Nome di alcuni santi e beati: 1. Domenico di Guzmán, santo. Fondatore dell'ordine dei Domenicani (Caleruega, Vecchia Castiglia, 1170 - Bologna 1221). Studiò filosofia e teologia nell'università di Palencia [...] , 14 ottobre. 3. Domenico della Madre di Dio (al sec. D. Barberi), beato. Predicatore e scrittore (Palanzana, Viterbo, 1792 - Reading 1849), passionista. Prof. e rettore di varî collegi, consultore e provinciale, portò la Congregazione nel Belgio ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] . 716-21; A. Theiner, Codex diplomaticus dominii temporalis S. Sedis [...], III, Romae 1862, pp. 367-86; Cronache e statuti della città di Viterbo, a cura di I. Ciampi, Firenze 1872, pp. 56-9, 206-39; M. Perlbach, Petri de Godis Vicentini Dyalogon de ...
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Leone XI
Matteo Sanfilippo
Alessandro de' Medici nacque a Firenze il 2 giugno 1536 in un ramo collaterale di quella famiglia. Era infatti figlio di Ottavio di Lorenzo de' Medici e Francesca di Jacopo [...] , fatta dalla S. di N.S.P. Clemente VIII nel Portico di S. Pietro, Domenica alli 17 di Settembre 1595, Viterbo 1595). Nel frattempo Medici impedì che i Gesuiti protestassero troppo veementemente contro il re francese, che non aveva concesso al loro ...
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CLEMENTE da Osimo (della Marca, da Sant'Elpidio, da Orvieto; Clemente Briotti), beato
Carlos Alonso
Marchigiano, nacque fra il 1210 e il 1215, come si è potuto stabilire con le risultanze delle analisi [...] non poté venir confermato - come invece era d'uso - dal papa; né ci consta che il nuovo pontefice, Gregorio X, eletto a Viterbo il 1º sett. 1271 e consacrato a Roma il 27 marzo dell'anno successivo, abbia provveduto a farlo in un secondo tempo. Non ...
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GORITZ (Küritz), Johann, detto Coricio
Massimo Ceresa
Originario della diocesi di Treviri, in una località dell'attuale Lussemburgo, nacque in data non nota nella seconda metà del XV secolo; studiò [...] Bembo, Alessandro Farnese, poi papa Paolo III, Egidio da Viterbo, che diverrà cardinale, il vescovo Mario Maffei, Raffaele Brandolini , sarebbe dovuto all'influsso sul G. di Egidio da Viterbo, al tempo generale dell'Ordine agostiniano. La sintesi di ...
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CORSINI, Pietro
Jacques Chiffoleau
Nacque con tutta probabilità a Firenze nei primi decenni del XIV secolo, da Tommaso di Duccio. Dopo aver compiuto solidi studi giuridici, tradizionali nella sua famiglia [...] domaines d'Anjou - Provence de 1380 à 1435, Paris 1941, pp. 371, 377 s., 400; G. Mollat, Deux frères mineurs, Marc de Viterbe et Guillaume de Guasconi au service de la Papauté, in Arch. franc. histor., XLVIII (1955), pp. 54 s.; B. Guillemain, La Cour ...
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GUIDO (Guido Puella)
Stephan Freund
Le origini di G. sono sconosciute. Nacque presumibilmente alla fine dell'XI secolo o all'inizio del XII. La sua appartenenza alla Congregazione dei canonici di S. [...] la strada essi incontrarono i negoziatori del re e tornarono indietro con loro presso Federico che nel frattempo si era stabilito a Viterbo. A quel punto il re concesse le garanzie di sicurezza che gli venivano richieste e i legati papali poterono al ...
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PANTUSA, Giovanni Antonio
Chiara Quaranta
– Nacque a Cosenza nel 1500 o nei primi mesi del 1501 da Giovanni; il nome della madre è sconosciuto.
Proveniva da una famiglia di notabili originaria della [...] la diocesi di Forlì per conto di Ridolfi, divenutone amministratore apostolico. Ricoprì l’incarico anche per la diocesi di Viterbo, assegnata al medesimo cardinale nel novembre 1532. Due anni più tardi, nel 1534, diede alle stampe il primo scritto ...
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CERASI (Cerasa, Cerasio), Tiberio
Franca Petrucci
Nacque a Roma nel 1544 da Stefano e da Bartolomea Manardi, fiorentina. Il padre, originario di Napoli, era stato assunto a Roma negli anni Venti come [...] e capomastri che lavoravano in Roma in Vaticano, a Montecavallo, in S. Giovanni in Laterano; a Civita Castellana, a Spoleto, a Viterbo, a Camerino, ecc.; fu in contatto anche con l'orefice Curzio Vanni e con l'architetto G. Wandehout. Quando Clemente ...
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ALOIS, Gian Francesco, detto il Caserta
Mario Rosa
Nacque non molto dopo il primo decennio del sec. XVI da Aloisio e da Ippolita Caracciolo, e fu detto "il Caserta" dal luogo dei possedimenti della [...] del Caracciolo e della sua adesione al valdesianesimo. Certo, fu l'A., con Ferrante Brancaccio, ad informare il Flaminio, a Viterbo, della "felice nuova" (cfr. la lettera del Flaminio ai Caracciolo, in Opuscoli e lettere di riformatori italiani del ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...