Scrittore ceco (Sobotka, Boemia Orient., 1877 - Praga 1952). Legato ai circoli anarchici del primo Novecento, introdusse nella poesia ceca il senso di rivolta e forti elementi di vitalismo. Nei suoi versi [...] (Modrý a rudý "Azzurro e rosso", 1906), nelle prose (Ejhle, člověk "Ecce homo", 1904) e nei romanzi (Stříbrný vítr "Il vento d'argento", 1910; Tělo "Il corpo", 1919) dominano i temi dell'antimilitarismo, ...
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Poeta e critico olandese (n. Zeist 1899 - m. annegato nella Manica 1940); dal 1925 condirettore della rivista De Vrije Bladen ("I fogli liberi"). La sua poesia passò attraverso varî momenti: a una fase [...] iniziale di adesione al "vitalismo", che esortava a un'esistenza forte, grandiosa, moderna, seguirono un periodo dominato dal pensiero della morte (Porta nigra, 1934, in cui la paura del nulla, l'avversione per il non-essere, ispira al poeta liriche ...
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Scrittore svedese (Oderljunga, Kristianstad, 1906 - Stoccolma 1991). Presente nell'antologia d'avanguardia Fem unga ("Cinque giovani", 1929), s'impose per l'audacia delle sue liriche ispirate a W. Whitman [...] e al pansessualismo di D. H. Lawrence. Dal vitalismo delle prime raccolte (Glöd "Ardore", 1928; Naket liv "Vita nuda", 1929; Svart stad "Città nera", 1930), attraverso l'adesione a un programmatico surrealismo (Nattens broar "I ponti della notte", ...
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Poetessa svedese (Göteborg 1900 - Alingsås 1941). L'immoralismo eroico di Nietzsche, l'umanesimo socialisteggiante predicato da E. Blomberg e la psicanalisi formano il sostrato della sua opera lirica e [...] , in cui si rispecchia il cammino ideale di tutta una generazione: dalla rivolta alla religione tradizionale fino al vitalismo e al nichilismo. Alle prime raccolte di poesie: Moln ("Nubi", 1922); Gömda land ("Terre nascoste", 1924); Härdarna ("I ...
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D'Annunzio, Gabriele
Emanuela Bufacchi
Il poeta dalla vita "inimitabile"
Vissuto tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, D'Annunzio, seguendo le contemporanee tendenze dell'arte [...] , ha modellato la sua vita come un'opera d'arte e ha fatto confluire nella sua opera tutto il proprio vitalismo. Ha esplorato vari generi letterari con un linguaggio fortemente originale e suggestivo, esaltando nel modo più appariscente i caratteri ...
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GARRONE, Dino
Daniela Carmosino
Nacque a Novara il 2 marzo del 1904, da Giuseppe e Maria Antonietta Mercalli in una famiglia di origine piemontese che ben presto si trasferì a Pesaro, dove il G. compì [...] Bologna.
Di temperamento vivace e spesso polemico, il G. condivise con molti suoi coetanei la smania di azione, il vitalismo che caratterizzarono per molti versi quegli anni, e insieme espresse, con la sua vita e negli scritti, l'aspirazione profonda ...
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Scrittore svedese (Jämshög, Blekinge, 1904 - Stoccolma 1978), figura di primo piano nella "letteratura proletaria" degli anni Trenta. Di umili origini, s'imbarcò nel 1920. Tornato in patria dopo sette [...] ("Vascello fantasma"). Nelle successive Nomad ("Nomade", 1931) e Natur ("Natura", 1934) sviluppò un'avvincente forma poetica ove il vitalismo iniziale si fonde col surrealismo e l'imagismo. Il mare e l'esaltazione della vita nomade ispirano anche i ...
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Scrittore belga di lingua nederlandese (Londerzeel, Brabante, 1898 - Anversa 1989). Studiò teologia e filosofia, ma si dedicò poi al giornalismo. Dopo l'esordio in poesia e alcune opere teatrali, si affermò [...] abiurò la fede cattolica, esponendo le motivazioni del suo gesto nell'opuscolo Vaarwel, dan ("Allora, addio"). Il suo vitalismo trovò poi forma più composta nei romanzi successivi: Ons geluk ("La nostra felicità", 1946); Moeder ("Madre", 1950; trad ...
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COZZANI, Ettore
Marcello Carlino
Nacque a La Spezia il 3 genn. 1884 da Leonardo e Valdemira Ricco.
Compì gli studi nella città natale e poi a Pisa, dove frequentò i corsi universitari. Ebbe maestri [...] nell'istruzione scolastica dell'epoca. Costante, nell'oratore come nello scrittore, fu una vena retorica rigurgitante vitalismo ed esaltazione, eccessiva e narcisistica. Quella vena retorica trovava esca, sul piano letterario, nella produzione ...
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Filologo e letterato spagnolo (Cantagallo, Rio de Janeiro, 1885 - Lloret de Mar, Gerona, 1972); prof. a Madrid e poi a Princeton, si è particolarmente interessato alla letteratura spagnola del Secolo d'oro, [...] realidad histórica de España (1954; trad. it. 1955), che additava quale fondo immutabile della cultura spagnola un vitalismo sostanzialmente irrazionalistico. Assai validi i suoi commenti classici e numerosi anche i suoi studî di linguistica. Tra le ...
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vitalismo
s. m. [dal fr. vitalisme, der. di vital «vitale»]. – 1. Con sign. generico, manifestazione di vitalità, esuberanza, anche non necessariamente rivolta a un fine determinato. In partic., denominazione di correnti artistico-letterarie...
vitale
agg. [dal lat. vitalis, der. di vita «vita»]. – 1. a. Di vita, proprio della vita: fenomeni, elementi v.; forza v., spirito v., forma v. (e sostantivato al masch., il vitale, nella filosofia di B. Croce; v. anche vitalità); funzioni...