Figlio (Berlino 1712 - Castello di Sans-Souci 1786) di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover, fu educato, secondo precise disposizioni del padre, con la massima severità: accanto allo studio [...] genn. dello stesso anno all'Inghilterra, a prevenire il concentrico attacco Orientale, stavano per unirsi agli Austriaci: con la vittoria di Zondorf (25 ag.), F. impedì tale evento e per aumentare il raggio d'azione della sua manovra strategica ...
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Statista e scrittore britannico (Londra 1804 - ivi 1881). Come deputato sostenne il programma del cd. conservatorismo rinnovato, antiliberista e aperto a moderate riforme sociali, che espose anche nella [...] , persuadendo il sultano a cedere Cipro in affitto all'Inghilterra, come contropartita alla cessione di Kars e Ardahan alla Russia. Nel 1876 la regina Vittoria lo nominò conte di Beaconsfield, e D. passò alla Camera dei lord. Nel 1880 le elezioni ...
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Nobile inglese (n. 1500 circa - m. 1552). Fratello di Jane Seymour, terza moglie di Enrico VIII, fu creato dopo le nozze della sorella (giugno 1536) visconte Beauchamp, poi (ott. 1537) conte di Hertford. [...] fautore di un tentativo di unione tra Inghilterra e Scozia, ma al rifiuto opposto contro i contadini in rivolta, e la sua vittoria parve un successo contro S. (ott. 1549 processato e mandato al patibolo su capi d'accusa provati con falsi documenti. ...
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Uomo politico inglese (n. 1502 - m. 1553). A corte dal 1512, si avvicinò alla Riforma, entrando nella fazione protestante capeggiata da Th. Cromwell. All'inizio della guerra contro la Francia (1542) fu [...] di Enrico VIII il potere in Inghilterra fu diviso fra lui e E. Herford, duca di Somerset. La vittoria di Pinkie fu in gran parte dei 22 articoli (giugno 1553) e il secondo Atto d'uniformità si dovettero al suo zelo protestante. Alla morte di ...
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Shelley, Percy Bysshe. - Poeta inglese (n. Field Place, Horsham, Sussex, 1792 - m. mare di Versilia 1822). Di famiglia antica e facoltosa, fu educato a Eton e a Oxford, da dove fu espulso (1811) per l'opuscolo [...] 1811), vagabondò per due anni tra l'Inghilterra, l'Irlanda e il Galles; distribuì in lui, nello spirito della natura come spirito d'amore. Venuto a contatto con Godwin (1813 dramma lirico Prometheus unbound: nella vittoria di Prometeo S. vuole mostrare ...
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Velista italiano (n. Milano 1966). Dopo le prime esperienze con le derive, a 16 anni è passato alle regate d'altura. Nel 1989 ha vinto la Atlantic rally for cruisers, regata transatlantica per barche da [...] di coraggio gli è valso la Legion d’onore francese, nel 2000). Nel 2001 Transat (2004), in solitario dall'Inghilterra agli USA, S. è arrivato fissato nel 2015, e del gennaio 2022 la vittoria su Maserati Multi70 della RORC Transatlantic Race con un ...
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Statista tedesco (Klein-Flottbeck, Altona, 1849 - Roma 1929), figlio di Bernhard Ernst. Volontario nella guerra del 1870-71, entrò nel 1874 nella carriera diplomatica, come addetto a Roma, fu poi a Pietroburgo, [...] segretario del congresso di Berlino, poi segretario d'ambasciata a Parigi (1879-83), a J. Chamberlain per un'alleanza con l'Inghilterra. Fu abile e fortunato nella politica in e il B., dopo una stentata vittoria, si dimise (14 luglio 1909). ...
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Quarto figlio (n. Selby, Yorkshire, 1068 - m. presso Gisors 1135) di Guglielmo il Conquistatore, salì al trono nel 1100. Attuò un'abile politica di equilibrio interno, riuscendo a comporre con il clero [...] abile e conciliatrice condannarono alla disfatta il tentativo d'invasione (1101) di suo fratello maggiore vittoria di E. a Tinchebrai, la Normandia verrà riunita alla corona inglese e Roberto, sconfitto, morirà in carcere. Tornato in Inghilterra ...
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Statista irlandese (New York 1882 - Dublino 1975). Attivista per l'indipendenza irlandese, fu primo ministro e presidente della Repubblica d'Irlanda (1959-73).
Vita
Figlio di uno spagnolo e di una irlandese, [...] fino al 1917, fu eletto in quell'anno presidente del Sinn Fein. Nuovamente arrestato nel 1918 e deportato in Inghilterra, dopo la vittoria del Sinn Fein nelle elezioni del dic. 1918 e la dichiarazione dell'indipendenza dell'Irlanda (genn. 1919) da ...
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Generale, ammiraglio e uomo di stato inglese (Potheridge, Devonshire, 1608 - New York Hall, Essex, 1670). Si distinse in più azioni in Spagna e in Irlanda (1642-43); tornato in Inghilterra, passò (dal [...] vittoria di Dunbar (1650) e restò comandante in capo delle forze parlamentari in Scozia, allorché Cromwell dové tornare in Inghilterra carico di onori (duca di Albemarle, lord luogotenente d'Irlanda), ritornò alla vita militare, senza però riuscire a ...
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vittoriano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce a sovrani di nome Vittorio o Vittoria; in partic., della regina Vittoria d’Inghilterra o dell’epoca in cui essa regnò (1837-1901), o di ciò che di quell’epoca fu caratteristico: il lungo regno...
steampunk s. m. Corrente narrativa che introduce, non di rado con ironia, elementi di fantascienza o fantasy all’interno di scenari storici reali o fittizi, nei quali si immagina che la civiltà tecnologica si sia sviluppata restando esclusivamente...