VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] e decide da sé lo stato di conflitto e di esitazione. Sono i casi di volontà abortita, in cui l'io si rivela incapace di sentir desiderî" (A.-L. Destutt de Tracy) né semplice vittoria d'un appetito su altri, secondo la definizione di Th. Hobbes ...
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E il terzo, in ordine di tempo, dei Profeti maggiori. Fu contemporaneo di Geremia (v.), essendo nato nell'anno 627 a. C., se col Kugler ed altri esegeti si computi il trentesimo anno dell'indicazione cronologica [...] che riporta la durata dell'assedio prolungatosi per 13 anni (Contra Apionem, I, 143 e 156; Ant. Iud., X, 11, 1), non parla di Deutz, postille di Niccolò di Lira e di Riccardo da S. Vittore.
Nell'epoca moderna sono soprattuto notevoli: H. Pradi e J. ...
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Nacque da Enrico III e da Agnese di Poitiers l'11 novembre 1050; fu designato re di Germania a Treviri nel 1053 e incoronato ad Aquisgrana il 17 luglio 1054. Successe al padre, nell'ottobre 1056, sotto [...] contro il rivale e lo vinse a Merseburg sull'Elster 115 ottobre 1080); Rodolfo morì in battaglia. I partigiani di E. proclamarono questa vittoria come un giudizio di Dio contro la recente sentenza del concilio romano. Enrico poté così pensare ai ...
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La letteratura classica. - Naturale ed essenziale strumento d'arte per ogni forma letteraria dei Greci - almeno del buon tempo, che ogni loro intuizione traducevano in mimesi drammatica, in vita sensibile, [...] a lui connaturata. E nacque così la prosa dialogica socratica, dove i personaggi vivono per e con le loro idee come sulla scena, sec. XII; dal De vanitate mundi di Ugo di S. Vittore, che nella compostezza, nella simmetria, e nella venustà della forma ...
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Filosofo e teologo, nato il 1079 al Pallet (Palatium; ond'è chiamato spesso nei manoscritti peripateticus palatinus), in Bretagna, non lungi da Vantes. Egli stesso, in un'epistola d'indubbia autenticità, [...] di Guglielmo sulla cattedra di Notre-Dame, decise di cedere il posto ad Abelardo. Questi tuttavia non poté godere i frutti della vittoria, ché l'ira di Guglielmo, deciso a sbarazzarsi con ogni mezzo dell'importuno rivale, l'obbligò ad abbandonare ...
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Imperatore romano dal 10 luglio 138 al 7 marzo 161. Nacque il 19 settembre 86 in una villa presso Lanuvio da Aurelio Fulvo, senatore e console nell'89, e da Arria Fadilla; secondo l'uso invalso nel secondo [...] Capitolino, qualche notizia sparsa in Frontone, in Appiano, nei Ricordi di Marco Aurelio e i tardi e miseri riassunti di Eutropio, di Aurelio Vittore, del Cronografo del 354. Piuttosto abbondante è il materiale epigrafico e papiraceo, ma per la ...
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È uno scisto argilloso di colorazione per lo più grigio-cupa, che ha in grado eminente la proprietà di potersi separare in lastre sottili; tali lastre, di superficie piana, un po' squamosa, lisce nell'insieme, [...] di facile lavorazione, ma più compatta; il materiale ha un colore plumbeo, alle volte con tinta bluastra, o quasi nero.
I blocchi, ricavati dalla roccia a mezzo di piccone e di seghe a filo elicoidale e carborundum, vengono ulteriormente lavorati per ...
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SETTIMIO SEVERO (L. Septimius Severus)
Arnaldo Momigliano
Imperatore romano dal 193 al 211 d. C. Nacque l'11 aprile 146 a Leptis Magna da una famiglia appartenente all'ordine equestre, che, se anche [...] Albino, riconosciuto imperatore in Britannia, Gallia e Spagna, e si concludeva con una vittoria di S. presso Lione e il suicidio di Albino.
Mentre i successi contro gli avversarî si accrescevano, l'originario impulso antisenatorio si faceva sempre ...
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In questo articolo si parlerà, da un punto di vista esclusivamente storico e tecnico, per il particolare interesse che esse rivestono, delle falsificazioni di oggetti d'arte. Per le questioni sollevate [...] gli artisti della Rinascita hanno prodotto dell'arte genuina: Vittore Camelio (v.) o Giovanni dal Cavino, detto il posson bastare per il "turista" che esce dal Foro; per i grandi musei dell'estero si scolpisce persino il porfido.
Oggi si cerca ...
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. Il termine (da adozione) designa, nella storia del dogma cristiano, due gruppi di eresie diverse. In senso stretto, indica le dottrine cristologiche predicate in Ispagna al tempo di Carlo Magno; ma Adolfo [...] risolvere in due modi, ciascuno dei quali ha trovato nella storia i suoi propugnatori: sia insistendo sull'unità di natura del Verbo con . Teodoto diffuse la sua eresia in Roma, dove papa Vittore lo condannò, verso il 190; ma trovò pure dei seguaci ...
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vittoria
vittòria s. f. [dal lat. victoria, der. di vincĕre «vincere», part. pass. victus]. – 1. Il fatto di vincere, di risultare superiore in una competizione. a. Con riferimento a guerre, battaglie e fatti d’arme: riportare una v. strepitosa,...
vannacciano agg. Del militare e politico italiano Roberto Vannacci; relativo alla sua ideologia e alle sue prese di posizione. ◆ E invece qui non c’è bisogno di entrare nel merito del pensiero vannacciano, perché ciò che importa non è tanto...