PODESTA, Agostino
Enzo Fimiani
PODESTÀ, Agostino. – Nacque a Novi Ligure (Alessandria) il 27 giugno 1905, primogenito di Giuseppe, macellaio, e di Antonietta Bailo. Esponente provinciale della generazione [...] che non avendo potuto partecipare alla guerra vide nel movimento fascista un’occasione non solo di sfogo al vitalismo giovanile ma anche di ascesa sociale, entrò nel Fascio novese il 23 novembre 1920 e partecipò alla marcia su Roma (1922).
Da allora, ...
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GARRONE, Dino
Daniela Carmosino
Nacque a Novara il 2 marzo del 1904, da Giuseppe e Maria Antonietta Mercalli in una famiglia di origine piemontese che ben presto si trasferì a Pesaro, dove il G. compì [...] Bologna.
Di temperamento vivace e spesso polemico, il G. condivise con molti suoi coetanei la smania di azione, il vitalismo che caratterizzarono per molti versi quegli anni, e insieme espresse, con la sua vita e negli scritti, l'aspirazione profonda ...
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COZZANI, Ettore
Marcello Carlino
Nacque a La Spezia il 3 genn. 1884 da Leonardo e Valdemira Ricco.
Compì gli studi nella città natale e poi a Pisa, dove frequentò i corsi universitari. Ebbe maestri [...] nell'istruzione scolastica dell'epoca. Costante, nell'oratore come nello scrittore, fu una vena retorica rigurgitante vitalismo ed esaltazione, eccessiva e narcisistica. Quella vena retorica trovava esca, sul piano letterario, nella produzione ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] la sconfitta moderna della morale e della ragione, quali forme del dominio dell'uomo, ma che in virtù di un innato vitalismo non intendono rinunciare a quest'ultimo, senza però sapere come e perché, altro che confusamente. Ora quello di Nietzsche è ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] e due; è la coincidenza e "il movimento di entrambi e il vero ingegno e quello che sa afferrarli nella loro unità vitale; e questa facoltà non si acquista che a forza della nuova cultura, di quella del secolo XIX"; cioè la cultura hegelo-vichiana ...
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GIUSSO, Lorenzo
Fabrizio Intonti
Nacque a Napoli, il 25 giugno 1899, in una famiglia aristocratica, dal conte Antonio e da Maria Imperiali d'Afflitto. La sua maturazione culturale avvenne in un terreno [...] l'età barocca, ibid. 1943), egli delinea una genealogia della filosofia, e in generale dell'attività razionale, a partire dalle istanze vitali e concrete dell'uomo. In Vico, secondo il G., non c'è una filosofia intesa come ontologia e come organo di ...
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GIACOMINI, Giacomandrea
Amilcare Carpi de Resmini
Nato a Mocasina di Calvagese, presso Brescia, il 16 apr. 1796 da Pietro e da Domenica Andreis, dopo aver studiato a Desenzano prima e a Verona poi, [...] La posizione concettuale e l'opera del G. furono l'espressione di questo travagliato processo di transizione: pur tenacemente ancorato al vitalismo aristotelico sostenuto da Tommaso d'Aquino, da G.W. Leibniz e da I. Kant, secondo il quale la materia ...
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CRIPPA, Gaetano (Roberto)
Alessandra Uguccioni
Nacque a Monza il 17 maggio 1921 da Giuseppe e da Giulia Macchi. Stabilitosi a Milano, dal 1944 (anno a cui risalgono i suoi primi dipinti) al 1948 frequentò [...] surrealista trovi in Crippa altri sviluppi: il groviglio si effettua nel gesto impetuoso e largo, caricandosi di energia, di vitalismo da action-painting". Contemporaneamente, a partire dal 1949, il C. si dedicò anche alla scultura in cui di nuovo ...
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CORRADINI, Enrico
Franco Gaeta
Nato il 20 luglio 1865 a Samminiatello di Montelupo (Firenze) da Narciso e da Anna Setti in seno a una famiglia di piccoli proprietari terrieri si laureò nel 1888 in lettere [...] delle "più elevate attività dello spirito" secondo il vitalismo dannunziano - un tono di contestazione estremizzante, antimaterialistica suasorie: le uniche ad avere una qualche validità e vitalità, per altro avulsa dal contesto dell'esile trama del ...
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CASSINA, Ubaldo
Paolo Cristofolini
Nacque a Piacenza nel 1736. Entrato nel 1754 nel collegio Alberoni, si laureò in teologia e in utroque iure, e intraprese la carriera ecclesiastica. Favorevole al [...] del Condillac e del Rousseau sono, pur nella loro diversità, quelli dominanti: egli tenta piuttosto una sintesi tra meccanicismo e vitalismo, volta a suggerire una direzione di governo delle facoltà e degli "affetti" dell'uomo.
Il suo più noto saggio ...
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vitalismo
s. m. [dal fr. vitalisme, der. di vital «vitale»]. – 1. Con sign. generico, manifestazione di vitalità, esuberanza, anche non necessariamente rivolta a un fine determinato. In partic., denominazione di correnti artistico-letterarie...
vitale
agg. [dal lat. vitalis, der. di vita «vita»]. – 1. a. Di vita, proprio della vita: fenomeni, elementi v.; forza v., spirito v., forma v. (e sostantivato al masch., il vitale, nella filosofia di B. Croce; v. anche vitalità); funzioni...