Internazionalismo
Lucio Levi
Introduzione. La dimensione universalistica della Rivoluzione francese e della Rivoluzione russa
I grandi movimenti rivoluzionari liberale, democratico, nazionale e socialista, [...] più o meno coloniale - egli osserva -, Inghilterra, Francia, Prussia, Austria, Italia e i conflitti tra gli Stati, ma la vittoria conquistata con la forza delle armi, scrive Kant , 1935; tr. it., p. 53).
D'altra parte, come ha messo in luce Stanley ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] 1937 soggiornò in Germania, Inghilterra e Francia; a Parigi . 28).
Nel 1939, sposatosi con Elena d’Amico, con la quale avrebbe avuto le caso Giolitti e la sinistra cuneese, Alba 1987; A. Vittoria, La commissione culturale del PCI dal 1948 al 1956, ...
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BAVA, Eusebio
Piero Pieri
Nacque a Vercelli il 6 ag. 1790; il padre era orologiaio. All'inizio del 1802 entrava nella Scuola militare di St.-Cyr, ma nel 1806, appena sedicenne, la lasciava per partecipare [...] in Inghilterra, riusciva a fuggire nel dicembre 1810, impadronendosi con alcuni compagni, di notte, d'una disgraziata campagna di Novara Vittorio Emanuele II pregava il B., assente il presidente del Consiglio d'Azeglio, d'accettare il portafoglio ...
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Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] regimi che si susseguivano.
Conservatori e liberali iniziarono in Inghilterra il loro processo di trasformazione in p. moderni con d’ottobre e dalla Terza internazionale, cui fecero capo fino al 1943 i p. comunisti di tutto il mondo. La vittoria in ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] come è accaduto in Francia o in Inghilterra.
Al di là delle divergenze di sacrificio per il conseguimento della vittoria. Inoltre, la mobilitazione totale the politics of nationalism, London 1977.
A.D. Smith, Nationalism in the twentieth century, New ...
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Servizi segreti
Giuseppe De Lutiis
I s. s., o servizi di informazione e sicurezza, sono organismi militari o civili che svolgono attività di spionaggio, controspionaggio e più in generale raccolta di [...] le altre grandi potenze (Inghilterra, Austria e Prussia) si tranne un breve riferimento nell'art. 2, lettera g del d.p.r. citato. L'assetto e i compiti del nuovo di eversione politica e contribuì alla vittoria contro i terrorismi di opposte tendenze ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] violenza è un processo immanente del modo d'essere sociale primitivo e che la partire dal momento in cui una tribù vittoriosa ha trasformato i vinti in strumenti di rivoluzione che ebbe come teatro l'Inghilterra: la 'grande ribellione' del 1642 ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] che aveva visto la vittoria delle nazioni democratiche, nelle università e nei politecnici dell'Inghilterra e della Francia, nei colleges riguardo occorreva apportare delle modifiche nei metodi d'indagine. In generale durante l'egemonia imperialista ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] Egitto, che gli offriva un più vasto campo d'azione. Pare che a un certo momento sia sul famoso trattato Della tirannide di Vittorio Alfieri, uscito per la prima volta sultano. Con questa iniziativa, l'Inghilterra si prefiggeva un duplice scopo. In ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] Launay a Berlino, il marchese Vittorio Emanuele Taparelli d’Azeglio a Londra, il d’Italia dal 1871 al 1915, Laterza, Bari 1967.
M. d’Azeglio, L’Italie de 1847 à 1865. Correspondance politique, Didier, Paris 1867.
M. De Leonardis, L’Inghilterra ...
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vittoriano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce a sovrani di nome Vittorio o Vittoria; in partic., della regina Vittoria d’Inghilterra o dell’epoca in cui essa regnò (1837-1901), o di ciò che di quell’epoca fu caratteristico: il lungo regno...
steampunk s. m. Corrente narrativa che introduce, non di rado con ironia, elementi di fantascienza o fantasy all’interno di scenari storici reali o fittizi, nei quali si immagina che la civiltà tecnologica si sia sviluppata restando esclusivamente...