CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] dell'attribuzione, fino alla fine del sec. XIX, insigner" per l'ingegnoso congegno di chiusura senza cardini (Ridolfi; Michiel, p. 146). di G. Frizzoni, Bologna 1884, pp. 145 s.; G. Vasari, Le vite, a c. di G. Milanesi, III, Firenze 1878, p. 653; ...
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BEGARELLI, Antonio
Silla Zamboni
Nacque a Modena verso la fine del sec. XV da mastro Giuliano fornaciaio.
La data di nascita si ricava dalla Cronaca del Lancilotto, in cui alla data 11 marzo 1524 il [...] in dito loco". Il Presepio alla fine del secolo XIX fu tolto dalla collocazione color avorio, non senza ricorrere all'oro zecchino , in L'Arte, XXV(1922), pp. 27, 31; G. Vasari, Le Vite..., a cura di G. Milanesi, VI, Firenze 1881, pp. 483 s.; VII ...
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BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] della Pietà a fresco, che è senza la Maddalena, è ripetuta in una Bulletin hispanique, LX [1958], p. 163).
Alla fine della sua vita il B. si dedicò a una 954r-959v (testamento del B.); G. Baglione, Le vite de' pittori..., Roma 1642, pp. 140-143; J. ...
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ELSHEIMER (Ehltzeimer), Adam
Enrico Parlato
Figlio primogenito del sarto Anton e di Martha Reussen figlia di un bottaio, fu battezzato a Francoforte sul Meno il 18 marzo 1578 e chiamato Adam in onore [...] del maestro in suo possesso, senza però citare il vero autore delle costoro che l'hanno ridotto a sì miserabil fine. E prego il sigr. Idio che voglia , I, Roma 1956, p. 228; G. Baglione, Le vite de'pittori…, Roma 1642, p. 101; J. Sandrart, Teutsche ...
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APPIANI, Andrea
Angela Ottino Della Chiesa
Nato a Milano il 31 maggio 1754 da Maria Liverta Jugali e Antonio medico, era destinato a seguire la carriera del padre. Ma verso i quindici anni, nel 1769-70, [...] scultore di vaglia, che, alla fine del suo insegnamento, lo affidò al di averci dato per prima e senza enfasi lo specchio di quella società, . A., Milano 1820; B. Parea, Epitome delle vite dei dieci sommi italiani illustri nelle arti e nelle scienze ...
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GARGIULO, Domenico, detto Micco Spadaro
Matteo Lafranconi
Pittore napoletano attivo principalmente nei due decenni a cavallo della metà del XVII secolo, dotato di un talento brillante, è scarsamente [...] citati nei documenti, tra cui è senz'altro da ricordare il Rendimento di del G., dopo l'ex voto per la fine della peste dipinto per i monaci di S prossimità temporale all'epoca in cui le Vite furono scritte; il teorico napoletano sostiene infatti ...
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BECCAFUMI, Domenico (Mecherino, Mecarino)
Domenico Sanminiatelli
Nacque nel 1486 presso Siena, forse nel podere lavorato da suo padre Iacomo di Pace, alle Cortine, vicino al Castello di Montaperto.
Derivò [...] più individuale. Della massima importanza fu senza dubbio il soggiorno che, secondo il dalla critica verso la fine dello stesso decennio, viene concezione luministica.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le Vite..., a cura di G. Milanesi, V, Firenze 1906, ...
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BALDINUCCI, Filippo
Sergio Samek Ludovici
Nacque a Firenze il 3 giugno 1625 da Giovanni e da Caterina da Valle. Membri della sua famiglia, fin dal Trecento, avevano avuto pubblici uffici ed esercitato [...] e quindi della preminenza toscana è accolta senza incertezze - la cecità dinanzi al Medioevo vivo dei procedimenti tecnici e manuali della fine del Seicento.
La fama conseguita con le dell'intagliare in rame colle vite di molti de' più eccellenti ...
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GARZONI, Giovanna
Gerardo Casale
, Nacque, quasi certamente, ad Ascoli Piceno nel 1600 da Giacomo e da Isabetta Gaia.
La data di nascita si ricava esclusivamente dalla Sacra Famiglia (collezione privata), [...] in patria e la G. si ritrovò senza uno stipendio fisso. Si rivolse a Dal dove si trasferì nuovamente verso la fine del 1631.
Conosciuta la sua fama VI, Firenze 1728, pp. 619 s.; L. Pascoli, Vite de' pittori, scultori, ed architetti moderni, II, Roma ...
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ANDREA d'Agnolo, detto Andrea del Sarto
Emma Micheletti
Figlio di un sarto, dal mestiere del quale derivò il suo soprannome, nacque a Firenze il 17 luglio 1486. La tradizione, confermata dal Vasari, [...] a Pitti. Si assiste, ormai alla fine della sua attività artistica, a un figure in una lenta spirale, senza sforzo palese, temperando pur sempre Agnese dei duomo di Pisa.
Bibl.: G. Vasari, Le Vite... con nuove annotazioni e commenti di G. Milanesi, V, ...
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vite2
vite2 s. f. [v. vite1, per il filetto che ricorda il viticcio (lat. mediev. vitis)]. – 1. a. Nella tecnica, spec. delle costruzioni, organo meccanico, generalmente di acciaio o di ottone, usato per unire due o più pezzi con un collegamento...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...