Comune dell’Emilia-Romagna (260,60 km2 con 200.455 ab. nel 2020, detti Parmigiani e meno comunemente Parmensi) capoluogo di provincia. La città, tagliata da E a O dalla Via Emilia e da S a N dal torrente [...] (1449-1500), quindi appartenne ai Francesi che nel 1512 la cedettero alla Chiesa. Nuovamente alla Francia per l’accordo di Viterbo (1515), P. tornò nel 1521 alla Santa Sede.
Con la creazione del ducato (1545) P. perse ogni funzione politica essendo ...
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Centro della Francia settentrionale nel dipartimento delle Yvelines.
I signori di M. discesero da Guglielmo figlio di Amaury, conte di Hainaut, che acquistò il feudo nel 952 e lo dotò di un castello (996). [...] , instaurò, specie a Siena, un regime di persecuzione contro i ghibellini. Con il fratello Amaury uccise in una chiesa di Viterbo (1271) il cugino Enrico di Cornovaglia, nipote del re d’Inghilterra, per vendicare la sconfitta di Evesham.
Con loro si ...
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MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] di G.H. Pertz, 1863, p. 568.
Arnoldo, De correctione Ecclesiae epistola, a cura di E. Winkelmann, Berolini 1865.
Goffredo da Viterbo, Gesta Friderici I et Heinrici VI, a cura di G. Waitz, in M.G.H., Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum ...
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ARBIB, Edoardo
Giovanni Di Peio
Nato a Firenze il 27 luglio 1840, costretto a interrompere gli studi per la morte del padre, si impiegò come tipografo e poi come correttore di bozze presso la stamperia [...] , quando l'A., dopo essere stato battuto nelle elezioni del 1876 a Frosinone, fu eletto deputato nel 1879 nella circoscrizione di Viterbo, il giornale servì ad appoggiare la sua azione parlamentare.
La conquista di Roma era per l'A. più l'inizio che ...
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Caccia
Baudouin van den Abeele
"L'arte della caccia", scrive Federico II nel prologo al De arte venandi, "è la ricerca degli insegnamenti che permettono all'uomo di catturare per il suo uso degli animali [...] e il 13 di mettere a disposizione dei buoni cavalli al suo falconiere Lombardello. E ancora, il 29 scrive da Viterbo per stabilire il pagamento e le spese per altri falconieri, sempre rivolgendosi ad Alessandro, e incarica i giustiziari abruzzesi di ...
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BEAUMONT, Drogone de
Ingeborg Walter
Seguendo l'esempio dei suoi fratelli Goffredo, Guglielmo e Pietro, il B. venne in Italia al seguito di Carlo d'Angiò. È da supporre, benché i cronisti non lo ricordino [...] il progetto di difendere contro Michele VIII Paleologo la sovranità feudale sul principato di Acaia, attribuitagli col trattato di Viterbo (1267), nominò il B., all'inizio del 1272, capitano generale delle prime truppe angioine mandate in Acaia in ...
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CAMPELLO, Francesco
Ugolino Nicolini
Figlio di Buonconte dei conti di Campello di Spoleto, appartenne a quella nobiltà che, durante l'esilio dei papi in Avignone, si distinse, salvo rare eccezioni, [...] morte.
Aveva sposato, a quanto pare, verso il 1350, Lucia, figlia di Farolfo, e Ippolita Gatti, nobili di Viterbo, dalla quale avrebbe avuto Paparoccio, il padre del più famoso Cecchino.
Fonti e Bibl.: Orvieto, Archivio storico comunale, Riformanze ...
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BUSI, Giovanni Clemente
Vladimiro Sperber
Figlio di Carlo, nacque a Forte Urbano (Bologna) il 22 nov. 1776. Arruolatosi nell'artiglieria cispadana col grado di sergente maggiore, fu successivamente [...] Italia, a cura di M. Menghini, fasc. III, Roma-Milano 1904, pp. 252-255; T. Mamiani, Lettere dall'esilio, a cura di E. Viterbo, Roma 1899, I, pp. 188, 278 s., 290; P. D. Armandi, Ma part aux événements importants de l'Italie Centrale en 1835, Paris ...
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COLONNA, Prospero
Franca Petrucci
Nacque a Lavinio (Roma) da Antonio principe di Salerno ed Imperiale di Stefano Colonna, più probabilmente che da Antonella Cantelmo, figlia del conte di Pepoli.
Sulla [...] rimasto ignorato il suo appello, fece distruggere le case dei Colonna a Roma. L'avanzata incontrastata di Carlo VIII, già arrivato a Viterbo, rese però il papa più propenso ad un accordo con il sovrano. Per questo erano venuti a Roma a nome di quest ...
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LANCIA (Lanza), Galvano
Aldo Settia
Nipote ex fratre, piuttosto che figlio (come sostengono alcuni), di Manfredi (II) Lancia, marchese di Busca; certo figlio di una Beatrice, signora di Paternò, della [...] 18 ottobre il L. era intento ad arruolare truppe sotto la bandiera di Corradino; il 21 ottobre Clemente IV, da Viterbo, ordinò che il L. venisse citato davanti al tribunale e lo chiamava "damnationis filius"; con altri provvedimenti del 16 novembre ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...