, il 28 ottobre del 312 – vittoria favorita, ritenne Costantino, dalla [...] , Roma, victoria («O Roma, felice infine per la vittoria in una guerra civile»). Massenzio, figlio di Massimiano Erculio, Calderone, Costantino, cit., p. 248, con discussione delle tesi precedenti.
62 All’esistenza di una ‘tensione’ tra Chiesa romana ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] del Consiglio dopo le elezioni del 1996. La vittoria alle politiche sembra confermare la bontà della strategia prodiana Almirante53.
Guidata da Gianfranco Fini, An, sin dalle tesi programmatiche costitutive esposte al convegno fondativo del partito a ...
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Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] è una di queste condizioni, non una loro conseguenza. Con questo Vogt si allontana dalla tesi di Gibbon, che farebbe risalire la vittoria del cristianesimo solamente a motivazioni esterne, sociali, come l’esclusivismo religioso, la fede nell ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] la separatezza risulta essere di frequente anche un'affermazione di superiorità. La tesi di Billington (v., 1980; tr. it., p. 137), il Giappone.
Dopo la seconda guerra mondiale e la vittoria dei comunisti nel 1949, e con la decolonizzazione nei vari ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] in famiglia nei primi anni Venti, confermando dunque le tesi su un certo legame tra violenze del primo dopoguerra forse più particolare: G. Rigano, Il podestà «Giusto d’Israele». Vittorio Tredici il fascista che salvò gli ebrei, Milano 2008.
38 P. ...
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vittorioso
vittorióso agg. [dal lat. tardo victoriosus, der. di victoria «vittoria»]. – Che ha vinto, che ha riportato la vittoria (in guerre, battaglie, fatti d’arme, raram. in altri confronti, per cui è più com. vincitore): essere, riuscire...
disputare
v. intr. e tr. [dal lat. disputare, comp. di dis-1 e putare «calcolare, pensare»] (io dìsputo, ant. dispùto, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Discutere insieme con altri, opponendo il proprio all’altrui parere, intorno a questioni...