Qualsiasi malattia della ghiandola mammaria.
M. fibrocistica Frequente affezione della mammella caratterizzata da fibrosi e formazione di cisti di dimensioni molto variabili; può associarsi a dolore e [...] a galattorrea. Di origine ignota, seppure si sospetti un’influenza negativa degli estrogeni, viene curata con derivati testosteronici e con vitamina A. ...
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Composto presente negli animali superiori e nell’uomo (7-deidrocolesterolo), C27H44O; deriva dal colesterolo per ossidazione. È una delle provitamine D: per irradiazione con raggi ultravioletti il d. si [...] trasforma in vitamina D3.
Un’altra delle provitamine D è il deidrocampesterolo, che per irradiazione, si trasforma nella vitamina D7. ...
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Chimico tedesco (Greifswald 1887 - Bonn 1982), allievo di E. Fischer, prof. a Lipsia e a Bonn; autore di importanti ricerche di chimica organica, specie nel campo dei carboidrati (sintesi del melibiosio, [...] cellobiosio, genziobiosio, ecc.), delle vitamine (sintesi della vitamina C), enzimi, ecc. Presidente (1956) della Società chimica tedesca. ...
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In biochimica, i precursori inattivi degli ormoni. I p. di ormoni proteici sono quasi sempre derivanti da preproormoni (➔ preproproteine) e contengono una sequenza amminoacidica aggiuntiva, rispetto a [...] quella degli ormoni corrispondenti, rimossa proteoliticamente dopo la loro secrezione. Esempi di p. sono la vitamina D3, la proinsulina, il proglucagone. ...
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transcobalammina In biochimica, proteina plasmatica legante la cobalammina (vitamina B12). Ne esistono due: la t. I, un’α-globulina (120.000 di peso molecolare) che trasporta la cobalammina plasmatica, [...] e la t. II, un’altra globulina (peso molecolare 35.000) che lega la cobalammina nel sangue portale. ...
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Chimico tedesco (Norimberga 1889 - Monaco 1971), allievo di O. Diemroth; prof. a Karlsruhe e a Monaco (dal 1946), ha compiuto numerose importanti ricerche nei varî campi della chimica organica (radicali [...] liberi, azoto bivalente, azione degli ipocloriti sulle proteine, sintesi della vitamina C, sintesi di peptidi). ...
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Denominazione di alcune sostanze coloranti (come la vitamina B2), che si trovano sia nelle piante sia negli organismi animali e che, in soluzione, mostrano fluorescenza giallo-verde e sono sensibili alla [...] luce ...
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antianèmici, fàrmaci Sostanze che mirano a prevenire o combattere lo stato di anemia. Le più utilizzate sono la vitamina B12, l'acido folico, i sali di ferro e gli estratti epatici. ...
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Sale di calcio dell’acido folinico, di formula C20H21CaN2O7•5H2O. È una vitamina impiegata nella terapia delle anemie da carenza di acido folico, specialmente di quelle dovute a farmaci antifolici. ...
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Chimico inglese (Preston 1898 - Edimburgo 1975), prof. (1947-68) di chimica organica all'univ. di Edimburgo; è noto per aver determinato la struttura della vitamina C. ...
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e, E
〈é〉 s. f. o m. (radd. sint.). – Quinta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta, con modificazioni formali e funzionali, risale a un prototipo usato dai Fenici propriamente...
vitamina
s. f. [dall’ingl. vitamine (poi vitamin), comp. del lat. vita «vita» e di amine «amina», propr. «amina di vita; amina vitale»]. – Nome generico di un gruppo eterogeneo di sostanze organiche appartenenti ai bioregolatori, indispensabili...