GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] che G. imparò l'arte "senza la maniera moderna" (ossia senza la lezione dei toscani), stando coi - al limite, alla fine - silenzio: su questi strumenti cura di G. Frizzoni, Bologna 1884; G. Vasari, Le vite... (1550), a cura di L. Bellosi - A. Rossi, ...
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LOMBARDO, Pietro
Matteo Ceriana
Figlio di Martino da Carona, tagliapietra, come dichiarato da lui stesso in un atto notarile del 1479 (Cecchetti, p. 422), nacque probabilmente negli anni Trenta del [...] e Tullio Lombardo sono agli esordi.
Verso la fine dell'ottavo decennio o all'inizio del nono, sono poi stati attribuite al L., senza sicuro fondamento, numerose opere, già da p. 264; T. Temanza, Vite dei più celebri architetti e scultori veneziani ...
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GHIBERTI, Lorenzo
Carlo La Bella
Sono contraddittorie le indicazioni documentarie relative alla nascita del G., che nelle portate al Catasto di Firenze dal 1427 al 1442 dichiarava di essere nato nel [...] di non accettare altri incarichi senza il consenso dei consoli fino Nemesio, ridotta in frammenti alla fine del XVIII secolo e oggi K. Frey, Berlin 1892, pp. 70-74, 270-280; G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1878, pp. 221- ...
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LOMBARDO, Tullio
Matteo Ceriana
Nacque probabilmente alla metà del XV secolo, in luogo ignoto, figlio di Pietro e fratello di Antonio, scultore e architetto attivo dall'ottavo decennio del Quattrocento.
Un [...] .
In quel lasso di tempo va senza dubbio collocato il Doppio ritratto della Galleria Bragadin (Ferretti, 1999). Alla fine del decennio deve cadere invece III, Como 1521, p. XLVIIIv; G. Vasari, Le vite…(1550 e 1568), III, Testo, a cura di R. Bettarini ...
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JUVARRA, Filippo
Tommaso Manfredi
Nacque a Messina il 27 marzo 1678 da Pietro e da Eleonora Tafurri, sua seconda moglie.
L'iniziale formazione artistica dello J. avvenne nell'ambito della bottega paterna [...] 1714, da Palermo alla volta di Torino (dove giunse tra la fine di settembre e i primi di ottobre), lo J. prestò anni, colto da polmonite (ma secondo Gaburri non «senza sospetto di veleno»: F.M.N. Gaburri, Vite di pittori, BNCF, MS PAL E.B.9.5 ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] fino a tutto il 1310, anche in questo caso non senza dissidi con i committenti e forse con altri artisti presenti nell fioriti in ogni campo in Toscana intorno alla fine del Duecento.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di R. Bettarini ...
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DEL MAINO (Majno, Mayno, Magno)
Paolo Venturoli
Famiglia di scultori in legno originaria di Milano e trasferitasi poi a Pavia, è documentata tra il 1469 e il 1536. Teseo Ambrogio degli Albonesi (1539) [...] coro dei conversi è stato smembrato e disperso alla fine del Settecento: se ne conservano alcuni seggi al Museo attributivo non potrà essere risolto senza aver prima approfondito le figure sono scolpiti in un tralcio di vite i busti di Cristo, dei ...
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GIOVANNI di Paolo
Carolyn C. Wilson
Figlio di Paolo di Grazia e di una monna Mina, G. nacque a Siena probabilmente verso la fine del XIV secolo. Firmò spesso le sue opere come "Iohannis Pauli de Senis" [...] capacità inventiva è evidenziata in alcune scene insolite e senza precedenti delle vite di s. Chiara e s. Caterina da Siena. 1993, pp. 110-128; L. Kanter, Italian paintings in the Museum of fine arts, Boston, I, Boston 1994, pp. 179-182; A. Ladis, ...
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JACOPO di Piero (Jacopo della Quercia)
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, nell'ottavo decennio del XIV secolo, figlio maggiore di Piero d'Angelo di Guarneri e di Maddalena, detta Lena, che il 21 apr. 1370 [...] aperta, in pratica sin dall'edizione del 1568 delle Vite di Giorgio Vasari.
Lo storico aretino (p. 110 a onorare anche altri impegni, e non senza una certa tensione tra le parti, che .
Fra il 1409 e la fine del 1413, nonostante la commissione ...
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CONTINI, Giovan Battista
Hellmut Hager
Figlio di Francesco e di Agata Baronio, nacque a Roma il 7 maggio 1642 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Parr. di S. Tommaso in Parione), Ebbe la prima formazione [...] l'influsso di C. Fontana da poter essere annoverato senza difficoltà fra i membrì della sua "scuola" (BrahamHager, verso la fine del Arcadi in Roma, Roma 1717, pp. 27-32; L. Pascoli, Vite de' Pittori scultori ed architetti moderni, II, Roma 1736, pp. ...
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vite2
vite2 s. f. [v. vite1, per il filetto che ricorda il viticcio (lat. mediev. vitis)]. – 1. a. Nella tecnica, spec. delle costruzioni, organo meccanico, generalmente di acciaio o di ottone, usato per unire due o più pezzi con un collegamento...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...