FIESCHI, Alberto
Giovanni Nuti
Figlio forse primogenito di Tedisio fratello del papa Innocenzo IV, e di Simona, con ogni probabilità della casata dei Camilla, nacque verso il 1210 dalla illustre famiglia [...] romana, perché costringesse il Comune genovese al rispetto degli accordi sottoscritti in precedenza. Il 13 ag. 1278, da Viterbo, Niccolò III accolse le sue richieste ed intimò ai capitani del Popolo di dare attuazione alle clausole previste dalla ...
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FANTUZZI, Francesco
Tiziana Di Zio
Nacque a Bologna nel 1466 da Carlantonio, cavaliere e membro della magistratura cittadina dei Sedici riformatori dello Stato di libertà, e da Elena di Gaspare degli [...] magistrature cittadine, e, fra gli altri, fu inviato il Fantuzzi.
La delegazione, guidata da Ercole Bentivoglio, giunse a Viterbo alla fine di settembre e nei giorni seguenti ciascuno dei convenuti venne ricevuto dal papa in udienza separata. Ancora ...
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GATTILUSIO, Luchetto
Roberto Gigliucci
Figlio di Giacomo e di Alasina Usodimare, nacque a Genova non oltre il 1230, probabilmente nel terzo decennio del secolo (risulta da un documento che nel 1248 [...] dell'Impero d'Oriente, colloca la composizione del sirventese dopo il maggio del 1267, cioè dopo il trattato di Viterbo concluso da Carlo d'Angiò per riportare Baldovino sul trono imperiale di Costantinopoli.
Non troppo distante cronologicamente dal ...
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CERMENATE, Giovanni da
Gigliola Soldi Rondinini
Nacque intorno al 1280, ma le notizie sulla sua vita sono piuttosto scarse e frammentarie, così da rendere ipotetici, oltre all'anno, anche il luogo della [...] ". Il suo pensiero politico che, a seconda dei vari momenti, riflette quello di s. Agostino, s. Tommaso, Goffredo da Viterbo, Dante, non è per questo frutto di pura imitazione, ma risponde, nella rinnovata fiducia nell'Impero, alle esigenze create ...
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Nacque a Lecce il 2 apr. 1823 da Luigi, facoltoso proprietario terriero, e da Francesca Perrone. Compì gli studi inferiori nella città natale ed ebbe già da giovane qualche esperienza politica clandestina, [...] Regno d'Italia, Bari 1960, ad ind.; G. Berti, I democratici e l'iniziativa meridionale nel Risorgimento, Milano 1962, p. 709; M. Viterbo, Gente del Sud, III, Il Sud e l'Unità, Bari 1966, pp. 331-392, passim; L. Cassese, La spedizione di Sapri, Bari ...
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LACAITA, Giacomo Filippo
Giuseppina Lupi
Nacque a Manduria, presso Taranto, il 4 ott. 1813 da Diego Nicola e da Agata Conte, vedova Lopiccoli, sposata nel 1808. Grazie alle rendite di piccole proprietà [...] , Uno dei tentativi di conciliazione del 1861, in Arch. storico per le provincie napoletane, LXXXI (1962), pp. 425, 453-456; M. Viterbo (Peucezio), Gente del Sud, III, Il Sud e l'Unità, Bari 1966, ad ind.; J. Ridley, Garibaldi, Milano 1975, ad ind ...
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PALATINO, Giovan Battista
Franco Pignatti
PALATINO, Giovan Battista. – Nacque a Rossano, in Calabria, in data ignota, ma da collocare dopo il 1510, poiché egli si riferisce al suo primo libro, edito [...] , la fortuna di Girolamo Ruscelli, in Girolamo Ruscelli. Dall'accademia, alla corte alla tipografia, Atti del Convegno internazionale di studi (Viterbo, 6-8 ottobre 2011), a cura di P. Marini - P. Procaccioli, I, Manziana 2012, pp. 19 s., 42 s.; A ...
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MALAVOLTI, Giovanni
Francesco Storti
Nacque a Siena, nell'ultimo decennio del secolo XIV, da Orlando, cittadino eminente.
La sua infanzia fu segnata dalle aspre lotte tra la prevalente fazione ghibellina, [...] (, a cura di C. Guasti, II, Firenze 1869, p. 235; III, ibid. 1873, pp. 351, 353; Cronache e statuti della città di Viterbo, a cura di I. Ciampi, Firenze 1872, pp. 118, 145, 262; A. de Tummulillis, Notabilia temporum, a cura di C. Corvisieri, in ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] teologie (la Theologia platonica di Ficino) e addirittura commenti alle Sententiae ad mentem Platonis (del cardinale Egidio da Viterbo). Non ultimo motivo di questo richiamo al platonismo è la perdurante rivolta contro la scolastica che si era posta ...
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TERRORISMO
Domenico Caccamo
Il terrore, impiegato a difesa dello stato giacobino, fu legittimato da Robespierre come "emanazione della virtù", "giustizia pronta, severa, inflessibile", che è necessario [...] , tragico tentativo di rapina a una banca di Firenze, sequestro del giudice G. Di Gennaro, sommossa nel carcere di Viterbo). La rivolta anti-istituzionale del 1968, comune ai gruppi di tutta la sinistra radicale, trova però compiuta espressione in ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...