Giurista e dantista (Lochau 1800 - Halle 1883), prof. di diritto romano, bizantino e prussiano, nell'univ. di Breslavia (1823) e poi (1834) di Halle. Dopo una soddisfacente ricostituzione del testo della [...] Vitanuova lavorò sul testo del Convivio e pubblicò (1862) la prima vera edizione critica della Divina Commedia, servendosi principalmente del criterio della lectio difficilior. Della Commedia procurò anche una buona traduzione in giambi non rimati ( ...
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stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] nella sua singola individualità poetica. Rilevantissima quella di G. Cavalcanti e, naturalmente, di Dante, il quale, oltre le rime, ci ha dato nella Vitanuova quel che potrebbe dirsi lo s. della prosa e anche un’immagine estremamente idealizzata di ...
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Poeta italiano (Firenze 1869 - ivi 1967). Giornalista, critico letterario, librettista, attivissimo promotore di cultura, instancabile nelle sue iniziative culturali, incise con continuità, se pure non [...] formazione, come il soggiorno a Berlino del 1887 e l’organizzazione di circoli goliardici. A soli venti anni fondò la VitaNuova (1889-91), periodico volto al recupero dell’arte in chiave soggettiva e intimistica; fra i molti collaboratori vi furono ...
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Editore italiano (Bergamo 1898 - Alpignano 1968), figlio di Cesare; fondò a Parigi (1938) l'omonima casa editrice. Allievo del tipografo Maurice Darantière, dal quale ricevette i torchi della stamperia; [...] si ricordano: la collana dei Filosofi greci presocratici (1952-60), con testo originale e trad. francese; Dante Alighieri, La Vitanuova (1965) e la Commedia (1968); W. Shakespeare, Sonetti (1988); Leonardo da Vinci, Codice sul volo degli uccelli (a ...
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(Bice Portinari) La donna cantata da Dante, di cui si ammette generalmente l’esistenza storica: probabilmente, come attesta anche Pietro, figlio di Dante, si tratta della figlia di Folco Portinari, le [...] a Simone de’ Bardi e morta l’8 giugno 1290.
Le vicende idealizzate dell’amore sono raccontate da Dante nella Vitanuova e riappaiono di scorcio nella Divina Commedia, nella quale la donna, senza cessare d’essere umanamente tale, è anche simbolo ...
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Letterato italiano (Oneglia 1779 - Firenze 1863), di famiglia ginevrina. Dopo aver molto viaggiato, si stabilì (1819) a Firenze e v'istituì subito un gabinetto scientifico-letterario per la lettura di [...] avanti sino alla soppressione avvenuta per ragioni politiche nel 1833. Promosse inoltre pubblicazioni fervide d'italianità e di vitanuova, quali il Giornale agrario, la Guida dell'educatore di R. Lambruschini e l'Archivio storico italiano, di cui ...
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Nelle varie concezioni religiose, l’aldilà, il mondo ultraterreno, soprattutto come luogo in cui continuerebbe la vita dopo la morte.
Nelle religioni più legate a sistemi dottrinari e filosofici, che negano [...] etica, esercitata sugli uomini in base al loro comportamento in vita, per cui l’esistenza d’o. sarebbe uno stato di perciò l’o., cristianamente inteso, diventa l’inizio di una vitanuova, che si manifesterà nella sua pienezza alla fine dei tempi, ...
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Scrittore slovacco (Mošovce, Slovacchia, 1793 - Vienna 1852). Compiuti gli studî a Bratislava e a Jena, visse lunghi anni a Budapest, come pastore della comunità protestante slovacca. Nel 1849 si trasferì [...] a Vienna, in qualità di professore di antichità slave della locale università. Sotto l'influsso del romanticismo tedesco, della Vitanuova dantesca e di Petrarca, compilò fra il 1821 e il 1832 una lunga collana di 615 sonetti, intitolata Slávy dcera ...
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Critico e filologo italiano (Empoli 1886 - Firenze 1964); prof. univ. dal 1936, ha insegnato letteratura italiana all'univ. di Firenze. Fra i suoi studî più notevoli si ricordano: Alessandro Manzoni e [...] (1927) e delle Rime di V. Alfieri (1933, n. ed. 1954), e, in collaborazione con M. Barbi, le Rime della "Vitanuova" e della giovinezza di Dante (1956). Postumo (1965) è stato pubblicato il volumetto Due letture dantesche (Inferno XXIII e XXXII) e ...
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Critico della letteratura italiana (Parigi 1893 - Brant, Vaucluse, 1984). Insegnò lingua e letteratura italiana nell'università di Lione dal 1921 al 1951, quando passò al Collège de France, alla cattedra [...] ., 1967-79); Dans le sillage de Dante (1975); Tant que vienne le Veltre (1978). Alla versione in francese della VitaNuova (1953), con introduzione e notevole commento, ha fatto seguire la trad. della Divina Commedia e di tutti gli scritti danteschi ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...
nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...