Venezia, mostra del cinema di
Ettore Zocaro
Primo tra i festival cinematografici di prestigio, la Mostra nacque nel 1932 nell'ambito della XVIII Biennale d'arte (diventata ente autonomo nel 1930) con [...] film come il giapponese Ugetsu monogatari (I racconti della luna pallida di agosto) di Mizoguchi e l'italiano I vitelloni di Federico Fellini "per la felice scoperta ‒ diceva la motivazione ‒ di un ambiente della provincia italiana espresso in un ...
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PUCCINI, Mario
Francesco De Nicola
PUCCINI, Mario. – Primo di sette fratelli, nacque il 29 luglio 1887 a Senigallia, da Giovanni, libraio e tipografo, e da Volumnia Antonietti.
Dopo aver studiato nel [...] il titolo di un suo romanzo del 1932) e dei suoi personaggi, che parevano anticipare le frustrazioni e le speranze dei Vitelloni (1953) di Federico Fellini.
Al prolifico lavoro di narratore, negli anni tra le due guerre Puccini affiancò quello di ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] Migliari, Silvio Bagolini, Michele Riccardini. Tra i tanti da ricordare: Achille Majeroni, riproposto da Federico Fellini in I vitelloni (1953) e da Marco Ferreri in L'ape regina (1963). Una vitalità che il dopoguerra ha rinvigorito con Eduardo ...
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Nel senso più stretto significa la parte muscolare del corpo dell'animale; in senso più lato l'insieme dei muscoli e annessi (tendini e aponeurosi), del grasso intra e perimuscolare. Per rendimento di [...] più grossolana, tigliosa, più magra, più ricca di tendini e di aponeurosi.
I vitelli si distinguono in vitelli da latte e vitelloni. I primi forniscono le carni più tenere a fibra fine, molto digeribile, di colore roseo-pallido, per cui si parla di ...
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ROTA, Giovanni
Raffaele Pozzi
ROTA, Giovanni (detto Nino). – Nacque a Milano il 3 dicembre 1911.
Il padre, Ercole (1872-1922), socio in affari con il fratello Giovanni, fu contabile finanziario e insegnò [...] principale. Con le musiche per Lo sceicco bianco avviò nel 1952 il fecondo rapporto con Fellini, che continuò con I vitelloni (1953), La strada (1954), Il bidone (1955), Le notti di Cabiria (1957). Nello stesso periodo scrisse le colonne sonore di ...
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BARBIANI
Luisa Faenzi
Famiglia di artisti attiva dal sec. XVI al sec. XIX.
L'attività dei Barbiani si svolse nel breve ambito di Ravenna e dintomi, lasciando traccia in altre città romagnole, Faenza, [...] Bravi).
GIOVANNi ANTONIO, figlio di Luigi e di Colomba Bencini, nacque fuori di Ravenna nel 1795. Sposò la contessa Margherita Vitelloni. Ebbe dal padre i primi rudimenti dell'arte, poi passò a Firenze con Pietro Benvenuti, indi a Venezia e a Roma ...
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MASINA, Giulia (Giulietta). – Nacque a San Giorgio di Piano, non lontano da Bologna, il 22 febbr. 1921, prima dei quattro figli (la sorella, Eugenia, e i gemelli Mario e Maria)
Alessandra Cimmino
di [...] che il regista incontrasse forti difficoltà a realizzare La strada (di cui aveva scritto il soggetto prima de I vitelloni) e soprattutto che dovesse combattere strenuamente per avere la M. come Gelsomina (i produttori, in quanto «caratterista», non ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] «fotografo alla continua ricerca di divi in situazioni compromettenti» (cognome di un fotografo nel medesimo film), vitellone «giovane ozioso e fatuo» (I vitelloni, 1953). A Totò si deve il nuovo conio pinzillacchera «cosa da nulla», e anche la ...
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FERRARA, Franco
Giuseppe Rossi
FERRARA, Franco (all’anagrafe Francesco)
Nacque a Palermo il 4 luglio 1911 da Giovanni e Marianna Pagano, entrambi di origine siciliana, terzo di quattro figli. Il padre, [...] Monicelli (1959), Kapò di Gillo Pontecorvo (1960), Stazione Termini (1953) e Il giudizio universale (1961) di Vittorio De Sica, I vitelloni (1953), La strada (1954), Il bidone (1955), Le notti di Cabiria (1957) e La dolce vita (1960) di Federico ...
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Con questo vocabolo s'indica ogni specie di indumento che rivesta il piede o anche parte della gamba, per utilità o per ornamento.
Antico Oriente. - L'uso della calzatura presso gli antichi popoli orientali, [...] dal vecchio sistema.
I tipi di pellame più generalmente usati per tomaia sono:
a) Le pelli bovine, cioè di vacche, vitelloni (vitelli adulti) e vitelli da latte. Questi ultimi dànno pelli che, lavorate al cromo (in inglese Boxcalf) sono le più ...
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vitellone
vitellóne s. m. [accr. di vitello]. – 1. Vitello di 1-2 anni, giovenco; carne del vitellone macellato, usata come alimento: filetto, bistecche di vitellone. 2. fig. In usi scherz., giovane di provincia, ozioso e indolente, che passa...
euromilionario
s. m. e agg. Chi possiede milioni di euro; che vale milioni di euro. ◆ È già stata calcolata la differenza fra un milionario francese e un «euromilionario»: un milione di franchi per una scommessa da 10 franchi diventeranno...