LORENA (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Giuseppe MARTINI
Antica provincia della Francia orientale, corrispondente agli attuali dipartimenti della Mosa, Mosella, Meurthe-et-Moselle, Vosgi; sotto [...] coltiva grano, canapa, luppolo. La vite, coltivata nelle côtes meno esposte alle opera necessaria sarebbe stato però impossibile senza l'immigrazione straniera. Nel bacino di di Vienna (1738), che mise fine alla guerra di successione polacca, Austria ...
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TRIESTE
Carlo SCHIFFRER
Bruno NICE
Manlio Udina
(XXXIV, p. 331 e App. I, p. 1069).- Nel 1938 s'iniziò la crisi che, passando per fasi successive, ebbe a Trieste particolare drammaticità. I circoli [...] i soldati, in mezzo alla confusione generale e senza ordini, a poco a poco si sbandarono. (Carso di Buie), consente la coltivazione dei cereali, della vite e dell'olivo, mentre la sua costa è dotata di , in pratica, alla fine del 1948 la zona anglo ...
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RUSSIA BIANCA (A. T., 69-70; in russo Belorossija)
Giuseppe CARACI
Ettore LO GATTO
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Una delle sette repubbliche federate dell'U.R.S.S. (Beloruskaja Socialističeskaja Sovetskaja Respublika), la più [...] a Minsk, il più adatto senza dubbio all'insediamento agricolo. È è l'agricoltura. L'area utilizzata a questo fine rappresentava nel 1933 appena 1/30 della superficie totale Bianca traduzioni dalla Bibbia, di vite di santi, racconti cavallereschi, ...
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MOLISE (A. T., 24-25-26 bis)
Paolo DE GRAZIA
Cesare RIVERA
Il nome Molise compare nell'alto Medioevo come quello di una contea normanna e deriva da quello del castello di Molise (oggi piccola borgata [...] colture foraggere diverse.
Estesa è la coltivazione della vite e dell'ulivo, quest'ultimo anche in vere che solcavano i letti dei fiumi senza ponti: le antiche strade romane scorcio del sec. X, finita alla fine del sec. XI. Ma Campomarino, appendice ...
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L'Angiò, capitale Angers, con una superficie di circa 8940 kmq., antica contea. Nel 1790 il suo territorio formò quasi tutto il dipartimento di Maine-et-Loire e una piccola parte dei dipartimenti della [...] questo suolo mobile allignano poco il grano, la vite e gli alberi, se si eccettuino i filari 524, al regno di Austrasia. Sulla fine del secolo, invece, viene annessa al reame nel 1205; poi, nel 1214, Giovanni Senza Terra fu sconfitto a La Roche aux ...
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TIVOLI (lat. Tibur; A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Gioacchino MANCINI
Vincenzo GOLZIO -Vincenzo PACIFICI
Roberto CAGGIANO
Antichissima città del Lazio, situata su un ripiano (175-230 m.) calcareo, [...] subito a monte delle cascate. Le vite secondarie hanno conservato spesso l'aspetto medievale il celebre tempio rotondo, detto, senza ragione alcuna, tempio di Vesta o secondo si annovera Orazio Vecchi.
Sulla fine del sec. XVIII il romano Bernardo ...
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URBINO (A. T., 24-25-26)
Ettore RICCI
Luigi SERRA
Carlo PIETRANGELI
Tammaro DE MARINIS
Giustiniano DEGLI AZZI-VITELLESCHI
Città delle Marche settentrionali, a m. 451 s. m., posta tra il Foglia e [...] 15 q. per ettaro. Notevole la coltura della vite e del gelso e l'allevamento del bestiame, che per circa dieci anni a Urbino, senza che restino ora tracce della loro opera II (1631), Urbino, caduta alla fine in potere della Chiesa, decadde rapidamente ...
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Una delle più importanti divinità celesti della religione greca. Quale stato del cielo essa rappresentasse, è mostrato dalle saghe che si raccontavano intorno alla sua nascita e ad alcune sue imprese. [...] alla quale Zeus aveva generato da solo A., ed Era, senza il concorso di Zeus, Efesto. Chiaro è dunque il significato recanti in mano tralci di vite carichi di grappoli ('οσχοϕόροι) e invece, e cioè alla fine dell'inverno, quando cominciavano a ...
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LUCREZIO (T. Lucretius Carus)
Ettore Bignone
Poeta romano del sec. I a. C. Nulla sappiamo della sua vita, se non due date incerte della nascita e della morte, e una tragica notizia di suicidio per un [...] terra madre stanca di generare vite su vite, e prossima ormai la fine del mondo (v. fine libro II). Tutte queste sventure Lucrezio a cui egli dedicò il poema, che può essere (senza che però sia sicura identificazione) quel Gaio Memmio, dilettante di ...
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"Calamità naturale deve intendersi ogni fatto catastrofico, ragionevolmente imprevedibile, conseguente a eventi determinanti e a fattori predisponenti tutti di ordine naturale, e a loro volta ragionevolmente [...] forze della natura, e opera al fine di realizzare certi inarrestabili equilibri naturali, di persone, e ne abbiano inoltre lasciate senza riparo almeno 800 milioni.
I danni materiali 1960 e il 1987, le perdite di vite umane a seguito di c. n. sono ...
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vite2
vite2 s. f. [v. vite1, per il filetto che ricorda il viticcio (lat. mediev. vitis)]. – 1. a. Nella tecnica, spec. delle costruzioni, organo meccanico, generalmente di acciaio o di ottone, usato per unire due o più pezzi con un collegamento...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...