ARCHITETTURA DIPINTA
H.P. Autenrieth
La pittura fu uno dei mezzi adottati nel Medioevo per rendere policroma l'a., insieme a materiali da costruzione colorati, incrostazioni, mosaici, tappezzerie, vetrate [...] Müstair (Kobler, Koller, 1981), Mistail e S. Vittore. Anche nel periodo romanico le decorazioni più modeste non la finta apparecchiatura muraria: nel sec. 13°, per es., Enrico III d'Inghilterra (1207-1272) diede ordine di dipingere la stanza della ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] è presente in particolare nel Didascalicon di Ugo di San Vittore, nello Speculum doctrinale di Vincenzo di Beauvais e in diverse ; Roma nel Duecento. L'arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a cura di A.M. Romanini, Torino 1991 ...
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RAVENNA
R. Farioli Campanati
Città dell'Emilia-Romagna, situata nella bassa pianura padana, nell'area meridionale del delta del Po, a poca distanza dal litorale adriatico.In epoca tardoantica R. fu [...] che lo ricordasse. I doni più numerosi dei vescovi Vittore, Massimiano e Agnello - a Massimiano le fonti assegnano e decorativo a Ravenna e nel suo territorio, in Storia di Ravenna, III, Dal Mille alla fine della signoria polentana, a cura di A. ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] 'inizio del secolo VIII alla fine del secolo XI, "Atti del III Convegno di studi umbri, Gubbio 1965", Perugia 1966, pp. 323- sulla navata della chiesa per mezzo di tre arcate - e di S. Vittore a Muralto (entrambe della metà del sec. 12°), e in quelle ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] venisse talvolta studiato dagli architetti o dai loro committenti. Ancora nel 1130 ca. Ugo di San Vittore nel suo Didascalicon (III, 2) indicava Vitruvio come fonte indispensabile per l'architettura. In seguito tuttavia l'interesse nei confronti ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] sec. 4° e al primo vescovo Vittore la fondazione della chiesa di S. Vittore, per lo più identificata con la prima p. 37), e si dipanano nel corso del Trecento (Campi, 1651-1662, III, pp. 47, 75), mentre un'epigrafe del 1695 menziona l'erezione nel ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] 41-47; id., Monumenti altomedioevali inediti nella Val Belluna, "Atti del III Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana, Aquileia e altrove 1972", Trieste 1974, pp. 525-542; Il santuario di S. Vittore, a cura di L. Doriguzzi, Feltre 1974; A. Niero ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] Rabano Mauro (784 ca.-856) a Ugo di San Vittore (1096 ca.-1141), a Guglielmo Durando, vescovo di Mende .: s.v. Arc, in Viollet-le-Duc, I, 1854, pp. 45-87; s.v. Charpente, ivi, III, 1858, pp. 1-58.; s.v. Crête, ivi, IV, 1859, pp. 392-400; s.v. Dallage ...
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CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] soprattutto di natura religiosa: le chiese di S. Vittore, riedificata nel 1021, S. Lucia, che figura già G.L. Mellini, Il Maestro di Sant'Agata a Cremona, in L'arte in Italia, III, Roma 1969, coll. 872, 875-876; A. Ebani, I capitelli della cripta di ...
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LAZIO
P. Rossi
(lat. Latium)
Il nome L. nella sua accezione moderna risale ai secc. 15°-16°, quando venne rimesso in uso dai geografi per designare un territorio meno vasto dell'attuale, che escludeva [...] Anagni, di Colle San Quirico presso Paliano, di S. Vittoria a Monteleone Sabino, di ad Decimum presso Grottaferrata, con 73; Roma nel Duecento. L'arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a cura di A.M. Romanini, Torino 1991; ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...