La sostanza fotosensibile contenuta nei coni della retina. È formata dall’unione di un’aldeide della vitamina A (l’11-cis-retinale) con una proteina, la opsina, diversa da quella presente nella rodopsina. [...] Il meccanismo di associazione-dissociazione della i., responsabile della visione dei colori, è simile a quello della rodopsina (➔). ...
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Composto presente negli animali superiori e nell’uomo (7-deidrocolesterolo), C27H44O; deriva dal colesterolo per ossidazione. È una delle provitamine D: per irradiazione con raggi ultravioletti il d. si [...] trasforma in vitamina D3.
Un’altra delle provitamine D è il deidrocampesterolo, che per irradiazione, si trasforma nella vitamina D7. ...
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In biochimica, i precursori inattivi degli ormoni. I p. di ormoni proteici sono quasi sempre derivanti da preproormoni (➔ preproproteine) e contengono una sequenza amminoacidica aggiuntiva, rispetto a [...] quella degli ormoni corrispondenti, rimossa proteoliticamente dopo la loro secrezione. Esempi di p. sono la vitamina D3, la proinsulina, il proglucagone. ...
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transcobalammina In biochimica, proteina plasmatica legante la cobalammina (vitamina B12). Ne esistono due: la t. I, un’α-globulina (120.000 di peso molecolare) che trasporta la cobalammina plasmatica, [...] e la t. II, un’altra globulina (peso molecolare 35.000) che lega la cobalammina nel sangue portale. ...
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Denominazione di alcune sostanze coloranti (come la vitamina B2), che si trovano sia nelle piante sia negli organismi animali e che, in soluzione, mostrano fluorescenza giallo-verde e sono sensibili alla [...] luce ...
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Sale di calcio dell’acido folinico, di formula C20H21CaN2O7•5H2O. È una vitamina impiegata nella terapia delle anemie da carenza di acido folico, specialmente di quelle dovute a farmaci antifolici. ...
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Composto chimico, di formula C27H44O3, derivato della vitamina D3 (rispetto alla quale contiene due gruppi idrossilici in più), e suo principale metabolita attivo. ...
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Derivato della vitamina B6 attivo sul sistema nervoso centrale, di cui è in grado di aumentare considerevolmente l’utilizzazione metabolica del glucosio. ...
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SIMBIOSI (XXXI, p. 791)
Michele Sarà
Il fenomeno della s. è oggi generalmente definito come un'associazione costante, intima e di mutuo vantaggio fra specie diverse. Anche se vi sono biologi che v'includono [...] le uova. Anche i batteri della flora intestinale dell'uomo, che secernono fra l'altro vitamine del complesso B, possono essere considerati simbionti: ben nota è l'avitaminosi che consegue a un'intensa cura antibiotica. Taluni gruppi di animali marini ...
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Transgenico
Elisabetta Mattei
Si definiscono organismi transgenici quegli organismi in cui un gene estraneo è presente in tutte le cellule, inclusa la linea germinale, e può quindi essere trasmesso [...] specie da frutto. Un'altra pianta geneticamente modificata che ha avuto un'ampia risonanza è il Golden Rice, una varietà di riso t. che produce pro-vitamina A, progettata e realizzata allo scopo di essere diffusa nei Paesi in via di sviluppo, dove la ...
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e, E
〈é〉 s. f. o m. (radd. sint.). – Quinta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta, con modificazioni formali e funzionali, risale a un prototipo usato dai Fenici propriamente...
vitamina
s. f. [dall’ingl. vitamine (poi vitamin), comp. del lat. vita «vita» e di amine «amina», propr. «amina di vita; amina vitale»]. – Nome generico di un gruppo eterogeneo di sostanze organiche appartenenti ai bioregolatori, indispensabili...