(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] 1912; l’Italia in Libia, 1911; l’Inghilterra in Egitto, 1882), tale processo prosegue, stimolato sono repressi, ma la vittoria degli Alleati significa per gli Barakāt, autrice dei romanzi Ahl al-hawā («Malati d’amore», 1993) e Ḥāriṯ al-miyāh («L’ ...
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Malta Stato insulare dell’Europa meridionale. Il suo territorio, un arcipelago esteso per circa 50 km da NO a SE e formato da due isole maggiori (Malta, 245,7 km2 e Gozo, 67,1 km2) e da altri tre isolotti [...] i Francesi capitolarono. M. passò all’Inghilterra per il trattato di Parigi del 1814, -orientale dell’isola circa il 58 d.C. e vi rimase tre mesi . Caracciolo ecc.), di S. Giacomo (1710), della Vittoria. Opera di Cassar è pure la reggia dei Grandi ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] simbolo di laboriosità, dolcezza, potenza d’amore; l’aquila è simbolo di maestà e vittoria, forza e potere sovrano ma in Italia come in Spagna, in Francia, in Germania, in Inghilterra, anche per la simbologia a esso collegata che gli attribuisce l’ ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - La ripresa degli studî biblici che si è avuta dopo la seconda guerra mondiale è stata favorita da importanti scoperte in Oriente, che hanno offerto nuovo materiale [...] sue caratteristiche in Inghilterra, dove ultimamente comunità (= alternanza delle stagioni), combattimento e vittoria del dio, hieròs gámos del dio a usare di nuovo questo aggettivo in senso geografico: D, e latini), da un rinnovato studio del quale ...
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Più che l'ammirazione l'imitazione di usi e costumi americani e in particolare degli Stati Uniti, autentici o supposti tali, già in aumento prima della seconda Guerra mondiale, si è ancor più diffusa e [...] letterario. Generalmente, gli americanismi erano accolti in Inghilterra con difficoltà, e per lo più come V.-E.-day, V.-J.-day (giorno della vittoria in Europa o, rispettivamente, in Giappone), D-day (l'iniziale, come nel primo esempio lo zero ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] del Novecento, in Inghilterra) che tanto ormeggio (Calvino 1969: 38)
(6) Mi raccomandò d’indurre l’ammalato a restar coricato più a lungo 132)
si implica che il fatto che la vittoria di American Beauty sia diventata prevedibile solo negli ultimi ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] Una lapide marmorea più o meno coeva ricorda due imprese vittoriose dei pisani. In una lapide genovese del 1259, a toscani e i mercanti francesi in Francia, Fiandre, Inghilterra, territori d'oltremare. La lingua dei mercanti doveva essere intrisa di ...
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vittoriano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce a sovrani di nome Vittorio o Vittoria; in partic., della regina Vittoria d’Inghilterra o dell’epoca in cui essa regnò (1837-1901), o di ciò che di quell’epoca fu caratteristico: il lungo regno...
steampunk s. m. Corrente narrativa che introduce, non di rado con ironia, elementi di fantascienza o fantasy all’interno di scenari storici reali o fittizi, nei quali si immagina che la civiltà tecnologica si sia sviluppata restando esclusivamente...