Religione (fr. conversion; sp. conversión; ted. Bekehrung; ingl. conversion). - In latino conversio, da converti o se convertere, vale originariamente "portarsi dall'uno all'altro luogo", "volgersi verso [...] a un miracolo della grazia divina; come nella dedizione completa di sé all'assoluto il convertito esperimenti in sé una vitanuova piena di calma e di gioia soprasensibile, e si senta interiormente spinto a comunicare ad altri questa sua felicità con ...
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L'ingestione di liquidi ha la sua prima ragione fisiologica nell'alta percentuale d'acqua (v.) che contengono; essa, benché priva per sé di valore plastico ed energetico, è indispensabile nell'alimentazione [...] ; escatologia) - per vivere in eterno. Presso i Greci, nell'iniziazione ai misteri eleusini, riguardata come principio di vitanuova, si somministrava una sacra bevanda, la cui composizione si credeva indicata dalla divinità stessa. Agl'iniziati nei ...
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Il tempo, la memoria, l’oblio. La nozione giuridica di oblio. Il diritto all’oblio nella società dell’informazione. Il diritto all’oblio e Internet. Bibliografia
I fatti naturali e le azioni degli uomini [...] come angosciante.
D’altra parte, l’idea della soppressione del ricordo della vita passata come condizione necessaria all’avvio di una vitanuova o per accedere a una vita di superiore virtù risale molto in là nel tempo.
Appartiene alla tradizione ...
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Città della Svizzera, a 232 m., sulla sinistra del Ticino. Vi convergono pei passi del Lucomagno, del S. Gottardo e del S. Bernardino le Valli Blenio, Leventina e Mesolcina con le relative strade ordinarie [...] sotto il potere dei vescovi di Como, e vi rimane sino al principio del sec. XIII. Secoli di incipiente vitanuova, per l'intensificarsi progressivo del traffico e delle comunicazioni attraverso i valichi alpini: Bellinzona è punto di partenza delle ...
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Scrittore tedesco, nato il 28 febbraio 1812 da modesta famiglia ebrea a Nordstetten nella Selva Nera, morto a Cannes l'8 febbraio 1882. Il giudaismo e ancor più l'ambiente contadinesco del villaggio nativo [...] giovanili. Il primo di questi romanzi, Neues Leben (Vitanuova, 1852), inverosimile e confuso, non incontrò il favore del e si propugna la conciliazione fra il nord e il sud dei nuovo impero. L'Auerbach volle provarsi anche nel dramma (Andreas Hofer, ...
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VRCHLICKÝ, Jaroslav (pseud. di Emil Frida)
Giovanni Maver
Poeta cèco, nato il 17 febbraio 1853 a Louny, morto a Domažlice il 9 settembre 1912. Ebbe un'infanzia serena - a Ovčáry presso Kolín, da uno [...] fatto conoscere ai Cèchi quasi tutti i capolavori della letteratura italiana: dalla Divina Commedia (1878-1882) e dalla Vitanuova (1890), attraverso la Gerusalemme Liberata (1889), l'Orlando furioso (1893), le Poesie di Michelangelo (1889), e il ...
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FUSTEL DE COULANGES, Numa-Denis
Francesco Cognasso
Uno dei maggiori storici francesi del sec. XIX, nato a Parigi il 18 marzo 1830, morto a Massy il 12 settembre 1889. Entrò nell'École normale supérieure [...] della storia. Negò che le invasioni germaniche abbiano segnato l'inizio di una vitanuova, che i Germani abbiano portato nella cìviltà romana costruzioni politiche, istituzioni nuove. Lo stato merovingio è per il F. in gran parte organizzazione e ...
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Pittore, nato a Venezia verso il 1470, morto nel 1531. Dipingeva nei primi anni del Cinquecento con spiriti e modi ancora quattrocenteschi, ma poi, a poco a poco, sentì lo stile nuovo di Giorgione e di [...] , si può ben dire che il C. non vedesse altro sole; poi, si accorge dei nuovi miracoli della pittura veneziana e cerca di avvicinarsi a quella vitanuova. Il momento più felice lo ebbe nel dipingere nel 1520 il famoso Martirio di Santa Cristina per ...
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Romanziere tedesco, nato a Breslavia il 29 giugno 1798, morto ad Arnstadt (Turingia) il 16 dicembre 1871. Discendeva da una famiglia di profughi ugonotti, che, riparata in Germania, mutò il nome originario [...] , cosicché la sua opera appare, nell'insieme, disorganica e frammentaria. Pure, sotto la scabra superficie, pulsa una vitanuova, che già preannunzia l'arte dei grandi romanzieri realisti. Dalla morta congerie dei fatti fiaccamente narrati emergono a ...
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È la forma tipica della storiografia medievale, il tipo più caratteristico di quelle che i metodologisti chiamano fonti narrative. Prima che l'Umanesimo ravvivasse il pensiero storico e la storia fosse [...] alla rigida tradizione letteraria del Medioevo. A questa tonalità delle prime cronache comunali corrisponde un soffio di vitanuova in quelle meridionali, del regno normanno-svevo (Malaterra, Falcando, Malaspina). Più tardi sorge la storiografia ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...
nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...